Close Menu
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti e tecnica
  • Atleti
  • Gare
    • 5-10km su strada
    • Mezza maratona
    • Maratona e Ultra
    • Pista
    • Trail running
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
I più popolari

15 strategie mentali per correre (anche) con la testa, dal principiante al runner evoluto

8 Giugno 2025

Due nuovi record mondiali sulle 48 ore: Matthieu Bonne e Patrycja Bereznowska entrano nella storia dell’ultramaratona

7 Giugno 2025

Inarrestabile Nadia! Battocletti record italiano nei 5000 metri e terzo posto al Golden Gala di Roma

6 Giugno 2025
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok YouTube RSS
Trending
  • 15 strategie mentali per correre (anche) con la testa, dal principiante al runner evoluto
  • Due nuovi record mondiali sulle 48 ore: Matthieu Bonne e Patrycja Bereznowska entrano nella storia dell’ultramaratona
  • Inarrestabile Nadia! Battocletti record italiano nei 5000 metri e terzo posto al Golden Gala di Roma
  • Idratazione e corsa: come e perché gestirla al meglio
  • Allenamento di corsa in “zona 2”: cos’è, come e perché eseguirlo
  • Anteprima Polar Grit X2, il nuovo sportwatch leggero e compatto dedicato all’outdoor
  • Neo Vista 2, l’evoluzione continua dell’intermedia di Mizuno
  • Corre 500 ultramaratone in 500 giorni, il record di Shannon-Leigh Litt
Facebook X (Twitter) Instagram YouTube RSS LinkedIn
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti e tecnica

    15 strategie mentali per correre (anche) con la testa, dal principiante al runner evoluto

    8 Giugno 2025

    Allenamento di corsa in “zona 2”: cos’è, come e perché eseguirlo

    5 Giugno 2025

    Corsa, farmaci, doping e gare: cosa deve fare il runner amatore

    2 Maggio 2025

    Gli allenamenti di qualità per l’Ultramaratona

    3 Marzo 2025

    Obiettivo Ultramaratona: il lungo e il lunghissimo

    14 Febbraio 2025
  • Atleti
  • Gare
    1. 5-10km su strada
    2. Mezza maratona
    3. Maratona e Ultra
    4. Pista
    5. Trail running
    6. View All

    Svista mondiale: record del mondo sui 10K per Yomif Kejelcha

    19 Febbraio 2025

    Elisa Palmero a un passo dal record italiano di Nadia Battocletti nei 10 km su strada. Yomif Kejelcha sfiora il primato mondiale…

    18 Febbraio 2025

    Magica Valencia: sulle sue strade anche il nuovo record europeo di 10km. Perché?

    14 Gennaio 2025

    Campionati Europei di Corsa su strada: in gara anche gli amatori su 10K, mezza e maratona

    27 Novembre 2024

    La Mezza maratona d’Italia e la nuova super scarpa di Brooks: un weekend di corsa

    2 Aprile 2025

    Gideon Rop e Ludwina Chepnegetich vincono la 50° RomaOstia

    2 Marzo 2025

    Jacob Kiplimo, è lui il numero uno! Doppio record del mondo alla mezza maratona di Barcellona

    16 Febbraio 2025

    Mezza maratona da record in Giappone: in 192 corrono in meno di 1h05′

    13 Febbraio 2025

    Due nuovi record mondiali sulle 48 ore: Matthieu Bonne e Patrycja Bereznowska entrano nella storia dell’ultramaratona

    7 Giugno 2025

    Corre 500 ultramaratone in 500 giorni, il record di Shannon-Leigh Litt

    3 Giugno 2025

    Marco Matteazzi ha corso 100 maratone in 100 giorni contro il bullismo

    28 Maggio 2025

    Alessio Milani al debutto vince la 50ª Cento Chilometri del Passatore. Ilaria Bergaglio prima tra le donne

    25 Maggio 2025

    Breaking 4: Faith Kipyegon sarà la prima donna a correre il miglio in meno di 4 minuti?

    24 Aprile 2025

    10.000 metri in pista per Andrea Soffientini: preparazione e gara

    8 Aprile 2025

    The Running Club vince la Don Kenya Run 24x1h. Sai cos’è la “24 per 1 ora”?

    31 Maggio 2024

    Campionati Italiani Master di corsa: cosa sono e come partecipare

    26 Febbraio 2024

    NNormal Kjerag Brut, affidabilità estrema su ogni terreno

    5 Marzo 2025

    La nuova gamma The North Face: Summit Vectiv Pro 4 (con doppia piastra), Summit Vectiv Sky 2, Enduris 4 e Infinite 3

    31 Gennaio 2025

    Francesco Puppi lascia Nike e diventa atleta del team élite di Hoka

    26 Gennaio 2025

    Marathon du Mont Blanc: pettorale senza sorteggio per chi non utilizza l’auto

    7 Novembre 2024

    Due nuovi record mondiali sulle 48 ore: Matthieu Bonne e Patrycja Bereznowska entrano nella storia dell’ultramaratona

    7 Giugno 2025

    Corre 500 ultramaratone in 500 giorni, il record di Shannon-Leigh Litt

    3 Giugno 2025

    Marco Matteazzi ha corso 100 maratone in 100 giorni contro il bullismo

    28 Maggio 2025

    Alessio Milani al debutto vince la 50ª Cento Chilometri del Passatore. Ilaria Bergaglio prima tra le donne

    25 Maggio 2025
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
The Running ClubThe Running Club
Home » Idratazione e corsa: come e perché gestirla al meglio
Alimentazione

Idratazione e corsa: come e perché gestirla al meglio

L’idratazione è un aspetto fondamentale per chi pratica sport di endurance come la corsa, influenzando sia la performance che la sicurezza.
Massimo RapettiBy Massimo Rapetti6 Giugno 2025
Foto iStock
Foto iStock

L’idratazione è uno degli aspetti più importanti — e spesso sottovalutati — nella pratica sportiva, in particolare per chi corre, specialmente su lunghe distanze e in condizioni climatiche impegnative. Spesso si pensa che basti “bere un po’ d’acqua” prima e dopo l’allenamento, ma la realtà è molto più complessa.
Il nostro corpo, soprattutto i muscoli, è composto per una grande percentuale da acqua: si stima che circa il 70% della massa muscolare sia costituita da liquidi. Ma l’acqua è presente anche in altre parti fondamentali del nostro organismo: nei dischi intervertebrali, nel plasma sanguigno, nel liquido extracellulare, perfino negli occhi. Ha funzioni chimiche, meccaniche e termiche. Insomma, è parte integrante del nostro sistema biologico.

Per chi corre, mantenere un corretto livello di idratazione è essenziale non solo per la salute generale, ma anche per le prestazioni. Specialmente nelle gare che si svolgono in ambienti caldi e umidi, una buona strategia di idratazione può fare la differenza tra il successo e il ritiro.

L’equilibrio tra disidratazione e iponatremia

Una delle prime cose da sapere è che esiste una correlazione diretta tra la perdita di liquidi corporei e il calo della performance, misurabile anche attraverso il VO₂ max (la quantità massima di ossigeno che il corpo può utilizzare durante uno sforzo intenso). Quando la perdita di peso per disidratazione supera il 2%, si può verificare una diminuzione della performance che va ben oltre il 10%. In più, si compromette la capacità del corpo di autoregolarsi termicamente, esponendosi così al rischio di colpi di calore o svenimenti.

Ma attenzione: bere troppo può essere altrettanto pericoloso. L’iponatremia, ovvero l’eccessiva diluizione del sodio nel sangue, è una condizione che può portare a sintomi anche gravi, come nausea, vomito, mal di testa, vertigini e in casi estremi convulsioni. Questo avviene quando si assume troppa acqua senza reintegrare adeguatamente i sali minerali.

Siamo quindi di fronte a una situazione delicata: da una parte il rischio di disidratazione, dall’altra quello di iponatremia. Trovare il giusto equilibrio è la chiave.

Bere solo quando si ha sete?

Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha discusso molto su quale sia l’approccio migliore all’idratazione durante l’attività sportiva. Alcuni esperti consigliano di bere solo quando si avverte la sete, un metodo che si basa sulla risposta naturale del corpo. Altri invece suggeriscono di adottare un approccio più proattivo, ovvero “bere a libitum”, cioè in abbondanza, per evitare il rischio di cali improvvisi di liquidi.

La verità probabilmente sta nel mezzo. In una maratona su strada, è spesso possibile gestire bene l’idratazione affidandosi alla sensazione di sete, grazie ai rifornimenti frequenti. Nel trail running, invece, tutto dipende dalla lunghezza del percorso, dalla disponibilità di punti acqua e dalla velocità con cui si affronta il tracciato. Più il trail è lungo e tecnico, più è importante avere una strategia idrica ben studiata.

Corsa e alimentazione: il ruolo del nutrizionista

Un approccio scientifico all’idratazione

Invece di affidarsi esclusivamente alla sensazione, è possibile adottare un metodo più preciso. Un buon punto di partenza è misurare la perdita di liquidi durante l’attività fisica. Questo si può fare pesandosi prima e dopo un allenamento, considerando che un calo di peso di circa 0,5-0,6 kg equivale a una perdita simile in litri di liquidi. Con questo dato, si può pianificare l’apporto idrico necessario per mantenere il bilancio più stabile possibile.

Tuttavia, va detto che la sudorazione è estremamente variabile. Alcune ricerche mostrano che si può perdere da 100 ml a 800 ml di liquidi all’ora, in base alla temperatura ambientale, all’umidità, al livello di allenamento e alle caratteristiche fisiche dell’atleta. Le persone con una maggiore percentuale di grasso corporeo, ad esempio, tendono a sudare di più perché faticano maggiormente a dissipare il calore.

C’è anche un altro fattore da considerare: chi ha un peso corporeo più basso è più esposto al rischio di iponatremia. Per questo, statisticamente, il fenomeno si verifica più spesso nelle donne, specie durante gare lunghe in ambienti caldi.

Strategie di idratazione nel trail running

Nel trail running, dove spesso si affrontano dislivelli, temperature variabili e tempi di percorrenza molto lunghi, l’idratazione diventa anche una questione di sicurezza. Nei trail più lunghi, è fondamentale riempire sempre tutte le borracce o le sacche idriche a ogni punto d’assistenza, senza rischiare di rimanere a secco in tratti isolati o durante le ore più calde. Spesso si consiglia anche di portare una soft flask supplementare, proprio per affrontare eventuali imprevisti.

5 curiosità sulla nutrizione del podista

Nei trail più brevi, invece, si può adottare una strategia più leggera, magari riducendo il carico idrico iniziale per essere più agili, ma comunque sempre con un piano di rifornimento ben definito.

Come prepararsi prima della corsa

Uno degli aspetti più trascurati è l’idratazione prima dell’attività fisica. È importante partire già ben idratati per limitare le perdite durante la performance. Ma come si può capire se si è ben idratati? Un metodo semplice ed efficace è controllare il colore delle urine: se sono trasparenti o molto chiare, siamo a posto; se tendono al giallo scuro o ambra, è il caso di bere di più.

Se ci si allena alla sera, è utile osservare il proprio stato durante il giorno: se le urine sono concentrate, aumentare l’assunzione di acqua nel pomeriggio è una buona strategia. L’obiettivo è arrivare al momento dell’uscita con un buon livello di idratazione e, idealmente, avere lo stimolo di andare in bagno prima di iniziare a correre.

Il recupero: reintegrare il 150% dei liquidi persi

Dopo la corsa, reintegrare è fondamentale. La regola generale è quella di ripristinare il 150% del peso perso durante l’attività. Questo perché una parte dei liquidi assunti verrà utilizzata dal corpo per abbassare la temperatura corporea attraverso la sudorazione, che potrebbe continuare anche a riposo.

Ad esempio, se durante l’allenamento si è persa mezzo litro di liquidi, al rientro bisognerà bere almeno 0,75 litri. Un segnale curioso, ma piuttosto comune, che conferma questo meccanismo è iniziare a sudare appena si beve dell’acqua dopo la corsa: è il corpo che, percependo di nuovo disponibilità idrica, riattiva la sudorazione per disperdere calore in eccesso.

Alimentazione e ultramaratona: quando, quanto e cosa mangiare

Il ruolo dei sali minerali

Oltre all’acqua, durante la sudorazione si perdono anche importanti sali minerali come sodio, magnesio e potassio, in particolare nei primi caldi della stagione. Ma perché il caldo improvviso ci colpisce così duramente? Il nostro corpo non è ancora adattato alle alte temperature e, per raffreddarsi, attiva un’intensa sudorazione che comporta una forte perdita di liquidi e sali. Il risultato può essere un abbassamento della pressione arteriosa, affaticamento e un generale senso di spossatezza.

Questo processo di adattamento termico richiede normalmente 4-6 settimane. Per questo, nei primi periodi caldi è consigliabile aumentare il consumo di acqua e magari aggiungere un po’ più di sale alle pietanze. Integrare magnesio e potassio con appositi integratori può essere una buona soluzione, soprattutto se ci si allena intensamente o in ambienti chiusi, dove si suda molto anche d’inverno.

Un errore comune è concentrarsi solo su magnesio e potassio, trascurando il sodio, contenuto nel comune sale da cucina. Se per la popolazione sedentaria è corretto limitarne l’uso, per chi fa sport è invece fondamentale reintegrarlo.

Sei un “Salty Sweater”?

Alcune persone, durante la sudorazione, perdono quantità molto elevate di sodio. In gergo vengono chiamati Salty Sweaters, ossia “quelli che sudano sale”. I segnali per riconoscersi in questa categoria sono:

  • Bruciore agli occhi durante l’attività
  • Sensazione di sabbia sulla pelle
  • Gusto salato sulle labbra
  • Maglietta con strisce bianche di sale seccato

Se ti ritrovi in queste descrizioni, potresti aver bisogno di aumentare l’assunzione di sodio, magari portando con te integratori salini durante le gare o aggiungendo un pizzico di sale in più alle bevande isotoniche.

L’alimentazione per la maratona: prima, durante e dopo

Acqua e carboidrati: un binomio vincente

Infine, non dimentichiamo che una buona idratazione è cruciale anche per l’assorbimento dei carboidrati. L’efficienza massima si ottiene con una diluizione all’8%: questo significa che, quando si assumono gel o integratori zuccherini durante l’allenamento, è essenziale bere acqua per favorire l’assimilazione degli zuccheri e prevenire disturbi intestinali.
Un consiglio pratico: ogni volta che si assume un gel, approfittare di una fontanella per bere, oppure utilizzare una soft flask da portare con sé, se non disturba durante la corsa.

L’idratazione non è solo una questione di bere acqua. È una strategia che coinvolge conoscenza del proprio corpo, esperienza, adattamento alle condizioni ambientali e pianificazione. Sapere quando e quanto bere, cosa integrare e come comportarsi prima, durante e dopo la corsa può fare davvero la differenza non solo per migliorare la performance, ma soprattutto per preservare la salute e il benessere durante l’attività sportiva.

Come in ogni ambito dell’allenamento, anche l’idratazione deve essere testata, personalizzata e adattata alle proprie esigenze. Perché correre è meraviglioso, ma farlo bene e in sicurezza lo è ancora di più.

acqua alimentazione idratazione
Share. Facebook Twitter WhatsApp Email
Previous ArticleAllenamento di corsa in “zona 2”: cos’è, come e perché eseguirlo
Next Article Inarrestabile Nadia! Battocletti record italiano nei 5000 metri e terzo posto al Golden Gala di Roma
Massimo Rapetti
  • Website

Nasco con l’atletica Leggera, ma non sulla pista ero in pedana dentro una gabbia a lanciare il martello. Nei primi anni universitari mi appassiono alla corsa, ma il vero amore sboccia con il Trail. Le gare di ultra sono la mia passione, soprattutto in ambiente di montagna dove le difficoltà si sommano e la sfida diventa totalizzante. Ho una laurea in Scienze Motorie, una specialistica in Scienza e Tecnica dello Sport ed una seconda Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Iscritto all’ordine dei biologi, svolgo la mia professione di Nutrizionista Sportivo seguendo atleti di vario livello. Ho anche l’onore di essere il nutrizionista di Obiettivo 3, società sportiva per l’avviamento e il sostegno allo sport per soggetti disabili.

Post Correlati

Alimentazione e ultramaratona: quando, quanto e cosa mangiare

9 Maggio 2025

Alimentazione per la maratona: cosa mangiare prima, durante e dopo la gara

28 Aprile 2025

Perché rivolgersi a un nutrizionista è fondamentale per chi pratica sport (e non solo)

14 Aprile 2025
Seguici su
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • YouTube
  • Soundcloud
  • Pinterest
  • LinkedIn

Non perderti

15 strategie mentali per correre (anche) con la testa, dal principiante al runner evoluto

Redazione8 Giugno 2025 Allenamenti e tecnica

Sempre più runner sono concordi con l’idea che la corsa sia per il 90% forza mentale e solo per il 10% fisica. Teoria spesso sostenuta da chi ama le distanze più lunghe, ma che in realtà ha valore anche per gli sforzi più brevi e intensi, come gare veloci o allenamenti molto intensi. Non conta essere runner alle prime armi o atleti evoluti: allenare la mente, saperla padroneggiare, giocare con i pensieri e automotivarsi è importante quanto dedicarsi a sedute di ripetute o lunghissimi in preparazione delle gare più impegnative. Scopri come fare…

Due nuovi record mondiali sulle 48 ore: Matthieu Bonne e Patrycja Bereznowska entrano nella storia dell’ultramaratona

7 Giugno 2025

Inarrestabile Nadia! Battocletti record italiano nei 5000 metri e terzo posto al Golden Gala di Roma

6 Giugno 2025

Idratazione e corsa: come e perché gestirla al meglio

6 Giugno 2025
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok YouTube
  • Home
  • I nostri autori
  • PROTOCOLLI TEST SCARPE
  • Contattaci
  • Privacy e cookie policy
  • Pubblicità
  • Impostazioni cookie
© 1997 – 2025 – Hardware Upgrade S.r.l. P.iva: 02560740124
The Running Club è testata giornalistica registrata al tribunale di Varese, n. 6 del 05/07/2023. Iscrizione ROC n. 13366 – Ulteriori informazioni.
Per eventuali segnalazioni, inviare una mail all’indirizzo info@therunningclub.it

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.