Correre una mezza maratona è un traguardo che molti runner si pongono dopo aver consolidato la propria esperienza sulle distanze più brevi. I 21,097 chilometri rappresentano una sfida affascinante: abbastanza lunga da richiedere preparazione e strategia, ma non così estrema da risultare proibitiva per chi ha già dimestichezza con la corsa. In Italia, la mezza maratona è una delle distanze più amate, sia dai neofiti che dai podisti esperti. È spesso vista come il passo intermedio tra la 10K e la maratona, un banco di prova che permette di misurare la propria resistenza, la capacità di gestione dello sforzo e la tenuta mentale.
Quando iniziare a pensare alla prima mezza maratona
Non tutti sono pronti a correre una mezza maratona subito. Per chi parte da zero, è consigliabile attendere almeno un anno di allenamenti costanti prima di affrontare questa distanza.
Chi ha già corso una 10K può invece pensare di prepararsi in tre o quattro mesi, a patto di seguire un programma strutturato e di non forzare i tempi. La gradualità è fondamentale: il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi agli sforzi prolungati, e accelerare il processo può portare a infortuni o demotivazione.
La preparazione specifica: quanto tempo serve?
Una preparazione mirata per la mezza maratona richiede dai due ai tre mesi, a seconda del livello di partenza, del tempo disponibile per allenarsi e degli obiettivi personali.
Che si punti a finirla, a migliorare il proprio tempo o a correre in modo competitivo, è essenziale impostare gli allenamenti sulla base della propria velocità di riferimento. Questa può essere determinata attraverso test specifici come il Conconi o il test del lattato, oppure prendendo come base il ritmo medio tenuto in una gara di 10 chilometri.
Stabilire il ritmo gara
Il ritmo gara per la mezza maratona dovrebbe essere circa 10/15 secondi al chilometro più lento rispetto alla velocità di riferimento. Questo consente di gestire meglio lo sforzo su una distanza lunga, evitando di partire troppo forte e di trovarsi in difficoltà nella seconda metà della gara.
Un buon test da effettuare la settimana prima dell’inizio della preparazione specifica può aiutare a calibrare con precisione i ritmi di allenamento.
I quattro pilastri dell’allenamento
La preparazione per una mezza maratona si fonda su quattro tipologie di allenamento, ciascuna con un ruolo ben preciso nel migliorare la performance e la resistenza.
Ripetute lunghe
Le ripetute lunghe sono fondamentali per abituare il corpo a sostenere ritmi elevati per periodi prolungati. Si tratta di correre intervalli di 2 o 3 chilometri a una velocità di circa 5 secondi al chilometro più veloce rispetto alla velocità di riferimento, con recuperi di corsa lenta di 2 o 3 minuti. Questo tipo di lavoro stimola il sistema aerobico e migliora la capacità di mantenere il ritmo gara.
Tempo run
La tempo run è un allenamento che simula le condizioni di gara, suddiviso in due parti: una corsa alla velocità di riferimento e una leggermente più lenta (circa 5 secondi al chilometro). Nonostante sembri un allenamento di media intensità, è estremamente efficace, soprattutto se inserito nell’ultimo mese prima della gara. Il chilometraggio totale non dovrebbe superare i 12 km, suddivisi in due o tre blocchi, con un chilometro di recupero tra uno e l’altro.
Lungo lento
Il lungo lento è l’allenamento che costruisce la resistenza. Per la mezza maratona, non è necessario correre più della distanza di gara: arrivare a 18 km due settimane prima è sufficiente. Correre oltre può avere benefici mentali, ma non è indispensabile dal punto di vista fisiologico. Il ritmo del lungo lento dovrebbe essere circa 40 secondi al chilometro più lento della velocità di riferimento. Questo tipo di allenamento va inserito una sola volta prima della gara, mentre i lunghi precedenti possono variare tra i 12 e i 16 km.
Variazioni a ritmo gara
Le variazioni a ritmo gara sono forse l’allenamento più importante. Servono a insegnare al corpo a riconoscere e mantenere il ritmo per molti chilometri. Si possono strutturare in intervalli come 2×4000, 3×3000 o 2×5000, con recuperi lenti di uno o due minuti. I runner più esperti possono alternare tratti a ritmo medio (15 secondi più lento della velocità di riferimento) con tratti a ritmo gara, per esempio: 3 km medio + 3 km ritmo gara + 3 km medio + 3 km ritmo gara.
Frequenza degli allenamenti
Per preparare una mezza maratona in modo efficace, è necessario allenarsi almeno tre volte a settimana. L’ideale sarebbe quattro, ma anche con tre sedute ben strutturate si può ottenere un buon risultato.
Una settimana tipo potrebbe prevedere un medio all’inizio, ripetute a metà e lungo nel weekend. Chi ha più tempo può diversificare ulteriormente, inserendo un lento il lunedì, ripetute il mercoledì, tempo run il venerdì e lungo la domenica.
Recupero e cross-training
Il recupero è parte integrante dell’allenamento. Inserire giorni di riposo tra le sedute più intense è fondamentale per permettere al corpo di assimilare il lavoro svolto. Chi si allena frequentemente può sostituire il riposo con sedute defaticanti, come una corsa molto lenta o attività alternative come nuoto, bici o yoga, purché non siano troppo impegnative. L’obiettivo è favorire il recupero, non aggiungere ulteriore stress.
La settimana della gara
La settimana che precede la gara è cruciale. Bisogna ridurre il volume degli allenamenti, mantenendo però l’intensità. Un paio di sedute leggere, con qualche allungo a ritmo gara, aiutano a mantenere la gamba “sveglia” senza affaticarla. Il giorno prima è consigliabile riposare o fare una corsa molto leggera.
Il giorno della gara: riscaldamento e strategia
Il riscaldamento prima della gara deve essere graduale: una decina di minuti di corsa lenta seguiti da qualche allungo a ritmo gara. Questo prepara il corpo allo sforzo e riduce il rischio di infortuni.
La strategia di gara può variare: i principianti dovrebbero optare per una progressione, iniziando più lentamente e aumentando il ritmo nella seconda metà. I più esperti possono puntare a un ritmo costante, ma in entrambi i casi è fondamentale non partire troppo forte. I primi chilometri devono essere controllati, altrimenti si rischia di pagare caro lo sforzo nella parte finale.
Gestire la crisi
Durante la gara, è normale attraversare momenti di difficoltà, soprattutto tra il 15° e il 18° chilometro. È qui che la preparazione fa la differenza. La testa gioca un ruolo decisivo: bisogna reagire, mantenere il ritmo e non cedere alla tentazione di rallentare. Pensare agli allenamenti svolti, visualizzare il traguardo e concentrarsi sulla respirazione può aiutare a superare la crisi.
Dopo la gara: recupero e riflessione
Una volta tagliato il traguardo, il recupero è fondamentale. Nei giorni successivi, è bene evitare sforzi intensi e dedicarsi a sedute leggere o al riposo completo. È anche il momento di riflettere sull’esperienza: cosa ha funzionato, cosa si può migliorare, quali sensazioni si sono provate.
Ogni gara è un’occasione di crescita, e la mezza maratona, con la sua lunghezza e intensità, offre spunti preziosi per migliorarsi come runner.