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Device e abbigliamento

Tutti i trucchi per correre (anche) con il freddo

Dario MarchiniBy Dario Marchini28 Dicembre 2023
Correre in inverno quando fa freddo
iStock Photo

Alzi la mano chi nelle ultime settimane non ha (quasi) ceduto alla tentazione di rinunciare alla corsa quotidiana, demotivato dalle giornate uggiose e più fredde dell’autunno ormai arrivato con l’inverno (certo, se abiti al sud Italia, video e articolo potrebbero servirti un po’ più in là). A volte il cielo grigio e nuvoloso e qualche goccia di pioggia bastano per scoraggiare l’animo di molti runner, soprattutto i neofiti, anche se poi sappiamo bene che una volta fatto il primo passo, tutto passa e ci sentiamo le persone più fortunate e felici sulla Terra.

Correre con il freddo: la motivazione

Il primo obiettivo, quindi, per riuscire a correre anche quando fa più freddo è quello di non perdere la motivazione. Per farlo è sufficiente utilizzare qualche piccolo trucco. Il primo potrebbe essere cambiare l’orario degli allenamenti: invece che al mattino presto o la sera tardi, quando il buio e il freddo si fanno più pressanti, optare (per chi può) per orari con più luce e temperature più miti, come ad esempio la pausa pranzo.

Se il cambio orario non è possibile, allora il modo migliore per non trovare scuse è quello di costringersi, preparando tutto il necessario per correre per quando arriverà il momento di farlo: la sera per la mattina quando suona la sveglia e, viceversa, la mattina per la sera quando si rientrerà a casa dal lavoro.

Un altro modo per non desistere dall’uscita quotidiana è quella di correre con qualcun altro: darsi appuntamento, farà in modo che le scuse non possano reggere per l’”obbligo” di esserci e non dare buca al proprio compagno (o compagni).

Ma il modo migliore per rimanere sempre motivati resta sempre quello dell’obiettivo finale: avere un traguardo, anche ambizioso, da tagliare nel breve o nel lungo termine, aiuterà a non arrendersi alle prime difficoltà. Se proprio si vuole essere sicuri di ricordarlo, scriverlo in grande e appenderlo alla bacheca della cucina o dietro la porta di casa, servirà a ricordare che per raggiungere un grande risultato è necessario, sempre, cedere a qualche piccolo sacrificio.

Correre con il freddo: l’allenamento

Quando le temperature scendono è importante adeguare il proprio allenamento al clima. Qualche grado in meno costringerà il fisico ad adattarsi più lentamente al freddo, per questo il riscaldamento avrà un’importanza ancora maggiore rispetto alla primavera o all’estate: oltre ad aggiungere qualche minuto in più alla preparazione del vero e proprio allenamento, potrebbe essere un’idea quella di iniziare a scaldarsi quando ancora ci si trova in casa al caldo con qualche leggero esercizio di mobilità.

Per chi è solito allenarsi sulla pista di atletica (o se si ha la possibilità di depositare il proprio abbigliamento in qualche posto sicuro e controllato) la parte del riscaldamento può anche essere effettuata con abbigliamento lungo e pesante (e alleggerirsi in seguito), fino a quando tutti i muscoli saranno andati a temperatura e saranno pronti per l’esercizio.

Caldo e freddo non fanno cambiare poi le dinamiche di allenamento. Se quando fa più caldo è necessario fare attenzione a non rimanere disidratati, al contrario, quando fa freddo, l’attenzione deve essere portata a mantenere il corpo in temperatura: coprirsi in modo adeguato quando si svolgono le corse più lente e cercare di non rimanere troppo tempo fermi durante i recuperi nei lavori di qualità. Prestare attenzione alle proprie sensazioni è di fondamentale importanza, per capire quando i muscoli si stanno raffreddando troppo ed è il momento di aumentare il ritmo. Il rischio più grosso al quale si va incontro è l’infortunio.

Foto Pixabay

Correre con il freddo: l’abbigliamento

Se ci avete fatto caso (e se non lo avete fatto provate a prestare attenzione le prossime volte) in questo periodo è facile incontrare runner vestiti in modi diametralmente opposti: da chi esce in maglietta e pantaloncini come fosse piena estate, a chi si copre con cappellini, giacca, guanti e abbigliamento pesante da testa a piedi. È vero che la percezione di caldo e freddo sono estremamente personali, ma a tutto c’è un limite.

[Un piccolo aneddoto: qualche anno fa quando partecipavo alle tapasciate domenicali, spesso mi capitava di incontrare un runner, già di una certa età, che in qualsiasi stagione, che fosse pieno agosto o gennaio inoltrato sulla neve, correva sempre a petto nudo, senza battere ciglio: nero e abbronzato sotto il sole estivo, rosso e paonazzo come gli zigomi di un russo durante l’inverno. Sicuramente era un po’ stravagante ed esibizionista, ma che fa capire quanto la percezione della temperatura (ma anche la volontà) sia una cosa decisamente soggettiva].

L’errore da non fare in questo caso è di estremizzare eccessivamente l’abbigliamento: non uscire a correre vestendosi in modo troppo leggero, per non rischiare sia di ammalarsi che di infortunarsi inutilmente; non coprirsi con indumenti troppo pesanti che impediscano poi di allenarsi in modo adeguato. La scelta corretta sta nel mezzo (chiaramente declinata in base alla propria sensibilità), cercando di utilizzare eventualmente un abbigliamento “a cipolla”.

Il consiglio è quello di controllare la temperatura esterna e coprirsi per correre come se fuori ci fosse 4 o 5 gradi in più: il fresco patito nei primi cinque minuti di allenamento sarà velocemente recuperato non appena ci si sarà scaldati adeguatamente.

Gli ultimi modelli di abbigliamento sportivo, poi, permettono soluzioni in grado di cambiare in corsa durante l’allenamento, come giacche che si trasformano in zainetti da legare alle spalle (un po’ come i vecchi k-way di una volta che diventavano marsupi) o pantaloni che hanno tasche o elastici studiati appositamente per inserire maglie o giubbini che non si vogliono più indossare.

Ricordatevi, inoltre, che le gambe sono la zona del copro che soffre meno il freddo in assoluto: lasciarle scoperte vi aiuterà a correre meglio e anche a rinfrescare un po’ il corpo quando lo sforzo diventerà maggiore. Diverso invece il discorso per le estremità, testa, piedi e mani: in questo caso la percezione del freddo e ancora più personale. Se sapete di soffrire particolarmente in queste zone le temperature più basse, ricordatevi di coprirle adeguatamente con cappellini, bandane, guanti e calze più pesanti.

Un ultimo consiglio per la gara: pensate al ritmo a cui dovrete correre e a quanto tempo impiegherete per tagliare il traguardo. Su questo dovrà basarsi la vostra scelta di abbigliamento. Correre una dieci chilometri a tutta o correre una maratona non è la stessa cosa. Nel primo caso, anche per temperature intorno ai 10°C una canotta potrebbe essere sufficiente, mentre per i quarantadue chilometri, una doppia maglia, di cui una termica, sarà il compromesso migliore. E per le braccia considerate l’utilizzo di manicotti, utili se le temperature sono più fredde, ma facili da arrotolare in caso di clima più caldo.

iStock Photo

Correre con il freddo: le scarpe

Un dilemma che attanaglia molti runner è quali scarpe utilizzare quanto il clima si fa più rigido. Non solo per la temperatura più fredda, ma anche per la stabilità sui terreni resi più bagnati e scivolosi dal clima umido e per le probabilità più alte di incontrare la pioggia durante le uscite quotidiane.

Nonostante tutti i brand prevedano uscite di nuovi modelli dedicati per l’autunno-inverno e per la primavera-estate, nella maggior parte dei casi la differenza tra una calzatura e l’altra è spesso puramente estetica e non funzionale, tranne che per l’utilizzo a volte del Gore-Tex per la tomaia e qualche inserto antipioggia nell’intersuola. Ma se optate per l’utilizzo di scarpe “classiche”, l’attenzione più grande, in questo caso, potrebbe essere data alla scelta di modelli più nuovi, con un battistrada meno consumato per avere un grip migliore. Nel caso si soffrisse di freddo ai piedi la soluzione più rapida è quella di utilizzare un paio di calze più spesse (ma attenti all’ingombro interno alla scarpa) e più calde.

Anche quando le temperature si fanno più rigide (ma non stiamo parlando di trail in alta montagna in mezzo alla neve), la traspirabilità della scarpa è una proprietà da non mettere in secondo piano, sia per il benessere del piede, sia per il corretto utilizzo della calzatura durante la corsa.

Se anche voi avete trucchi o suggerimenti o domande riguardo la corsa quanto le temperature si fanno più basse, scrivetele nei commenti sotto il video di YouTube o sui canali social. Buone (fredde) corse a tutti!

Allenamento consigli freddo inverno trucchi
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Dario Marchini
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“Designer per vocazione. Giornalista per scelta. Runner per passione”. Così amo riassumere la mia carriera professionale. Laureato in Design al Politecnico di Milano, ho iniziato a raccontare la mia passione per la corsa nel 2008 con il blog Corro Ergo Sum. Giornalista dal 2015, per undici anni ho lavorato nella redazione di Runner’s World Italia. Ho anche collaborato con diverse realtà nell’ambito dell’organizzazione di eventi podistici nazionali e internazionali come Milano Marathon, Abu Dhabi Marathon, Ras al Khaimah Half Marathon, DeeJay Ten, oltre ad essere stato per quattro anni Direttore Sportivo della Wings for Life World Run. Sono Presidente dell’Associazione Sportiva Corro Ergo Sum Runners e Tecnico Istruttore Fidal - Misure: altezza 177cm, peso 66kg, scarpe US10,5/EU44,5/28,5cm. Velocità riferimento su 10K: 3'40" al km.

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