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Allenarsi durante la pausa pranzo è un’ottima strategia per migliorare benessere fisico e mentale, anche con poco tempo a disposizione. Con una buona organizzazione, è possibile svolgere sessioni brevi ma efficaci, spezzando la giornata lavorativa e aumentando energia, concentrazione e produttività.
Correre con il caldo è una sfida, ma con le giuste strategie è possibile affrontarla in sicurezza. Scegliere le ore più fresche, come il mattino presto o la sera, è fondamentale. Preferire percorsi ombreggiati, indossare abbigliamento tecnico e idratarsi correttamente aiuta a prevenire disagi. È importante ascoltare il proprio corpo, adattare i ritmi e non puntare alla performance. Anche correre sotto la pioggia può offrire sollievo. L’estate può diventare un’occasione per rallentare, rigenerarsi o provare a diventare più forti. Con consapevolezza e flessibilità, si può continuare a correre anche nei mesi più caldi, trasformando il disagio in benessere.
Allenarsi ogni giorno porta numerosi benefici: migliora l’umore, rafforza il sistema immunitario, stimola il metabolismo e riduce lo stress. Per evitare il sovrallenamento, è fondamentale alternare discipline (cross training), bilanciare intensità e recupero, e ascoltare il proprio corpo. Anche brevi sessioni quotidiane, se ben gestite, sono efficaci. L’alimentazione equilibrata, il sonno adeguato e la varietà degli esercizi sono essenziali per sostenere una routine quotidiana. Il triathlon e l’allenamento bigiornaliero sono opzioni avanzate per atleti esperti. La chiave è la costanza, non l’intensità estrema: muoversi ogni giorno con consapevolezza migliora salute e benessere generale.
Correre al mattino offre numerosi benefici: stimola il metabolismo, migliora l’umore grazie alla produzione di endorfine e dopamina, aumenta la produttività e favorisce una routine sana. È un momento privo di distrazioni, ideale per concentrarsi su sé stessi.
Sempre più runner sono concordi con l’idea che la corsa sia per il 90% forza mentale e solo per il 10% fisica. Teoria spesso sostenuta da chi ama le distanze più lunghe, ma che in realtà ha valore anche per gli sforzi più brevi e intensi, come gare veloci o allenamenti molto intensi. Non conta essere runner alle prime armi o atleti evoluti: allenare la mente, saperla padroneggiare, giocare con i pensieri e automotivarsi è importante quanto dedicarsi a sedute di ripetute o lunghissimi in preparazione delle gare più impegnative. Scopri come fare…
L’allenamento in zona 2, quindi, prevede uno sforzo moderato e costante, in cui il battito cardiaco si mantiene tra il 60% e il 70% della frequenza cardiaca massima.
La particolarità di questo tipo di corsa è che è sufficientemente leggera da consentire di sostenere una conversazione senza difficoltà, ma al tempo stesso abbastanza impegnativa da stimolare l’apparato cardiovascolare e migliorare l’efficienza del sistema aerobico. In pratica, la zona 2 dovrebbe rappresentare la base per ogni tipo di corsa lunga ed è ritenuta fondamentale per prepararsi a gare che spaziano dai 5 chilometri fino alla maratona (e oltre).
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Anche per preparare una ultra distanza è importante non abbandonare del tutto gli allenamenti di qualità. Correre tanti chilometri è fondamentale, ma non è la sola metodologia da inserire in una programmazione accurata. Gli allenamenti di qualità non solo incideranno positivamente sulla propria condizione aerobica, ma risulteranno utili per velocizzare ulteriormente il ritmo al quale correre le distanze più lunghe, sia in allenamento che in gara.
Le uscite di allenamento più lunghe sono lo strumento allenante principale nella preparazione di una ultramaratona. Devono essere corse più volte e aumentando progressivamente la distanza, in modo da replicare sensazioni e sforzo che saranno poi vissuti in gara.
Le gare di ultramaratona su strada affascinano un numero sempre più ampio di appassionati. In questo articolo parliamo delle diverse tipologie, delle distanze, della loro preparazione e di come affrontarle per per portarle a termine.
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