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È stato un fine settimana memorabile per il mondo dell’ultramaratona: due atleti straordinari, il belga Matthieu Bonne e la polacca Patrycja Bereznowska, hanno infranto i record mondiali maschile e femminile in una gara di 48 ore durante l’edizione 2025 dell’UltraPark Weekend, svoltasi a Pabianice, in Polonia. Su un circuito asfaltato pianeggiante all’interno del Parco Wolności, entrambi sono riusciti a superare limiti che sembravano quasi inarrivabili, scrivendo una nuova pagina nella storia delle ultra.

Shannon-Leigh Litt è un avvocato neozelandese, che ha stabilito un nuovo incredibile record mondiale, correndo 500 ultramaratone in 500 giorni consecutivi. Il suo viaggio è iniziato a gennaio 2024, quando il suo primo obiettivo era semplicemente quello di correre un’ultra per il maggior numero di giorni consecutivi. A luglio dello scorso anno ha superato il record mondiale femminile di 200 giorni consecutivi di Candice Burt. Ora l’obiettivo è quello di raggiungere almeno quota 603, l’attuale record mondiale di maratone (non ultra) corse in giorni consecutivi.

Affrontare un’ultramaratona richiede una strategia nutrizionale precisa: bisogna bilanciare carboidrati, proteine e grassi per mantenere energia, lucidità e resistenza. È fondamentale allenare l’intestino a digerire durante lo sforzo, alternare cibi dolci e salati, e testare tutto in allenamento. La caffeina può aiutare nelle ore notturne, ma va dosata con attenzione. Dopo la gara, il recupero passa anche dall’alimentazione. Ogni atleta deve trovare il proprio equilibrio per arrivare al traguardo in salute e con energia.

Anche per preparare una ultra distanza è importante non abbandonare del tutto gli allenamenti di qualità. Correre tanti chilometri è fondamentale, ma non è la sola metodologia da inserire in una programmazione accurata. Gli allenamenti di qualità non solo incideranno positivamente sulla propria condizione aerobica, ma risulteranno utili per velocizzare ulteriormente il ritmo al quale correre le distanze più lunghe, sia in allenamento che in gara.

Lo sviluppo altimetrico del percorso della 100 Km del Passatore rende questa ultramaratona una gara molto particolare e richiede un lavoro specifico in fase di preparazione. Non solo una serie di lunghi e lunghissimi per avvicinarsi il più possibile alla distanza finale, ma anche sedute programmate per allenare tutti gli stimoli fisici e mentali che dovranno essere messi in gioco il giorno della gara.