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Home » Suunto Race S: completo, preciso e… conveniente
Sportwatch

Suunto Race S: completo, preciso e… conveniente

Paolo CorsiniBy Paolo Corsini16 Ottobre 2024

E’ passato quasi un anno da quando abbiamo pubblicato la recensione di Suunto Race, orologio sportivo dedicato in particolare agli amanti della corsa, diretto concorrente dei modelli Garmin della famiglia Forerunner.

Basato sulle stesse caratteristiche tecniche di Suunto Vertical (quest’ultimo orologio prettamente dedicato agli amanti del trail running e del mondo outdoor), Suunto Race ci aveva subito stupito per l’alta qualità della costruzione e per il suo schermo AMOLED. Proposto ad un prezzo ufficiale di 449 euro nella versione standard e di 549 euro in quella Titanium, Suunto Race può vantare caratteristiche hardware di prim’ordine, con l’unico limite rappresentato dalla qualità delle rilevazioni del sensore cardiaco di tipo ottico.

Ma, finalmente, dopo solo qualche mese, ecco arrivato il nuovo Suunto Race S. Fratello minore di Suunto Race, presenta un diametro della cassa più contenuto, un costo decisamente più inferiore (349 euro), un nuovo sensore ottico cardiaco capace di una qualità delle rilevazioni molto più elevata e nuove funzionalità.

Queste le principali caratteristiche di Suunto Race S a confronto con il fratello maggiore Suunto Race:

  • Suunto Race S ha uno schermo da 1,32 pollici di diagonale di tipo AMOLED; per Suunto Race il diametro è di 1,43 pollici, sempre di tipo AMOLED;
  • la risoluzione dello schermo è per entrambi di 466×466 pixel;
  • Suunto Race S ha un peso di 60 grammi, mentre Suunto Race pesa 83 grammi; Suunto Race S ha uno spessore di 11,4mm contro i 13,3mm del modello Suunto Race;
  • la cassa ha un diametro di 49mm in Suunto Race, che scendono a 45mm per Suunto Race S.
  • lo schermo di Suunto Race S è in Gorilla Glass, mentre per Suunto Race è in Sapphire Glass;
  • Suunto Race S è certificato per un livello di impermeabilizzazione sino ad una profondità di 50 metri, mentre per Race il limite è di 100 metri;
  • l’autonomia di Suunto Race in modalità Dual Band GPS è di 50 ore, che scendono a 30 ore in Suunto Race S. L’autonomia di Suunto Race S passa a 40 ore in modalità Endurance, mentre in quella Tour mode tocca un massimo di 120 ore di funzionamento con sensore di battito cardiaco disabilitato. In modalità smartwatch l’autonomia di Suunto Race S varia da un minimo di 5 giorni a un massimo di 13 giorni in base alla configurazione utilizzata e alla modalità di gestione dello schermo;
  • sempre presenti le mappe, che possono essere caricate nella memoria di 32GB integrata in Suunto Race S (in Suunto Race è di 16GB nel modello standard e di 32GB in quello Titanium);
  • Suunto Race S viene proposto ad un prezzo di 349 euro; per Suunto Race il prezzo varia da 449 a 549 euro in base alla versione scelta.

Suunto Race S è costruito in Finlandia, mentre Suunto Race viene prodotto in Cina. La produzione in patria è un motivo di vanto per Suunto, ma bisogna precisare che i modelli venduti nei mercati asiatici sono comunque prodotti in fabbriche cinesi e non provengono dalla linea produttiva finlandese.

Suunto Race S, ottima costruzione meccanica

Anche in Suunto Race S ritroviamo lo stesso tipo di costruzione meccanica già vista in precedenza sia in Suunto Vertical sia in Suunto Race: cassa in metallo molto robusta e al contempo elegante, con 3 pulsanti posizionati solo sul lato destro abbinati alla funzionalità touch del display.

Il pulsante centrale opera anche come una corona digitale, ruotata la quale le informazioni mostrate allo schermo scorrono nelle due direzioni. L’accesso alle differenti schermate attraverso la corona digitale è semplice, soprattutto quando non si utilizza l’orologio durante un’attività sportiva: permette di scorrere facilmente tra le informazioni, con lo stesso tipo di risultato che avremmo scorrendo con un dito quanto presente sullo schermo. La corona opera anche come pulsante, permettendo di entrare a visualizzare in dettaglio le informazioni mostrate dalla specifica schermata nella quale ci troviamo.

Non cambiano le caratteristiche tecniche del cinturino, che in Race S guadagna una finitura cromatica che non passa assolutamente inosservata nel modello che abbiamo utilizzato, ma esistono altre versioni a singolo colore. Ha larghezza standard di 22mm e per questo motivo può essere facilmente sostituito con altri, anche di terze parti. Termina con un perno metallico che si va a fissare in uno dei fori al posto di servirsi di un tradizionale passante in gomma, soluzione esteticamente molto gradevole ma che in alcuni casi non ho trovato essere così solida nel mantenere ferma in posizione la parte terminale del cinturino durante lo svolgimento dell’attività sportiva.

La ricarica della batteria viene gestita con la stessa basetta di Suunto Vertical e Suunto Race: viene posizionata nella parte inferiore, allineata sui due perni di contatto, con il cavo che termina con una tradizionale porta USB Type-A che può essere collegata ad un alimentatore o al proprio computer.

Nella parte inferiore dell’orologio è presente l’immancabile sensore di battito cardiaco di tipo ottico, che come segnalato è stato modificato rispetto a quelli di Suunto Vertical e Suunto Race. Il numero di LED è raddoppiato e Suunto è intervenuta sulla gestione degli algoritmi di rilevazione e di analisi dei battiti migliorando sensibilmente il risultato finale, come avremo modo di vedere nell’apposita sezione.

Lo schermo AMOLED offre una qualità dell’immagine molto elevata, con una fedeltà cromatica che non ha paragoni rispetto a quanto ottenibile con smartwatch dotati di tradizionali display MIP. La risoluzione è la stessa dello schermo AMPLED di Suunto Race, 466×466 pixel, pur a fronte di una lieve riduzione del diametro.

Lo schermo può essere configurato in due distinte modalità: quella always-on lo lascia sempre acceso, diminuendo la luminosità automaticamente quando il polso viene abbassato così da non essere visualizzato. La seconda modalità, meno esosa in termini di energia consumata, è quella gesture che prevede l’accensione dello schermo quando questo viene portato alla vista attraverso un movimento del polso. In questa seconda configurazione è poi possibile configurare il funzionamento in modo che lo schermo visualizzi la schermata completa con i widgets alla sua accensione, oppure solo una che mostra l’ora e che richiede di premere uno dei pulsanti per passare alla schermata standard.

Suunto dichiara autonomia sino a 7 giorni in modalità smartwatch con la modalità gesture dello schermo, che scendono a 5 giorni per quella always-on. Questi dati sono abbastanza allineati a quella che è stata la nostra esperienza d’uso con Suunto Race S, per quanto abbiamo notato la necessità di ricaricare le batterie ogni 5 giorni nella modalità di accensione dello schermo con gesture ed utilizzando lo smartwatch per mediamente 90 minuti di attività sportiva al giorno. Ricordiamo che l’autonomia con batteria è molto influenzata da quante funzioni manteniamo attive e dal numero di ore che trascorriamo in attività sportive che prevedano l’utilizzo del GPS, senza dimenticare il tracciamento continuo del battito cardiaco.

Suunto Race S: interfaccia utente con widget e modalità sportive

L’accesso a tutte le funzionalità di Suunto Race S, come gli altri modelli dell’azienda, avviene utilizzando lo schermo touch o uno dei 3 pulsanti posizionati sulla destra, con quello centrale che opera come corona digitale. Il primo livello di accesso sono i widgets, piccoli applicativi che gestiscono specifiche funzionalità:

  • pannello di controllo dell’orologio
  • registro di allenamento
  • timer
  • notifiche dello smartphone
  • frequenza cardiaca in tempo reale
  • livello di saturazione dell’ossigeno
  • risorse, in % da 0 a 100 con indicazione del livello di condizione
  • orari alba e tramonto
  • meteo (condizioni e temperatura)
  • attività giornaliera: passi e calorie bruciate durante attività sportiva
  • quota altimetrica
  • sonno, con indicazione delle ore dormite nelle 7 notti precedenti
  • bussola
  • gestione della riproduzione della musica da smartphone (non c’è possibilità di salvare o riprodurre musica direttamente dallo smartwatch)
  • HRV di recupero
  • livello di recupero dall’allenamento o TSB (Training Stress Balance)
  • livello di progressi nell’allenamento o CTL (Chronic Training Load)
  • livello di intensità dell’allenamento
  • mappa

I widget forniscono non solo una serie di informazioni base legate al meteo, all’allenamento e al contesto ambientale ma offrono dettagli sulla nostra condizione fisica del momento riparametrata su quello che lo smartwatch elabora, con i propri algoritmi, partendo dai dati registrati nei giorni precedenti. Questo lascia capire come sia indispensabile, non solo con Suunto Race S ma con un po’ tutti gli smartwatch più recenti, indossare tutto il giorno lo smartwatch al polso così che sia in grado di monitorare la nostra condizione fisica costantemente tenendo conto di tutto quello che viene fatto nella nostra giornata.

Del resto, uno dei vantaggi di avere un sensore cardio ottico sempre attivo al nostro polso è proprio quello di rilevare il nostro andamento cardiaco istante per istante e in questo modo elaborare analisi della nostra condizione del momento.

Premendo il pulsante inferiore si ha accesso rapido al pannello di controllo, dal quale abilitare o disabilitare alcune modalità di funzionamento dello smartwatch come la sveglia, la modalità non disturbare o la torcia. Quest’ultima è ottenuta non con un LED dedicato ma impostando di bianco lo schermo alla massima luminosità: il risultato finale è discreto, abbastanza intenso per illuminare oggetti vicini ma non intenso come quello di un LED dedicato integrato nella cassa.

Premendo il pulsante superiore si ha accesso alle modalità sportive: selezionandone una si entra nel menu specifico, dal quale procedere con una configurazione personalizzata qualora non si voglia sfruttare quella di default.

La quantità di sport che possono essere selezionati di default va oltre qualsiasi immaginazione: al momento attuale Suunto permette di selezionare 78 diverse tipologie di attività sportiva con l’unica mancanza, a nostro avviso, data da una modalità pista utile per correre con rilevazione precisa su una pista di atletica leggera.

corsa
camminata
pesistica
bicicletta
escursionismo
trail running (di base e montagna)
nuoto in piscina
mountain bike
tapis roulant
ciclismo indoor
nuovo in acque aperte
allenamento in circuito
triathlon
trekking
alpinismo
Yoga/pilates
gravel biking
pattinaggio a rotelle
corsa a ostacoli
sport dei motori
orienteering
atletica leggera
sci a rotelle
cross training
aerobica
arti marziali
boxe
saltare la corda
ellittica
danza
ginnastica
canottaggio indoor
stretching
kettlebell
arrampicata
equitazione
camminata nordica
parapendio
pesca
caccia
sci alpino
snowboard
sci di fondo
pattinaggio su ghiaccio
sci alpinismo
telemark
ciaspolata
vela
kayak
canottaggio
surf
canoa
windsurf
SUP
kitesurf
mermaiding
snorkeling
basket
calcio
hockey su ghiaccio
pallavolo
football americano
softball
cheerleading
baseball
padel
tennis
badminton
ping pong
racquetball
squash
floorball
bowling
cricket
golf
pallamano
rugby
frisbee

Per ogni attività è possibile abbinare sino a 2 schermate supplementari delle mini App Suunto Plus che l’azienda mette a disposizione: per le attività di corsa sono presenti schermate per il consumo calorico, il dislivello, il ghost runner, indicazione dei loop come andatura, potenza e velocità e molto altro. Come già evidenziato in precedenti recensioni di smartwatch Suunto, l’approccio basato sulle App Suunto Plus è interessante ma a nostro avviso superato: gli smartwatch concorrenti tendono a integrare tutte queste funzionalità specifiche all’interno dei propri prodotti, lasciando la possibilità o meno di visualizzarne i dati a seconda delle preferenze personali. Il vero limite a nostro avviso è dato dalla possibilità di abbinarne solo due per ciascuna modalità sportiva: in alcuni casi non ne si sente la necessità, in altri si apprezzerebbe la presenza di un loro maggior numero.

Una volta completata un’attività sportiva viene fornito un riepilogo di sintesi di quello che è stato il nostro allenamento. Prendendo come riferimento una sessione di corsa all’aperto avremo indicazione della distanza, del tempo intercorso, del passo medio e del dettaglio di ogni passaggio chilometrico o di ogni lap. Vengono anche riportati in testo e formato grafico la frequenza cardiaca, la mappa altimetrica e la potenza generata durante la corsa, metrica che viene rilevata direttamente dall’orologio senza richiedere l’abbinamento con una fascia cardio da petto.

Al pari di quanto evidenziato nella nostra recensione di Suunto Race, anche in Suunto Race S l’interfaccia utente non presenza rallentamenti e fenomeni di lag muovendosi all’interno delle differenti schermate. Ogni mattina, al nostro risveglio, viene fornita una indicazione della nostra condizione fisica al risveglio, il morning report: fornisce informazioni sull’HRV, sulla durata e la qualità del sonno ed è una buona finestra su cosa possiamo attenderci, per quanto riguarda la nostra condizione fisica, per la giornata da poco iniziata.

Suunto Race S: migliora il sensore ottico

Una delle principali novità hardware introdotte da Suunto in Race S rispetto ai modelli Race e Vertical è il sensore cardiaco ottico, che come segnalato vede ora la presenza di 4 LED in abbinamento ad algoritmi rivisti. Il risultato finale è quello di una rilevazione del nostro andamento cardiaco che è molto più vicina a quella fornita dalla tradizionale fascia cardio da petto e quindi ben più attendibile di quanto non sia quella dei due fratelli maggiori di casa Suunto.

Di seguito sono riportati alcuni esempi tra le decine di attività di corsa registrare con Suunto Race S nel corso delle settimane di test.

Questo grafico è quello registrato in occasione di una gara, il giro del lago di Varese di poco meno di 27km; si nota come l’andamento delle due rilevazioni sia pressoché coincidente, con qualche piccola oscillazione per Suunto Race S rispetto alla fascia cardio che non influenza la rilevazione media di fatto e che non rappresenta un problema.

Questo secondo grafico è quello di una classica uscita di lento, per 10km di distanza: anche in questo caso le due rilevazioni sono coincidenti, con un andamento che si sovrappone al meglio anche nel momento in cui dopo circa 40 minuti dall’inizio dell’attività c’è stato uno stop con conseguente calo della frequenza cardiaca.

Il terzo grafico riporta una classica sessione di allenamento in pista di 5×1.000, con recupero 2′ da fermo. Fatta eccezione per la parte iniziale della prima ripetuta, nella quale il sensore ottico di Suunto Race S ha mostrato una certa latenza rispetto alla fascia da petto, le rilevazioni seguenti sono tutte molto allineate tra di loro.

Come già visto in occasione di recenti analisi si smartwatch concorrenti, Suunto Race S permette di rilevare anche la potenza durante le attività di corsa. Questo dato è come andamento allineato a quello che è il nostro riferimento diretto, lo smartwatch Garmin Fenix 7X Pro, mentre i valori assoluti differiscono per via dei differenti algoritmi utilizzati dai produttori. I dati assoluti non sono quindi confrontabili tra orologi diversi ma il confronto relativo è invece possibile.

Per quanto riguarda la precisione del segnale GPS non ci sono note particolari da rilevare: la differenza di lettura della distanza rispetto allo smartwatch preso quale riferimento è sempre stata ampiamente entro il margine di errore tipico di questi prodotti, a volte per eccesso ed altre per difetto. Anche Suunto Race S integra un sensore GPS multiband/dual-frequency così come gli smartwatch di ultima generazione, in grado di assicurare una precisione molto elevata anche in contesti ambientali critici.

App Suunto: non solo allenamenti

La APP Suunto raccoglie in modo chiaro e intuitivo tutte le informazioni elaborate dallo smartwatch Race S sia durante le attività sportive, sia nell’utilizzo quotidiano. Entrando all’interno di ogni attività sportiva è possibile visualizzare i tipici dettagli specifici, con indicazione chiara oltre che della mappa del passo medio, della frequenza cardiaca e del dislivello: tutto quello che in genere troviamo indicato al termine di una attività con un po’ tutti gli smartwatch in commercio, qui con un’interfaccia gradevole nella visualizzazione e funzionale.

Oltre alle metriche delle differenti attività svolte troviamo riportate informazioni legate al nostro andamento fisico, grazie alle quali avere un quadro ancora più completo della nostra condizione fisica. Per ottenere questo con dati che siano corretti è ovviamente indispensabile indossare lo sportwatch al polso tutto il giorno e durante il riposo notturno. In termini di analisi della nostra condizione fisica sono riportate in dettaglio le metriche legate al sonno, all’attività giornaliera (in termini di calorie e di passi), una stima della condizione fisica del periodo oltre all’analisi dell’attività sportiva divisa in base alla disciplina.

Suuntio Race S: ottimo orologio a prezzo allettante

Nelle nostre precedenti analisi di smartwatch Suunto, modelli Vertical e Race, avevamo apprezzato la qualità costruttiva e la cura nel design: la base hardware ci è parsa essere decisamente ben implementata ma questo deve andare di pari passo con lo sviluppo software e l’ottimizzazione complessiva della piattaforma. Questa era, a nostro avviso, la missione di Suunto pensando poi allo sviluppo negli anni a venire.

Suunto Race S raccoglie questo invito sviluppandolo al meglio, abbinando questo ad una strategia commerciale molto aggressiva. Race S prende infatti quanto di buono avevamo visto in Vertical e in Race, di fatto non rinunciando a nessuna delle funzionalità avanzate ma con un prezzo di listino più contenuto e, soprattutto, con alcune funzioni che sono state nettamente migliorate rispetto agli altri due modelli.

Significativo evidenziare come Suunto abbia migliorato il sensore di battito cardiaco ottico, ora all’altezza di quello dei concorrenti Garmin e non più vittima di rilevazioni erratiche. Oppure le tante piccole ma importanti integrazioni a livello software e di funzionalità, come l’integrazione di Suunto Climb Guidance per il monitoraggio e la gestione del dislivello verticale durante un’attività sportiva, la maggiore possibilità di personalizzare le watch faces, la navigazione fluida all’interno dell’interfaccia e tutto questo mantenendo la costruzione nelle linee produttive in Finlandia.

Suunto Race S ha dalla sua anche un prezzo ufficiale molto aggressivo: 349 euro di listino lo pongono a diretta concorrenza non solo con i modelli Garmin della famiglia Forerunner ma anche con le alternative di Coros e Suunto, offrendo funzionalità perfettamente replicabili con il blasone Suunto e una costruzione meccanica che difficilmente si trova in prodotti di questo intervallo di prezzo.

Se con Vertical e Race avevamo potuto apprezzare la chiara direzione di Suunto verso prodotti non solo curati esteriormente ma anche ricchi di funzionalità, con Race S questo giunge a complimento: è un prodotto completo, con numerose funzionalità legate al monitoraggio della nostra condizione fisica che aiutano negli allenamenti e nello stare in forma. Quasi paradossale che tutto questo giunga con un prodotto che non è top di gamma per prezzo, ma che anzi è accessibile ad una ampia fetta di pubblico.

L’unico vero limite, nell’utilizzo sportivo, riguarda l’approccio Suunto legato alle Suunto APP: sono numerose e molto ricche nelle funzioni che riportano, ma è un vero limite che se ne possano abbinare solo due per ogni attività sportiva. E’ auspicabile che Suunto possa cambiare approccio, integrando tutto questo nella propria interfaccia di default così come fanno altre aziende per molte funzionalità legate alle metriche avanzate delle attività, evitando in questo modo di dover scegliere ma avendo la certezza di avere un monitoraggio delle proprie attività sempre più completo.

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Paolo Corsini
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Ho scoperto la corsa relativamente tardi ma da subito è diventata perno della mia vita. Corro perché mi piace, perché allenarsi per una gara dando il meglio di se stessi è avvincente ma soprattutto perché è uno spazio di libertà che ogni giorno coltivo. Papà di Gabriele e Giorgia, appassionato di tecnologia, amante dei viaggi, frequent flyer per necessità, EV enthusiast. Direttore di Hardware Upgrade e di The Running Club. Gara preferita: la distanza regina, la Maratona. Rigorosamente da scrivere in maiuscolo: è una signora molto irascibile con chi non le porta il dovuto rispetto - Misure: altezza 170cm, peso 62kg, scarpe US8/EU41EU/26cm. Velocità riferimento su 10K: 4'00" al km.

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