La 100 Km del Passatore è una delle gare di ultramaratona più iconiche e affascinanti d’Italia. Con partenza da Firenze e arrivo a Faenza, attraversa l’Appennino toscano-romagnolo, offrendo un’esperienza unica ma anche estremamente impegnativa. Chi si appresta ad affrontarla per la prima volta si pone spesso domande fondamentali: come vestirsi? Cosa mangiare? Come gestire l’integrazione durante una gara così lunga?
In questo articolo rispondiamo a queste domande con consigli pratici, frutto dell’esperienza diretta sul percorso e delle strategie più efficaci per affrontare al meglio questa sfida.
L’abbigliamento ideale per la 100 Km del Passatore
La gara parte alle 15 del pomeriggio, nell’ultimo sabato di maggio, dal centro di Firenze. Le prime ore si corrono spesso sotto un sole caldo, tipico della stagione. In questa fase iniziale, l’abbigliamento consigliato è leggero: canottiera o maglietta tecnica traspirante e pantaloncini da corsa.
Il cambio di temperatura lungo il percorso
Con l’avanzare della gara e l’inizio della salita verso il Passo della Colla, il pomeriggio si trasforma in sera. La temperatura scende gradualmente, sia per l’orario sia per l’aumento dell’altitudine. È in questa fase che molti runner iniziano ad avvertire freddo, soprattutto se il ritmo rallenta.
Per questo motivo, è utile avere con sé una maglia termica leggera, magari a maniche corte, da indossare sotto la canottiera da gara. In alternativa, si possono usare manicotti, facili da indossare e togliere in base alle condizioni. Chi è particolarmente sensibile al freddo può optare per una maglia termica a maniche lunghe.
Dove portare l’abbigliamento extra?
Se si è accompagnati da un ciclista, è possibile affidargli il materiale extra. In caso contrario, si può correre con un piccolo zaino da trail running, un marsupio elastico o un gilet tecnico, dove riporre gli indumenti aggiuntivi.
Dopo il Passo della Colla, la discesa verso Marradi e poi verso Faenza si svolge in piena notte. Anche se si perde quota, la temperatura resta fresca. Per questo motivo, l’abbigliamento indossato a metà gara sarà probabilmente mantenuto fino al traguardo.
100 Km del Passatore: cosa fare in caso di maltempo
Le condizioni meteo possono cambiare radicalmente. Alcune edizioni del Passatore, come quella del 2013, sono state caratterizzate da pioggia battente e temperature rigide, con neve sul passo per alcuni atleti.
In questi casi, è fondamentale avere un cambio completo a disposizione, soprattutto per togliersi gli indumenti bagnati. L’abbigliamento deve essere di qualità, in particolare per la parte superiore del corpo: giacche impermeabili e traspiranti, maglie termiche e guanti leggeri possono fare la differenza.
L’organizzazione offre un servizio di trasporto sacche: è possibile lasciare una borsa alla partenza che verrà portata al punto intermedio di Casaglia (km 53) e poi al traguardo. Un’opzione utile per chi vuole avere un cambio asciutto a metà gara.
100 Km del Passatore: alimentazione e integrazione, come gestirle durante la gara
Affrontare una 100 km significa correre per molte ore, spesso oltre le 10-12. È impensabile farlo senza un piano alimentare ben definito. L’obiettivo è fornire energia costante all’organismo, evitando cali glicemici, disidratazione e problemi gastrointestinali.
I ristori lungo il percorso
Lungo il tracciato del Passatore sono presenti ristori ogni 5 km, ben forniti sia di liquidi che di cibo solido. Nelle prime fasi si trovano acqua, sali minerali, frutta e biscotti. Dopo il Passo della Colla, complice anche l’orario notturno, compaiono alimenti più “confortanti” come il brodo caldo, molto apprezzato per scaldarsi e per calmare eventuali disturbi di stomaco.

Come e quanto integrarsi durante la gara
Se l’obiettivo è completare la gara entro le 12 ore, è consigliabile evitare cibi solidi, a meno che non siano stati testati più volte in allenamento. La soluzione più pratica e sicura è l’uso dei gel energetici, da assumere ogni 45 minuti circa, accompagnati sempre da un po’ d’acqua.
L’obiettivo è assumere almeno 30-35 grammi di carboidrati ogni 45 minuti. Tuttavia, quantità e frequenza devono essere personalizzate e testate in allenamento, per evitare sorprese in gara. Alcuni atleti preferiscono integrare con frutta secca, uvetta, banane o mele: se questa strategia è stata provata con successo, può essere seguita.
Come trasportare i gel e gestire l’integrazione
Chi corre con un accompagnatore in bici può affidargli i gel e gli integratori, evitando di portare peso extra. È utile chiedere all’accompagnatore di impostare promemoria sul cellulare per ricordare quando assumere i gel: durante la gara, presi dall’adrenalina, è facile dimenticarsene.
Chi corre in autosufficienza può utilizzare un piccolo zaino o una cintura porta-gel. Non è necessario portare con sé acqua, vista la presenza regolare dei ristori. Inoltre, lungo il percorso non è raro trovare abitanti del luogo che offrono bicchieri d’acqua ai corridori.

Il consiglio più importante: testare tutto in allenamento
Nessuna strategia, né alimentare né legata all’abbigliamento, dovrebbe essere improvvisata il giorno della gara. È fondamentale testare tutto in allenamento: i capi da indossare, i gel da assumere, le quantità di liquidi, la tolleranza ai cibi solidi.
Correre con abbigliamento mai provato o assumere alimenti nuovi può causare problemi seri: irritazioni, vesciche, crampi, nausea o disturbi intestinali. In una gara lunga come il Passatore, anche un piccolo errore può compromettere ore di fatica e costringere al ritiro.
La 100 Km del Passatore è una gara affascinante, ma richiede preparazione meticolosa. L’abbigliamento deve essere scelto in base alle condizioni meteo e alla progressione della gara, con attenzione ai cambi di temperatura. L’alimentazione e l’integrazione devono essere pianificate e testate con cura, per garantire energia costante e prevenire problemi.
Prepararsi bene significa arrivare al traguardo non solo con le gambe, ma anche con la testa e lo stomaco in ordine. E questo, in una gara di ultramaratona, fa tutta la differenza.