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Sempre più runner sono concordi con l’idea che la corsa sia per il 90% forza mentale e solo per il 10% fisica. Teoria spesso sostenuta da chi ama le distanze più lunghe, ma che in realtà ha valore anche per gli sforzi più brevi e intensi, come gare veloci o allenamenti molto intensi. Non conta essere runner alle prime armi o atleti evoluti: allenare la mente, saperla padroneggiare, giocare con i pensieri e automotivarsi è importante quanto dedicarsi a sedute di ripetute o lunghissimi in preparazione delle gare più impegnative. Scopri come fare…

L’allenamento in zona 2, quindi, prevede uno sforzo moderato e costante, in cui il battito cardiaco si mantiene tra il 60% e il 70% della frequenza cardiaca massima.
La particolarità di questo tipo di corsa è che è sufficientemente leggera da consentire di sostenere una conversazione senza difficoltà, ma al tempo stesso abbastanza impegnativa da stimolare l’apparato cardiovascolare e migliorare l’efficienza del sistema aerobico. In pratica, la zona 2 dovrebbe rappresentare la base per ogni tipo di corsa lunga ed è ritenuta fondamentale per prepararsi a gare che spaziano dai 5 chilometri fino alla maratona (e oltre).

Sempre più runner si affidano a un nutrizionista per migliorare salute e performance. Una visita nutrizionale analizza abitudini alimentari, esami del sangue e composizione corporea, offrendo un piano personalizzato. Il nutrizionista lavora in sinergia con allenatori e altri specialisti per ottimizzare l’alimentazione in ogni fase della preparazione sportiva. L’obiettivo non è solo perdere peso, ma migliorare l’efficienza metabolica, prevenire carenze e affrontare gare con strategie nutrizionali testate. Un supporto fondamentale per chi vuole correre meglio, più a lungo e in salute.

Anche per preparare una ultra distanza è importante non abbandonare del tutto gli allenamenti di qualità. Correre tanti chilometri è fondamentale, ma non è la sola metodologia da inserire in una programmazione accurata. Gli allenamenti di qualità non solo incideranno positivamente sulla propria condizione aerobica, ma risulteranno utili per velocizzare ulteriormente il ritmo al quale correre le distanze più lunghe, sia in allenamento che in gara.

Lo sviluppo altimetrico del percorso della 100 Km del Passatore rende questa ultramaratona una gara molto particolare e richiede un lavoro specifico in fase di preparazione. Non solo una serie di lunghi e lunghissimi per avvicinarsi il più possibile alla distanza finale, ma anche sedute programmate per allenare tutti gli stimoli fisici e mentali che dovranno essere messi in gioco il giorno della gara.