Spesso si usa il termine “correre nella storia” per raccontare di gare che intrecciano i loro percorsi in città d’arte tra strade storiche e monumenti a cielo aperto. Ma se volete correre davvero nella storia, non potete non presentarvi al via di una sola e inimitabile manifestazione: il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono.
Più semplicemente Giro di Castelbuono, è una corsa di 11.340 metri che ogni 26 luglio si svolge a Castelbuono, un piccolo comune di circa diecimila abitanti, situato nelle Madonie, in Sicilia. E’ la gara su strada più antica d’Europa, recentemente insignita della World Heritage Plaque, riconoscimento internazionale di World Athletics per quelle gare “contributo eccezionale alla storia e allo sviluppo mondiale dello sport”.
La prima edizione risale al 27 luglio 1912, quando per la prima volta i cittadini di Castelbuono decisero di sfidarsi in una gara di 10 giri per le strade del paese per celebrare la festa della patrona, Sant’Anna. Da allora è prima diventata “A Cursa i Sant’Anna“, poi la “Maratonina dei dieci giri”, fino a trasformarsi in un puntamento annuale internazionale “Il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono” che negli anni ha scritto nel suo albo d’oro i nomi di tutti i più importanti campioni mondiali dell’atletica, dagli azzurri Baldini e Bordin, agli irraggiungibili Paul Tergat e Eliud Kipchoge.
La gara, come detto, si svolge lungo un tracciato di 10 giri di 1134 metri tra gli stretti vicoli del paese, slalomando tra oltre 25mila spettatori che ogni anno si assiepano sulle transenne per assistere all’evento.
Tradizionalmente il Giro di Castelbuono è sempre stata una gara riservata agli atleti d’élite, esclusivamente ad invito (crono minimo 36′ sui 10K). Da qualche anno sono presenti altre due gare che la anticipano: la Vintage Race, dedicata agli atleti amatori, che si svolge lungo un tracciato di 5 giri per un totale di 5635 metri; e la Gara Giovanile, riservata ai ragazzi dai 12 ai 15 anni, su un unico giro di 1127 metri.
Particolarità della gara d’èlite è che, gli atleti che vengono doppiati sono obbligati a fermarsi e non possono continuare la loro corsa verso il traguardo. E, come già da qualche anno, anche in occasione della 89ma edizione del Giro di Castelbuono, sulla linea di partenza ci sarà anche il nostro bomber, Andrea Soffientini, a vender cara la pelle. Di seguito, la sua preparazione…
98° Giro Podistico Internazionale di Castelbuono: la preparazione di Andrea Soffientini
Finito il periodo di gare primaverili culminato con il 29’48” sui 10.000 metri in pista alla “Notte dei pb” a Londra – racconta Andrea – ho allentato un po’ la corda, perdendo un po’ di condizione e prendendo qualche chilo, complice anche qualche lasagna di troppo. Ho comunque continuato ad allenarmi tutti i giorni, tra corse lente e gare corte su strada, seguendo tutte le tappe del “Giro del Varesotto” e dell’”Estate correndo”, ma non facendo più lavori specifici.
Come ogni anni, l’ultimo vero appuntamento di questa parte di stagione sarà, però, il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono.
Complice la fine delle scuole e lo stop estivo del mio lavoro, ho avuto la possibilità di allenarmi più spesso, ricominciando a inserire due corse lente al giorno per incrementare il volume dei chilometri settimanali, passando da un totale di 120 chilometri ai 175, 185 e 200 km delle ultime tre settimane.
Diversamente da quanto fatto lo scorso luglio, ho preferito non andare ad allenarmi in altura, al fresco, ma di rimanere immerso dell’arsura milanese per abituarmi al caldo che troverò in Sicilia, in modo di trovare un acclimatamento più veloce una volta atterrato sull’isola.
Ormai ho imparato con gli anni che il mio stato migliora quando aumento il chilometraggio, così ho deciso di affrontare questa breve preparazione per presentarmi in forma (accettabile) per non sfigurare in questa storica gara, per me davvero molto importante a livello emotivo.
Come detto, il focus principale dei miei ultimi ventuno giorni di preparazione è stato l’aumento di chilometri, soprattutto di corsa lenta, inserendo poi nella prima settimana una gara di 5K, una da 1km in salita e un lungo da 30km a 3’45” sfruttando una gara amatoriale intorno al Lago di Varese.
Nelle due settimane successive, anche grazie all’aiuto dei miei compagni di allenamento, ho invece inserito al martedì delle ripetute a scalare (1200-1000-800 metri) a un ritmo non esasperato, vicino al ritmo gara. Scelta dovuta al fatto dato che non ero più abituato ad allenamenti di ripetute, oltre ad essere in periodo di pieno carico e con la problematica di un recupero più faticoso a causa del caldo.
Il giovedì, invece, ho inserito un allenamento di ripetute più corte e più veloci, a ritmo 5000 con recuperi brevi e un volume complessivo sui 7km o poco più.
Infine, alla domenica, due fartlek per aumentare ancora i volumi e simulare un medio variato.
L’ultimo lavoro lo svolgerò il martedì prima della gara (venerdì 26 luglio, nda) e sarà sempre di ripetute da 1000 metri o simili. A seguire, due corse lente da 15 e 8 chilometri prima della gara.
Se volete seguire il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono e tifare per Andrea, l’appuntamento è sui canali Rai, venerdì 26 luglio alle ore 19.00.