Close Menu
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti
  • Alimentazione
  • Gare
    • 5-10km su strada
    • Mezza maratona
    • Maratona e Ultra
    • Pista
    • Trail running
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
I più popolari

Perché la pista di atletica è lunga 400 metri? La storia dell’anello in tartan

14 Settembre 2025

Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025

13 Settembre 2025

Tokyo 2025, prima medaglia: Antonella Palmisano, argento mondiale nella marcia

13 Settembre 2025
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok YouTube RSS
Trending
  • Perché la pista di atletica è lunga 400 metri? La storia dell’anello in tartan
  • Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025
  • Tokyo 2025, prima medaglia: Antonella Palmisano, argento mondiale nella marcia
  • Correre tra le piste di decollo: il nuovo fenomeno delle gare podistiche negli aeroporti
  • Chasing 100, il film: un documentario racconta la 100 km più veloce di sempre
  • Tokyo 2025: il percorso della maratona mondiale
  • Nike Structure 26: stabilità evoluta per runner iperpronatori. La recensione dopo 150 chilometri di corse
  • Asics MX TYPE-A e TYPE-B: due nuovi prototipi di super scarpe approvati da World Athletics
Facebook Instagram YouTube RSS LinkedIn Telegram
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti

    Lady 3:30: scelta delle scarpe, strategie e preparazione per affrontare la prima maratona

    10 Settembre 2025

    Lady 3:30, il viaggio di Francesca verso la prima maratona

    27 Agosto 2025

    Overtraining: cos’è, come riconoscerlo e come recuperare senza smettere di correre

    19 Agosto 2025

    Correre piano per andare più forte: perché e come fare

    13 Agosto 2025

    Project 2 – La sfida di Antonio: “Sto imparando a correre, ma la corsa deve restare un divertimento”

    11 Agosto 2025
  • Alimentazione
  • Gare
    1. 5-10km su strada
    2. Mezza maratona
    3. Maratona e Ultra
    4. Pista
    5. Trail running
    6. View All

    Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025

    13 Settembre 2025

    Il Giro di Castelbuono, una corsa che ti entra nel cuore: il video racconto di Andrea Soffientini

    4 Agosto 2025

    Yeman Crippa nella storia: trionfo italiano al 99° Giro di Castelbuono

    26 Luglio 2025

    Torna il Giro Podistico di Castelbuono, la corsa su strada più antica d’Europa

    19 Luglio 2025

    Project 2: la sfida di Antonio verso la prima mezza maratona sotto le 2 ore

    10 Luglio 2025

    La Mezza maratona d’Italia e la nuova super scarpa di Brooks: un weekend di corsa

    2 Aprile 2025

    Gideon Rop e Ludwina Chepnegetich vincono la 50° RomaOstia

    2 Marzo 2025

    Jacob Kiplimo, è lui il numero uno! Doppio record del mondo alla mezza maratona di Barcellona

    16 Febbraio 2025

    Lady 3:30: scelta delle scarpe, strategie e preparazione per affrontare la prima maratona

    10 Settembre 2025

    Intervista esclusiva a Sibusiso Kubheka, vincitore di Chasing 100 e primo uomo a correre 100 km in meno di 6 ore

    9 Settembre 2025

    Tokyo 2025: gli azzurri della maratona ai Campionati Mondiali di atletica

    2 Settembre 2025

    Hassan e Kiros trionfano alla Sydney Marathon con il record del percorso. Applausi per Kipchoge

    31 Agosto 2025

    3000 siepi, una disciplina dell’atletica nata tra cavalli e campanili

    16 Agosto 2025

    Ancora Federico Riva: nuovo record italiano sul miglio a Berlino

    27 Luglio 2025

    Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri

    20 Luglio 2025

    Finalmente Marta Zenoni! Record italiano nel miglio a Londra

    19 Luglio 2025

    Tor des Géants: il sogno dei giganti torna a infiammare la Valle d’Aosta. Tutto quello che devi sapere…

    9 Settembre 2025

    The North Face Vectiv Pro 3: affidabile a lungo. La nostra recensione…

    7 Settembre 2025

    UTMB al britannico Tom Evans che realizza il nuovo record del percorso. Ruth Croft è la prima donna a vincere OCC, CCC e UTMB

    30 Agosto 2025

    “States of Elevation”, la nuova sfida di Kilian Jornet tra le vette degli Stati Uniti

    30 Agosto 2025

    Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025

    13 Settembre 2025

    Correre tra le piste di decollo: il nuovo fenomeno delle gare podistiche negli aeroporti

    13 Settembre 2025

    Lady 3:30: scelta delle scarpe, strategie e preparazione per affrontare la prima maratona

    10 Settembre 2025

    Intervista esclusiva a Sibusiso Kubheka, vincitore di Chasing 100 e primo uomo a correre 100 km in meno di 6 ore

    9 Settembre 2025
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
The Running ClubThe Running Club
Home » Eliud Kipchoge: “Dopo la morte di Kiptum ho avuto paura”
News

Eliud Kipchoge: “Dopo la morte di Kiptum ho avuto paura”

Dario MarchiniBy Dario Marchini15 Maggio 2024
intervista kipchoge kiptum
Eliud Kipchoge (foto Desitlicheresguruweil, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)
Riassumi con ChatGPT

Che ci fosse qualcosa di strano nel mondo di Eliud Kipchoge lo si era notato subito durante la sua ultima maratona di Tokyo. Lo avevamo sottolineato: quel 2h06’50” e il decimo posto assoluto (peggior piazzamento della sua carriera nei 42 chilometri) non erano solo frutto di una condizione non ottimale o dell’età, ma avevano radici ben più profonde, da ricercare in quanto successo qualche settimana prima (e nei giorni seguenti). Qualcosa che non aveva logorato il suo fisico (o almeno non solo), ma soprattutto la sua mente: la morte di Kelvin Kiptum. Nei giorni scorsi Kipchoge ne ha parlato per la prima volta ai microfoni della BBC dopo quel tragico incidente avvenuto lo scorso febbraio in Kenya.

Kipchoge è apparso molto provato e ha confessato di aver vissuto un momento molto difficile. L’incidente, infatti, ha avuto un riflesso decisamente drastico e inaspettato anche su di lui, per via delle accuse di molti haters che lo ritengono coinvolto direttamente nella morte del primatista mondiale di maratona, titolo soffiato proprio a Kipchoge lo scorso anno alla maratona di Chicago, quando aveva fermato il cronometro con l’incredibile tempo di 2 ore e 35 secondi.

Morto Kelvin Kiptum, detentore del record del mondo di maratona

“Ho subito delle violente molestie via social da molte persone che mi ritengono diretto responsabile di quanto avvenuto a Kiptum”, ha confessato Kipchoge. Dopo la diffusione della notizia, in molti hanno iniziato a minacciare lui e la sua famiglia, promettendo che avrebbero bruciato le sue proprietà, il campo di allenamento, la sua casa, che avrebbero fatto del male perfino i suoi cari. “Ho immediatamente contattato i miei famigliari e tutte le persone a me più vicine, preoccupato per la loro sicurezza. Avevo davvero paura che i miei figli andassero e tornassero da scuola da soli. Spesso ci vanno in biciletta ed ho dovuto vietarglielo, facendoli accompagnare al mattino e andandoli a prendere alla sera”.

Ma non sono stati solo i social haters il problema. Anche alcuni amici e compagni di allenamento di Kipchoge si sono convinti che fosse veramente implicato nella morte di Kiptum. “La cosa più dolorosa è stato vedere che insulti e incriminazioni arrivassero anche da persone a me vicine, dalla mi stessa gente, dai miei compagni di allenamento. E questa cosa mi ha davvero fatto molto male”.

Kelvin Kiptum, Samuel Wanjiru, Thomas Lokomwa: tutti i giovani campioni keniani morti in incidenti stradali (e non solo)

Come già detto, anche la sua prestazione alla maratona di Tokyo di inizio marzo è stata influenzata dalle conseguenze per la morte di Kiptum. “Sono stati giorni devastanti per me, la mia peggior prestazione in assoluto. Quando ero in Giappone non ho dormito per tre giorni”.

Per la cronaca, tutte le affermazioni secondo cui Eliud Kipchoge sarebbe coinvolto o avrebbe causato in qualche maniera la morte del giovane Kelvin Kiptum sono infondate. L’autopsia e i rapporti della polizia hanno rivelato che Kiptum, insieme al suo allenatore, è deceduto per le conseguenze dovute a gravi ferite alla testa, subite dopo aver perso il controllo dell’auto, uscendo di strada e andando a sbattere contro un albero, prima di fermarsi in un fosso a sessanta metri di distanza. Nonostante ci siano state indagini verso terzi, dopo la testimonianza rilasciate del padre di Kiptum, le autorità non hanno mai accusato ufficialmente nessuno per quanto accaduto.

intervista kipchoge kiptum
Share. Facebook Twitter WhatsApp Email
Previous ArticleConfronto 3 scarpe da corsa intermedie: Hoka Mach 6, Saucony Endorphin Speed 4 e New Balance Rebel v4
Next Article Anteprima 5 scarpe (più una) da trail running
Dario Marchini
  • Website
  • Facebook
  • X (Twitter)
  • Instagram
  • LinkedIn

“Designer per vocazione. Giornalista per scelta. Runner per passione”. Così amo riassumere la mia carriera professionale. Laureato in Design al Politecnico di Milano, ho iniziato a raccontare la mia passione per la corsa nel 2008 con il blog Corro Ergo Sum. Giornalista dal 2015, per undici anni ho lavorato nella redazione di Runner’s World Italia. Ho anche collaborato con diverse realtà nell’ambito dell’organizzazione di eventi podistici nazionali e internazionali come Milano Marathon, Abu Dhabi Marathon, Ras al Khaimah Half Marathon, DeeJay Ten, oltre ad essere stato per quattro anni Direttore Sportivo della Wings for Life World Run. Sono Presidente dell’Associazione Sportiva Corro Ergo Sum Runners e Tecnico Istruttore Fidal - Misure: altezza 177cm, peso 66kg, scarpe US10,5/EU44,5/28,5cm. Velocità riferimento su 10K: 3'40" al km.

Post Correlati

Perché la pista di atletica è lunga 400 metri? La storia dell’anello in tartan

14 Settembre 2025

Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025

13 Settembre 2025

Tokyo 2025, prima medaglia: Antonella Palmisano, argento mondiale nella marcia

13 Settembre 2025
Seguici su
  • Facebook
  • Instagram
  • YouTube
  • Soundcloud
  • Pinterest
  • LinkedIn
  • Telegram

Non perderti

Perché la pista di atletica è lunga 400 metri? La storia dell’anello in tartan

Redazione14 Settembre 2025 News

I 400 metri della pista di atletica sono il risultato di secoli di evoluzione sportiva e tecnica. Dalle antiche corse greche su rettilinei, si è passati a piste ovali con misure variabili, fino alla standardizzazione nel 1912 da parte della IAAF, oggi World Athletics.

Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025

13 Settembre 2025

Tokyo 2025, prima medaglia: Antonella Palmisano, argento mondiale nella marcia

13 Settembre 2025

Correre tra le piste di decollo: il nuovo fenomeno delle gare podistiche negli aeroporti

13 Settembre 2025
Facebook Instagram YouTube LinkedIn Telegram
  • Home
  • I nostri autori
  • Redazione
  • PROTOCOLLI TEST SCARPE
  • Contattaci
  • Privacy e cookie policy
  • Pubblicità
  • Impostazioni cookie
© 1997 – 2025 – Hardware Upgrade S.r.l. P.iva: 02560740124
The Running Club è testata giornalistica registrata al tribunale di Varese, n. 6 del 05/07/2023. Iscrizione ROC n. 13366 – Ulteriori informazioni.
Per eventuali segnalazioni, inviare una mail all’indirizzo info@therunningclub.it

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.