L’Europeo di corsa campestre a Lagoa, in Portogallo, ha regalato all’Italia una giornata da incorniciare: due ori pesantissimi, uno firmato dalla numero uno indiscussa del mezzofondo europeo, Nadia Battocletti, nella gara femminile e l’altro dalla staffetta mista, che conferma il titolo conquistato nel 2024. Un doppio trionfo che consolida il dominio azzurro nel panorama continentale.
Nadia Battocletti, la Regina del cross
Nadia Battocletti ha regalato all’Italia un nuovo capitolo indimenticabile dell’atletica europea. Sul bellissimo e altrettanto inusuale tracciato impegnativo di Lagoa, in Portogallo, la campionessa trentina ha dimostrato ancora una volta di essere la regina del cross. Il percorso, tecnico e insidioso, era caratterizzato da curve continue, saliscendi impegnativi e lunghi tratti di sterrato che hanno messo a dura prova la resistenza e la capacità di gestione delle atlete. Nadia Battocletti ha imposto il suo ritmo con la consueta eleganza e determinazione, trasformando una gara difficile in una dimostrazione di superiorità.
Fin dalle prime battute, Nadia ha scelto di controllare la corsa, mantenendo la calma e studiando le mosse delle avversarie. Nei primi giri ha lasciato che il gruppo rimanesse compatto, evitando di sprecare energie preziose. Poi, nel penultimo giro, è arrivato il suo momento: un’accelerazione secca, già vista in tante altre situazioni, che ha spezzato il ritmo delle rivali. La britannica Megan Keith e la turca Yasemin Can hanno provato a resistere, ma nulla hanno potuto contro la progressione della trentina. Nadia Battocletti ha tagliato il traguardo dei 7,470 chilometri in 24’52”, con un margine netto: 15 secondi sulla Keith e 21 sulla Can. Un distacco che racconta meglio di qualsiasi parola la sua superiorità.
Questa vittoria è la seconda consecutiva tra le senior e la sesta complessiva agli Europei di cross: due ori da junior, due da under 23 e ora due da assoluta. Nessuna atleta italiana aveva mai raggiunto un simile traguardo. Battocletti entra così di diritto nell’élite del mezzofondo europeo, consolidando una carriera che sembra non avere limiti.
Il trionfo di Lagoa è la ciliegina su una stagione straordinaria. Nel corso del 2025, Nadia ha collezionato risultati di altissimo livello: l’argento sui 10.000 metri e il bronzo sui 5.000 ai Mondiali di Tokyo, il titolo europeo sui 5 km su strada e ora il bis nel cross. Un percorso che testimonia la sua versatilità e la capacità di eccellere in contesti diversi, dalla pista alla strada, fino alla corsa campestre.
“Sono tanto, tanto, tanto fiera di me – ha dichiarato Nadia al termine della gara, raccontando la tensione della vigilia e la gioia di condividere il successo con la famiglia -. Non è sempre tutto facile, ma l’atletica resta il mio posto sicuro”, ha aggiunto. Ultimo appuntamento dell’anno a Bolzano per la BOclassic.

Staffetta mista Sabbatini, Parolini, Zenoni, Arese: il trionfo del gruppo
Se Nadia Battocletti è stata la protagonista assoluta della gara individuale, la staffetta mista ha messo il sigillo su una giornata indimenticabile per tutto il gruppo azzurro. Il quartetto composto da Gaia Sabbatini, Sebastiano Parolini, Marta Zenoni e Pietro Arese ha dominato la prova sui 4×1500 metri, fermando il cronometro in 17’12”. Un tempo che ha permesso agli azzurri di precedere il Portogallo, padrone di casa, fermo a 17’16”, e la Gran Bretagna, terza in 17’17”. Una vittoria netta, costruita con intelligenza tattica e grande spirito di squadra.
La staffetta è stata un vero capolavoro di strategia e cuore. Gaia Sabbatini, incaricata di aprire la prova, ha gestito la prima frazione con lucidità, mantenendo il gruppo compatto e evitando rischi inutili. Poi è toccato a Sebastiano Parolini, protagonista di una rimonta spettacolare: con un cambio di ritmo deciso, ha portato l’Italia in testa, accendendo l’entusiasmo del pubblico e dei compagni. Marta Zenoni ha consolidato il vantaggio nella terza frazione, correndo con sicurezza e determinazione, mentre il compito più difficile è toccato a Pietro Arese, chiamato a difendere il primato contro il ritorno del fuoriclasse portoghese Isaac Nader, campione mondiale dei 1500 metri. Arese non ha tremato: ha resistito agli attacchi e ha tagliato il traguardo con le braccia al cielo, sancendo il trionfo azzurro, la conferma di una supremazia costruita nel tempo. Per l’Italia è il terzo oro nelle ultime quattro edizioni degli Europei di cross, dopo i successi di Piemonte 2022 e Antalya 2024. Un risultato che certifica la solidità di un gruppo capace di rinnovarsi e di trovare sempre nuove energie.
Gaia Sabbatini ha parlato di “un grande lavoro di squadra”, mentre Pietro Arese ha sottolineato la forza del gruppo: “Abbiamo dimostrato che insieme possiamo battere chiunque”. Parolini, la sorpresa della giornata, ha raccontato la sua frazione come “la più emozionante della carriera”.
La gara maschile: il favorito Jimmy Gressier secondo
Non solo Italia sul podio degli Europei di cross. A Lagoa, la gara maschile ha incoronato lo spagnolo Thierry Ndikumwenayo, autore di una prova di forza impressionante. Lo spagnolo ha preceduto il francese Jimmy Gressier, sempre competitivo nelle prove di fondo, e lo svizzero Dominic Lobalu, che ha confermato il suo talento con una prestazione di alto livello. Una sfida intensa, che ha visto i tre protagonisti battagliare fino agli ultimi metri su un percorso tecnico e selettivo.
Nelle categorie giovanili, il dominio è stato britannico tra le Under 20 femminili, grazie alla vittoria di Innes Fitzgerald, mentre tra gli uomini U20 il successo è andato al Belgio, con una prova convincente che conferma la crescita del movimento belga nel mezzofondo.
Il bilancio finale
Nonostante i due ori conquistati da Nadia Battocletti e dalla staffetta mista, l’Italia chiude gli Europei di cross di Lagoa al quinto posto nel medagliere, dominato dalla Spagna con un bottino di 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi. Un risultato che conferma la forza complessiva della squadra iberica, capace di imporsi in più categorie e di portare a casa il primato.
Nella classifica a punti gli azzurri si piazzano al sesto posto con 17 punti, mentre il comando spetta alla Francia, prima con 44 punti. Un dato che evidenzia come, al di là delle medaglie, la competizione sia stata caratterizzata da un livello altissimo e da una grande varietà di protagonisti.

