All’interno della serie di smartwatch pensati da Garmin per gli amanti delle attività all’aperto, la gamma Fenix è quella più completa e rappresentativa del concetto di orologio ideale da indossare nella natura. Da diverse generazioni, Garmin ha mantenuto per questa linea un design ben riconoscibile, capace di adattarsi perfettamente sia all’uso sportivo che alla quotidianità.
Con l’arrivo dell’ottava generazione della famiglia Fenix, Garmin ha rivisto la propria offerta: la linea Epix è stata eliminata e integrata nella nuova Fenix 8, con l’obiettivo di proporre una gamma più chiara e completa. In fondo, la serie Epix non era altro che una variante dei modelli Fenix, dotata di schermo AMOLED invece dei tradizionali display MIP, offrendo così una qualità visiva superiore ma con un’autonomia leggermente ridotta.
Nasce così la nuova gamma Fenix 8, articolata in due sottofamiglie: da un lato Fenix 8 Solar, che include un pannello solare per la ricarica della batteria e utilizza uno schermo con tecnologia MIP; dall’altro Fenix 8 con display AMOLED, che di fatto prende il posto della precedente linea Epix.
Per ciascuna delle due versioni troviamo differenti dimensioni della cassa:
- Fenix 8 Solar: pannello MIP con cassa da 47 oppure 51 mm
- Fenix 8: display AMOLED, con cassa da 43, 47 oppure 51 mm
Se mettiamo a confronto Fenix 8 con il precedente top di gamma Fenix 7 Pro troviamo alcune differenze ben evidenti, qui di seguito riassunte:
- aggiunta di microfono e altoparlante per rispondere alle telefonate (abbinato a smartphone) e registrare note vocali (direttamente su orologio);
- aggiunta di assistente vocale Garmin, che opera completamente offline non richiedendo il collegamento ad uno smartphone;
- aggiunta di funzionalità legate alla gestione delle immersioni fino a 40 metri, con certificazione EN13319;
- schermo incrementato di 0,1 pollici nelle due versioni più piccole;
- nuovo sistema di ricarica solare per la versione Solar, che non copre più più lo schermo migliorandone la visibilità;
- cambiamenti a livello della interfaccia utente che interessa i widgets e i vari menu.
Garmin Fenix 8 è proposto ai seguenti prezzi:
- Fenix 8 43 mm – AMOLED: a partire da 999,99 euro
- Fenix 8 47 mm – AMOLED: a partire da 999,99 euro
- Fenix 8 51 mm – AMOLED: a partire da 1.099,99 euro
- Fenix 8 Solar Sapphire 47 mm – MIP: 1.099,99 euro
- Fenix 8 Solar Sapphire 51 mm – MIP: 1.199,99 euro
A titolo di confronto questi sono i prezzi ufficiali per i modelli della famiglia Fenix 7 Pro al momento del debutto commerciale:
- Fenix 7S Pro Solar: 849,99 euro
- Fenix 7S Pro Solar Sapphire: 949,99 euro
- Fenix 7 Pro Solar: 849,99 euro
- Fenix 7 Pro Solar Sapphire: 949,99 euro
- Fenix 7X Pro Solar: 949,99 euro
- Fenix 7X Pro Solar Sapphire: 1.049,99 euro
I listini di Fenix 8 sono stati ritoccati verso l’alto da Garmin rispetto a quelli delle versioni Fenix 7 Pro in precedenza in commercio: parliamo mediamente di 150 euro in più per prodotti comparabili per dimensioni della cassa e tipologia di schermo.
Uno smartwatch molto più solido con solo poche modifiche
Rispetto al Fenix 7X Pro, il nuovo Fenix 8 si fa notare per la presenza, sul lato destro, della griglia che ospita altoparlante e microfono, introdotti per supportare le funzioni vocali. La disposizione dei tasti rimane invariata, seguendo lo schema classico dei modelli Garmin Fenix e Forerunner con cinque pulsanti: i due sulla destra servono per accedere ai menu, selezionare le opzioni e avviare un’attività, mentre quello in basso gestisce i lap e la funzione di ritorno nei vari menu. I tre pulsanti sul lato sinistro, dall’alto verso il basso, permettono rispettivamente di accendere o spegnere il dispositivo e accedere ai menu secondari, entrare nel menu dei widget e scorrere verso l’alto o verso il basso tra le voci disponibili.

La differenza esterna più evidente tra Fenix 7X Pro e Fenix 8 riguarda senza dubbio lo schermo, che nel nuovo modello è di tipo AMOLED. Il salto qualitativo è subito percepibile a occhio nudo e, una volta abituati a questa tecnologia, è davvero difficile tornare indietro.
Anche nel Fenix 8 il display è touchscreen e consente di navigare in tutti i menu: resta comunque la possibilità di disattivarlo durante l’attività sportiva, per evitare tocchi accidentali.

Uno dei limiti degli schermi AMOLED è la maggiore sensibilità ai riflessi rispetto ai pannelli MIP, ma si tratta di una caratteristica intrinseca di questa tecnologia. Questo può comportare qualche svantaggio in termini di visibilità sotto la luce diretta del sole, anche se, personalmente, non ho mai avuto problemi nel leggere le informazioni in queste condizioni.

Sul lato destro dell’orologio, tra i due pulsanti, è presente una placca metallica dietro la quale si trovano l’altoparlante e il microfono: questi componenti sono fondamentali per le funzioni vocali, che permettono di rispondere a chiamate o ascoltare musica direttamente dal dispositivo.

Sul retro, invece, è collocato il sensore ottico per il battito cardiaco Elevate 5, l’ultima versione sviluppata da Garmin, identica a quella già presente su Fenix 7X Pro, inclusa la funzione ECG, che continua a essere disponibile.

Nella parte superiore del Fenix 8 troviamo ancora una delle funzioni più apprezzate: la luce LED. È possibile regolarne l’intensità e scegliere tra luce bianca o rossa, risultando molto utile sia per farsi notare durante una corsa serale o notturna, sia per illuminare ambienti bui.
Può sembrare insolito, ma chi l’ha provata sa quanto sia comoda anche in casa, per muoversi al buio senza accendere le luci principali.
Menu e attività sportive: l’interfaccia cambia leggermente
L’accesso alle funzioni dell’orologio avviene tramite tre percorsi distinti: un primo menu con le impostazioni di base, il menu dei widget e quello dedicato alle attività sportive.
Il primo si apre tenendo premuto il pulsante superiore sinistro: da qui si può spegnere l’orologio, gestire l’accensione e lo spegnimento dello schermo AMOLED, collegare lo smartphone, regolare il volume dell’altoparlante, attivare la funzione di espulsione dell’acqua dal microfono dopo un’immersione, accedere al wallet e agli orologi, e abilitare il touchscreen. Questo menu viene usato raramente, salvo necessità specifiche.

Il secondo è il menu dei widget, piccoli strumenti che forniscono informazioni dettagliate su funzioni specifiche. È possibile scegliere quali visualizzare per avere sempre a portata di mano i dati più utili.

Si va da quelli per la salute e la forma fisica alla cronologia delle attività, dalla bussola all’altimetro, fino a Body Battery, Endurance Score, frequenza cardiaca, HRV (Heart Rate Variability), VO2 Max e tempo di recupero.

I widget sono strumenti molto pratici, utilizzati quotidianamente, che offrono dati preziosi sul nostro stato fisico e sulla capacità di recupero dopo l’allenamento. Rispetto alla serie Fenix 7 Pro, Garmin ha aggiornato leggermente l’aspetto grafico dei widget, mantenendone però inalterate le funzionalità.

L’ultima schermata è quella delle attività, accessibile premendo il pulsante in alto a destra. Qui troviamo la classica interfaccia Garmin, con numerosi profili sportivi preconfigurati. Ogni attività può essere personalizzata con schermate diverse, ognuna delle quali può mostrare da 1 a 8 metriche a scelta.

Da questa schermata si può anche accedere ad altri menu, come quello delle mappe, degli orologi, della connessione con il telefono, degli allenamenti preimpostati, dei comandi vocali, della gestione musicale e del Connect IQ Store.
Sensore cardio ottico Elevate 5
Garmin Fenix 8 integra il sensore cardio ottico di ultima generazione sviluppato da Garmin, chiamato Elevate 5. Questo sensore è in grado di rilevare con precisione il battito cardiaco, il livello di ossigenazione del sangue e di effettuare anche un ECG a un canale. Una volta trovato il corretto posizionamento dell’orologio sul polso, il funzionamento risulta molto accurato, anche in situazioni in cui la frequenza cardiaca varia rapidamente — condizioni che solitamente mettono in difficoltà questo tipo di sensori. Tuttavia, pur offrendo ottime prestazioni, non raggiunge ancora il livello di precisione garantito da una fascia cardio toracica.

La prima traccia utilizzata come riferimento è quella registrata durante la White Marble Marathon del 16 febbraio 2025, in cui sono stati messi a confronto i dati rilevati dal sensore ottico del Fenix 8 con quelli della fascia cardio Garmin HRM-Run Pro, abbinata al Fenix 7X Pro. L’andamento dei due rilevamenti risulta speculare, con differenze minime che, nella pratica, possono essere considerate trascurabili.

La seconda traccia è stata registrata durante la Mezza Maratona dei Due Laghi, corsa il 2 marzo 2025. In questo caso, i dati raccolti mostrano un andamento molto simile tra le due rilevazioni, con una sovrapposizione quasi completa. L’unica eccezione si osserva nei primi 20 minuti circa, durante i quali il sensore ottico ha registrato una frequenza cardiaca media più bassa, probabilmente a causa di un posizionamento non ottimale dell’orologio sul braccio.

La terza traccia fa riferimento ai 42 km e 195 metri della Maratona di Roma, corsa il 16 marzo 2025. Anche in questa occasione si osservano tratti in cui l’andamento della frequenza cardiaca rilevato dal sensore ottico è risultato perfettamente allineato a quello della fascia cardio. Tuttavia, ci sono stati anche segmenti in cui la misurazione effettuata dal Fenix 8 è apparsa inferiore e meno stabile rispetto alla traccia di riferimento, mostrando un comportamento più irregolare.

L’ultima traccia in gara è quella registrata durante la Maratona di Milano del 6 aprile 2025. Anche in questo caso, nella prima metà della corsa si sono verificati diversi errori di rilevazione da parte del sensore ottico da polso, rispetto alla fascia cardio toracica. Superata questa fase iniziale, però, le differenze tra le due misurazioni si sono notevolmente ridotte, con il sensore ottico del Fenix 8 che ha mostrato un comportamento complessivamente molto buono.

In questo grafico sono rappresentate le rilevazioni della frequenza cardiaca durante una sessione di corsa media da 12 km svolta su pista d’atletica. Escludendo i primi 10 minuti, in cui il sensore ottico ha registrato valori inferiori di circa 10-15 battiti al minuto, l’andamento dei due tracciati cardio risulta poi praticamente identico per il resto dell’attività.

Anche in questo allenamento, un Lopresti’s Fartlek da 40 minuti, svolto ancora una volta su pista d’atletica, il Fenix 8 ha mostrato nei primi 10 minuti una frequenza cardiaca media più bassa rispetto alla fascia cardio toracica. Superata questa fase iniziale, però, i due tracciati si sono allineati in modo quasi perfetto.
Nel complesso, la mia esperienza con il sensore ottico del Fenix 8 è stata molto simile a quella già avuta con il Fenix 7X Pro. Ho scelto di riportare confronti relativi a contesti di gara, dove le condizioni sono più impegnative e i risultati meno scontati, tralasciando volutamente le numerose uscite in cui sensore ottico e fascia cardio hanno restituito dati praticamente identici. Le rilevazioni sono mediamente sempre molto affidabili, a patto di indossare correttamente l’orologio — cinturino ben stretto e posizionato qualche centimetro sopra il polso — e di scegliere con attenzione il contesto d’uso. I sensori ottici danno il meglio quando la frequenza cardiaca non subisce variazioni brusche, come accade ad esempio durante le ripetute, e quando non ci sono indumenti che interferiscono con il sensore, come può succedere in inverno con le maglie termiche.
Detto ciò, i sensori ottici Garmin si sono dimostrati nel tempo precisi e affidabili, con un netto miglioramento nei modelli più recenti. In particolare, la tecnologia Elevate 5 integrata nel Fenix 8 e negli ultimi smartwatch dell’azienda americana rappresenta oggi il punto più alto in termini di qualità e prestazioni.
Garmin connect, l’interfaccia per tutte le metriche e le attività
Un orologio avanzato come il Fenix 8 — e in generale tutti gli smartwatch di ultima generazione — necessita di un’interfaccia che consenta un accesso rapido e intuitivo a tutte le informazioni raccolte. Questo vale sia per i dati relativi alle attività sportive, sia per le metriche legate alla propria condizione fisica quotidiana.
È importante sottolineare ancora una volta quanto sia fondamentale indossare questi dispositivi in modo continuativo, durante tutta la giornata e anche di notte, per poter monitorare in modo completo anche il riposo e il recupero post-allenamento. Garmin Connect rappresenta il fulcro della gestione dei dati del Fenix 8, così come di tutti i dispositivi dell’azienda americana, grazie a un’interfaccia estremamente funzionale, sia tramite app mobile che da browser web.



La schermata principale di Garmin Connect consente un accesso immediato alle attività sportive svolte durante la giornata, oltre a offrire una panoramica sintetica delle principali metriche fisiche. Nell’esempio pratico spicca il punteggio del sonno, che fornisce un’indicazione chiara sulla qualità del riposo notturno, segnalando anche l’eventuale necessità di ulteriore recupero nella notte successiva. È altrettanto semplice consultare i riepiloghi settimanali dell’attività fisica, sia suddivisi per singola disciplina — come corsa, nuoto o ciclismo — sia aggregando tutte le tipologie di allenamento effettuate.


Accedendo al dettaglio di ogni singola attività svolta, è possibile consultare una serie completa di informazioni relative a tutte le metriche registrate dal Fenix 8. Si va dalla distanza percorsa al passo medio, dalla frequenza cardiaca ai tempi di ogni singolo lap, fino ad arrivare a dati più avanzati come la stima della stamina residua e le dinamiche di corsa. Queste ultime possono essere ulteriormente approfondite se si utilizza una fascia cardio compatibile, che consente di ampliare il ventaglio di parametri analizzati.



Garmin Connect si rivela essere molto utile e completo anche quando vogliamo avere una sintesi storia delle nostre metriche: è possibile per ciascuna generare dati della giornata, della settimana, del mese o di un periodo ancora più lungo. In questo modo è semplice e intuitivo poter verificare cambiamenti nelle metriche che si verificano nel medio lungo periodo.
Autonomia con batteria: si corre a lungo
L’autonomia della batteria è da sempre uno dei punti di forza della serie Fenix, e anche con il Fenix 8 questo aspetto si conferma centrale. Le novità introdotte a livello hardware, in particolare nel pannello solare, hanno permesso di migliorare ulteriormente le prestazioni del modello Fenix 8 Solar Sapphire rispetto alle versioni Solar della serie Fenix 7 Pro. I miglioramenti si riflettono chiaramente nei dati di autonomia, secondo il seguente schema:
Modalità GPS
- versione 47 mm: da 73 ore a 92 ore
- versione 51 mm: da 122 ore a 149 ore
Modalità GPS All Systems
- versione 47 mm: da 48 ore a 59 ore
- versione 51 mm: da 77 ore a 92 ore
Modalità GPS All Aystems + Multiband
- versione 47 mm: da 26 ore a 43 ore
- versione 51 mm: da 41 ore a 65 ore
Utilizzando questi dispositivi in modalità smartwatch o attivando la modalità battery saver, l’autonomia cresce in modo significativo: nella versione con cassa da 47 mm si può superare il mese di utilizzo continuo, mentre nella variante da 51 mm si arriva a sfiorare i quattro mesi in modalità risparmio energetico.
Le versioni con display AMOLED, com’è prevedibile, offrono un’autonomia inferiore rispetto ai modelli MIP, ma restano comunque molto performanti. Di seguito vengono riportati i dati in base alla modalità d’uso e alla dimensione della cassa:
Modalità GPS
- versione 43 mm: 28 ore gesture – 22 ore always on
- versione 47 mm: 47 ore gesture – 37 ore always on
- versione 51 mm: 84 ore gesture – 65 ore always on
Modalità GPS All Systems
- versione 43 mm: 23 ore gesture – 18 ore always on
- versione 47 mm: 38 ore gesture – 30 ore always on
- versione 51 mm: 68 ore gesture – 54 ore always on
Modalità GPS All Systems + Multiband
- versione 43 mm: 17 ore gesture – 13 ore always on
- versione 47 mm: 29 ore gesture – 22 ore always on
- versione 51 mm: 51 ore gesture – 39 ore always on
Questi dati parlano da soli: l’autonomia offerta dai vari modelli della serie Fenix 8 è sempre molto elevata, sia per la registrazione di singole attività sportive, sia per un utilizzo quotidiano e variegato nel corso della settimana. Nella mia esperienza diretta con il Fenix 8 da 51 mm — il modello con display AMOLED e batteria più capiente — ho riscontrato la necessità di effettuare una ricarica circa una volta a settimana. Questo con un utilizzo costante: almeno un’ora al giorno di attività con GPS attivo e l’orologio sempre al polso, giorno e notte. Nonostante ciò, non mi è mai capitato di scendere sotto il 20% di batteria residua.
Gamtin Fenix 8: migliora, si affina, ma il prezzo resta alto
Garmin Fenix 8 si conferma, con ogni probabilità, come lo smartwatch a vocazione sportiva più completo attualmente disponibile sul mercato, così come lo era stato il Fenix 7 Pro al momento del suo lancio. Il pacchetto di funzionalità offerte è talmente ricco che diventa difficile immaginare quali novità davvero significative Garmin potrà introdurre nella prossima generazione della serie Fenix.
Lo stesso tipo di considerazione vale anche nel confronto diretto tra Fenix 8 e Fenix 7 Pro: oltre a un’interfaccia e a un sistema di menu ulteriormente rifiniti grazie a un layer software più curato, il Fenix 8 introduce le funzionalità vocali grazie all’integrazione di altoparlante e microfono, e amplia il supporto alle attività subacquee, permettendo l’utilizzo fino a una profondità di 40 metri.

Le funzionalità vocali introdotte con il Fenix 8 sono derivate da altri modelli Garmin già presenti sul mercato. Interessanti dal punto di vista tecnico, offrono la possibilità di rispondere alle chiamate, registrare memo vocali e impartire comandi tramite l’assistente vocale integrato. Tuttavia, queste funzioni restano limitate all’ambiente dello smartwatch stesso e, nella pratica quotidiana, non sempre risultano determinanti. Diverso il discorso per le funzionalità legate all’immersione, che si rivelano particolarmente complete per attività come immersioni con bombole, apnea o snorkeling, con un limite operativo fino a 40 metri di profondità. Oltre questa soglia, Garmin propone dispositivi più specialistici come il Descent MK3i.
Se queste due macro-funzionalità non rientrano nelle vostre esigenze abituali, il passaggio al Fenix 8 può risultare economicamente impegnativo. È vero che le versioni con display AMOLED offrono una qualità visiva eccellente, ma richiedono un investimento importante, reso ancora più evidente dal fatto che i modelli Fenix 7 Pro sono spesso oggetto di promozioni interessanti.
Il prezzo di listino rappresenta quindi il principale ostacolo all’acquisto del Fenix 8, che resta comunque lo smartwatch sportivo più completo sul mercato, non solo per la corsa ma per tutte le attività outdoor. Solo il nuovo Forerunner 970, abbinato alla fascia cardio HRM 600, offre metriche di corsa aggiuntive che, almeno per ora, Garmin non ha previsto di integrare nella serie Fenix 8 tramite aggiornamenti software. Ne parleremo più nel dettaglio nella nostra recensione dedicata al Forerunner 970, attualmente in fase di test.
In definitiva, il Fenix 8 rappresenta l’evoluzione naturale di una piattaforma che Garmin continua a perfezionare sia dal punto di vista hardware che software. Un prodotto di altissimo livello, il cui prezzo — superiore a quello del Fenix 7 Pro al momento del lancio — riflette l’unicità e la completezza dell’esperienza offerta. È, senza dubbio, il miglior smartwatch sportivo sul mercato, ma non per tutte le tasche.