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Browsing: Allenamenti e tecnica
Il fartlek è una tecnica di allenamento nata in Svezia negli anni ’30, basata sull’alternanza di ritmi durante la corsa. Significa “gioco di velocità” e unisce fasi intense a momenti di recupero attivo, migliorando resistenza, velocità e capacità aerobica. Utilizzato da principianti e professionisti, è versatile e adattabile a ogni livello.
Correre sulla sabbia in spiaggia durante l’estate è un allenamento completo che potenzia muscoli, migliora l’equilibrio e riduce l’impatto sulle articolazioni. La sabbia, instabile e cedevole, richiede maggiore sforzo fisico, coinvolgendo gambe e core.
Durante l’estate molti runner si allenano in montagna, dove la corsa in discesa diventa un elemento fondamentale da integrare nella preparazione. Spesso sottovalutata, la discesa offre numerosi benefici: migliora la forza eccentrica, l’economia di corsa, la reattività muscolare e la tecnica, risultando cruciale soprattutto per chi corre trail o ultratrail.
Allenarsi la sera è una scelta efficace per chi desidera migliorare forma fisica e benessere mentale dopo una giornata di lavoro. La sera offre maggiore flessibilità di tempo e scenari suggestivi, soprattutto nei mesi più miti.
Correre con il caldo comporta un inevitabile calo delle prestazioni. Temperature superiori ai 20°C rallentano il ritmo di corsa di 10–20 secondi al chilometro ogni 5°C in più, a causa dello stress termico e della ridotta efficienza muscolare. L’umidità e il sole diretto aggravano la situazione, ostacolando la dispersione del calore corporeo. Il corpo si adatta gradualmente attraverso l’acclimatazione, ma è fondamentale allenarsi con cautela, idratarsi e scegliere orari freschi. Comprendere questi effetti consente di gestire meglio l’allenamento estivo, evitando rischi e ottimizzando la preparazione in vista di condizioni climatiche più favorevoli.
“Project 2” non è solo una sfida cronometrica, ma molto di più. E’ il progetto di Antonio, jogger, che con l’aiuto del suo coach, Andrea Soffientini, vuole provare a correre per la prima volta ventuno chilometri e vuole farlo in meno di due ore, trasformandosi in un vero runner.
Quando tutto si ferma: perché non miglioro più nella corsa? Le cause nascoste del plateau del runner
Molti runner smettono di migliorare perché cadono nella routine e si sottovalutano fattori importanti. Per superare il plateau servono stimoli nuovi, equilibrio tra allenamento e riposo, attenzione alla mente e alla biomeccanica.
Le ripetute, temute dai principianti, sono fondamentali per migliorare velocità e resistenza. Alternano tratti intensi e recupero, iniziando con fartlek e diventando più strutturate. Inserite con criterio, rendono l’allenamento efficace, vario e stimolante.
L’appoggio di tallone nella corsa è spesso considerato un errore tecnico, ma in realtà non è sempre negativo. È molto diffuso tra i runner amatoriali e può essere funzionale se accompagnato da una buona postura e da una rullata fluida. Tuttavia, un impatto rigido con la gamba estesa può aumentare il rischio di infortuni. L’appoggio dipende da vari fattori: postura, forza muscolare, velocità e tipo di scarpe. Modificarlo richiede gradualità e consapevolezza. Non esiste un appoggio “perfetto” valido per tutti: l’efficienza della corsa dipende dall’equilibrio tra biomeccanica, tecnica e caratteristiche individuali.
Avete deciso di iniziare a correre? Ottima scelta! Con il giusto approccio, anche da principianti assoluti potete arrivare a correre 30 minuti consecutivi in sole 8 settimane. Questa guida vi accompagna passo dopo passo, alternando camminata e corsa, per permettere al corpo di adattarsi gradualmente. Troverete consigli su scarpe, mentalità, costanza e ascolto del corpo, oltre a un programma settimanale dettagliato. Correre è un viaggio di scoperta personale, non solo uno sport. Il primo passo è il più difficile, ma anche il più importante. Siete pronti? Allacciate le scarpe: il vostro percorso da runner inizia ora.
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