C’era una volta Berlino, la maratona dei miracoli, il percorso dove tutti sognavano di correre per un nuovo primato mondiale e per provare ad abbattere il muro delle due ore. C’era… perché da qualche anno, complici un livello sempre più alto dei top runner, l’aiuto tecnologico delle nuove super scarpe da corsa, tracciati sempre più veloci e ingaggi stratosferici, sono sempre di più le città che si candidano a regina delle 42K: Chicago, Valencia, Siviglia e, non certo ultima, Londra.
Lo scorso anno era stata presentata come la maratona della rivincita del redivivo Kenenisa Bekele, quest’anno la London Marathon, che prenderà il via il prossimo 27 aprile, sarà (per il momento) la maratona con il parterre più forte di sempre.
London Marathon: chi sarà il nuovo numero uno?
Partiamo dagli uomini, categoria nella quale, dopo la scomparsa di Kiptum e la naturale parabola discendente di Kipchoge e Bekele, non sembra esserci ancora un vero e proprio leader. Sembrava poter essere Tamirat Tola (campione olimpico e mondiale sulla distanza con un personale di 2h03’39”) il predestinato, ma lo scorso dicembre a sorpresa a Valencia si è imposto Sebastian Sawe, con un incredibile esordio sulla distanza in 2h02’15”.
A contendere loro la vittoria i connazionali Timoty Kiplagat (2h02’55”) e Alexander Mutiso (2h03’17”, primo a Londra nel 2024) oltre all’etiope Milkesa Mengesha (2h03’17”) e l’olandese Abdi Nageeye, vincitore a sorpresa all’ultima maratona di New York. E senza scordarsi del debuttante di lusso, l’ugandese Jacob Kiplimo, campione mondiale di cross e di mezza maratona.
Abbiamo citato Eliud Kipchoge, che dopo la maratona Olimpica di Parigi sembrava dovesse appendere le scarpe al chiodo. Invece, dopo cinque edizioni, a 41 anni, sarà nuovamente al via della maratona Londra, che ha vinto per ben quattro volte e della quale detiene il record del percorso.
London Marathon: tre regine per un solo trono
Per quanto riguarda la gara femminile, la starting list è da strabuzzare gli occhi. A Londra, infatti, si sfideranno le tre atlete più veloci di sempre: la keniota Ruth Chepngetich, primatista mondiale con l’incredibile primato di 2h09’56” realizzato lo scorso ottobre a Chicago, l’etiope Tigist Assefa, ex primatista con 2h11’53” e medaglia d’argento ai giochi olimpici di Parigi, e l’olandese Sifan Hassan, neo campionessa olimpica, con un personale di 2h13’44”.
Alle loro spalle la situazione non è certo più tranquilla, con la campionessa in carica di Londra, medaglia d’oro a Tokyo e detentrice del primato del mondo in una maratona solo femminile, Peres Jepchirchir (2h17’16”) e l’altra keniana Joyciline Jepkosgei (2h16’16”).
London Marathon: Crippa e Yaremchuk alla rincorsa del primato italiano
La maratona di Londra segna anche il ritorno in maratona dell’ex primatista italiano Yeman Crippa (2h06’06” a Siviglia lo scorso anno) che cercherà di riprendersi il trono azzurro strappatogli da Yohanes Chiappinelli a lo scorso dicembre a Valencia (2h05’24”) e eguagliato dall’altro italiano Iliass Aouani.
Al via anche l’attuale detentrice del record azzurro femminile, Sofiia Yaremchuk, che torna a Londra per provare a migliorare il già suo primato italiano femminile, 2h23’16”.