Close Menu
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti
  • Alimentazione
  • Gare
    • 5-10km su strada
    • Mezza maratona
    • Maratona e Ultra
    • Pista
    • Trail running
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
I più popolari

Ferro e corsa: biochimica, assorbimento e impatto sulla performance sportiva. Guida completa per il runner

15 Settembre 2025

Iliass Aouani, bronzo mondiale: l’Italia torna sul podio della maratona a Tokyo 2025

15 Settembre 2025

Marcell Jacobs, l’amarezza di Tokyo: “Non so se continuo”

14 Settembre 2025
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok YouTube RSS
Trending
  • Ferro e corsa: biochimica, assorbimento e impatto sulla performance sportiva. Guida completa per il runner
  • Iliass Aouani, bronzo mondiale: l’Italia torna sul podio della maratona a Tokyo 2025
  • Marcell Jacobs, l’amarezza di Tokyo: “Non so se continuo”
  • Peres Jepchirchir regina della maratona mondiale: trionfo in volata a Tokyo 2025
  • Edoardo Scotti, record italiano nei 400 metri: l’Italia vola a Tokyo 2025
  • Perché la pista di atletica è lunga 400 metri? La storia dell’anello in tartan
  • Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025
  • Tokyo 2025, prima medaglia: Antonella Palmisano, argento mondiale nella marcia
Facebook Instagram YouTube RSS LinkedIn Telegram
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti

    Lady 3:30: scelta delle scarpe, strategie e preparazione per affrontare la prima maratona

    10 Settembre 2025

    Lady 3:30, il viaggio di Francesca verso la prima maratona

    27 Agosto 2025

    Overtraining: cos’è, come riconoscerlo e come recuperare senza smettere di correre

    19 Agosto 2025

    Correre piano per andare più forte: perché e come fare

    13 Agosto 2025

    Project 2 – La sfida di Antonio: “Sto imparando a correre, ma la corsa deve restare un divertimento”

    11 Agosto 2025
  • Alimentazione
  • Gare
    1. 5-10km su strada
    2. Mezza maratona
    3. Maratona e Ultra
    4. Pista
    5. Trail running
    6. View All

    Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025

    13 Settembre 2025

    Il Giro di Castelbuono, una corsa che ti entra nel cuore: il video racconto di Andrea Soffientini

    4 Agosto 2025

    Yeman Crippa nella storia: trionfo italiano al 99° Giro di Castelbuono

    26 Luglio 2025

    Torna il Giro Podistico di Castelbuono, la corsa su strada più antica d’Europa

    19 Luglio 2025

    Project 2: la sfida di Antonio verso la prima mezza maratona sotto le 2 ore

    10 Luglio 2025

    La Mezza maratona d’Italia e la nuova super scarpa di Brooks: un weekend di corsa

    2 Aprile 2025

    Gideon Rop e Ludwina Chepnegetich vincono la 50° RomaOstia

    2 Marzo 2025

    Jacob Kiplimo, è lui il numero uno! Doppio record del mondo alla mezza maratona di Barcellona

    16 Febbraio 2025

    Iliass Aouani, bronzo mondiale: l’Italia torna sul podio della maratona a Tokyo 2025

    15 Settembre 2025

    Peres Jepchirchir regina della maratona mondiale: trionfo in volata a Tokyo 2025

    14 Settembre 2025

    Lady 3:30: scelta delle scarpe, strategie e preparazione per affrontare la prima maratona

    10 Settembre 2025

    Intervista esclusiva a Sibusiso Kubheka, vincitore di Chasing 100 e primo uomo a correre 100 km in meno di 6 ore

    9 Settembre 2025

    3000 siepi, una disciplina dell’atletica nata tra cavalli e campanili

    16 Agosto 2025

    Ancora Federico Riva: nuovo record italiano sul miglio a Berlino

    27 Luglio 2025

    Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri

    20 Luglio 2025

    Finalmente Marta Zenoni! Record italiano nel miglio a Londra

    19 Luglio 2025

    Tor des Géants: il sogno dei giganti torna a infiammare la Valle d’Aosta. Tutto quello che devi sapere…

    9 Settembre 2025

    The North Face Vectiv Pro 3: affidabile a lungo. La nostra recensione…

    7 Settembre 2025

    UTMB al britannico Tom Evans che realizza il nuovo record del percorso. Ruth Croft è la prima donna a vincere OCC, CCC e UTMB

    30 Agosto 2025

    “States of Elevation”, la nuova sfida di Kilian Jornet tra le vette degli Stati Uniti

    30 Agosto 2025

    Iliass Aouani, bronzo mondiale: l’Italia torna sul podio della maratona a Tokyo 2025

    15 Settembre 2025

    Peres Jepchirchir regina della maratona mondiale: trionfo in volata a Tokyo 2025

    14 Settembre 2025

    Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025

    13 Settembre 2025

    Correre tra le piste di decollo: il nuovo fenomeno delle gare podistiche negli aeroporti

    13 Settembre 2025
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
The Running ClubThe Running Club
Home » Adidas Adizero Adios Pro 4: la regina per le gare?
Scarpe

Adidas Adizero Adios Pro 4: la regina per le gare?

Paolo CorsiniBy Paolo Corsini22 Gennaio 2025
La nuova Adidas Adizero Adios Pro 4
La nuova Adidas Adizero Adios Pro 4
Riassumi con ChatGPT

Nel mondo delle calzature Adidas per le corse su strada, la gamma Adizero contraddistingue i modelli votati alle competizioni e alle corse più spinte. Si tratta delle scarpe sulla carta più veloci, dotate delle innovazioni più recenti come design e materiali utilizzati.

Le scarpe della serie Adios Pro, in particolare, sono modelli che sin dalla prima versione Adidas ha posizionato come soluzioni per le gare su strada, partendo dalle 5K fino alle distanze più lunghe, maratona inclusa. Nelle ultime edizioni Adidas ha sviluppato un design che è andato progressivamente affinandosi senza stravolgimenti particolari, abbinando una struttura interna con EnergyRods (piccole aste che seguono lo sviluppo delle dita dei piedi) in fibra di carbonio ad una intersuola in mescola Lightstrike Pro.

Nei primi giorni di gennaio 2025, dopo un pre lancio avvenuto in concomitanza con la maratona di Berlino dello scorso mese di settembre, è finalmente arrivata anche la versione 4 di Adios Pro. Ritroviamo la familiare struttura con EnergyRods e l’intersuola in Lighstrike Pro, che si spinge a sfiorare i 40 millimetri massimi di altezza nel tallone così da poter essere utilizzata legalmente nelle competizioni.
Rispetto al modello 3, Adizero Adios Pro 4 è stata completamente rivista in ogni suo elemento per un risultato finale che è molto diverso, ma conferma quello che si poteva immaginare: una scarpa ancora più veloce e più aggressiva.

Battistrada: 8

Per Adios Pro 4 Adidas ha optato per un battistrada con suola LightTraxion, differente rispetto a quello di Adios Pro 3. E’ presente la tradizionale gomma Continental per la quale Adidas opta per le proprie calzature di fascia più alta, qui caratterizzata da una copertura quasi completa del battistrada con un profilo a tasselli di dimensione variabile. In Adios Pro 3, lo ricordiamo, la superficie era completamente liscia richiamando quella degli pneumatici slick delle automobili da corsa.

Il grip è ottimo, soprattutto spingendo forte, mentre qualche dubbio lascia questo battistrada in termini di durata prevista perché lo strato di gomma è molto sottile. D’altro canto, la gomma del battistrada di Adios Pro 3 era altrettanto sottile e minimalista, ma ho potuto correrci per 450km senza che si rovinasse al punto da diventare inutilizzabile.
Questa resta in ogni caso una scarpa da gara, da utilizzare al massimo delle (sue) capacità per 200-300 chilometri in gara e, successivamente, da riposizionare nella propria rotazione come modello dedicato agli allenamenti più intensi.

La nuova Adidas Adizero Adios Pro 4

Intersuola: 9

Come segnalato, la struttura portante di questa Adios Pro 4 vede l’abbinamento tra l’intersuola in Lightstrike Pro e gli EnergyRods 2.0 in carbonio integrati all’interno della mescola e visibili nella parte inferiore della scarpa grazie ad una piccola apertura. Quella che sulla carta è la stessa struttura di Adios Pro 3 qui è completamente stravolta: la mescola, innanzitutto, è estremamente più morbida e reattiva di quella adottata in Adios Pro 3 pur a dispetto dello stesso nome commerciale.

Adidas ha utilizzato una formulazione differente, che fornisce ancora più morbidezza nell’impatto a terra con un netto (e superiore) ritorno di energia. Gli EnergyRods non sono rigidi, quantomeno a percezione, come una piastra in fibra di carbonio ma ben assecondano il movimento del piede: non si ha quella iniziale sensazione di “mattonella di legno con cuscino” che a volte si ha calzando scarpe racing in carbonio. Tutto è molto più bilanciato, oltre ad essere estremamente morbido.

L’intersuola è così morbida e soffice che, appena calzate le scarpe e fatto qualche passo, si ha una percezione di notevole instabilità nel tallone, che tende a muoversi lateralmente non appena si appoggia camminando. Ma, come per magia, iniziando a correre, tutto svanisce: la geometria della scarpa entra in gioco, portando naturalmente a un appoggio di mesopiede e avampiede grazie al profilo rocker anteriore ancora più pronunciato rispetto a quello di Adios Pro 3; e anche forzando l’appoggio di tallone, la schiuma si comprime al meglio stabilizzando il piede.

La nuova Adidas Adizero Adios Pro 4

Le quote sono quelle legali per le gare: 39mm nel tallone e 33mm in avampiede, per un drop complessivo di 6mm. Per via delle sue caratteristiche tecniche l’intersuola si sente tutta in termini di protezione e confort: questo stupisce pensando che ai piedi si sta calzando una scarpa racing estremamente spinta nella costruzione e nelle scelte di design.

Tomaia: 8

Cambia anche la tomaia che ora adotta una struttura Lightlock sintetica estremamente sottile, dotata di alcuni inserti interni che la rinforzano nei punti critici.

E’ ancora più morbida e traspirante rispetto a quella di Adios Pro 3, quello che ci si attende da una struttura pensata per le gare: funzionale, leggerissima e pratica nella calzata.

Upper: 7,5

Partiamo dalla linguetta che è sottile, con una imbottitura minima all’altezza dei lacci e soprattutto fissata internamente alla tomaia: bel passo in avanti rispetto a quella di Adios Pro 3 che non lo era e tendeva a muoversi troppo.

La conchiglia del tallone di fatto non esiste: c’è solo la tomaia come struttura di sostegno, impreziosita da una leggera imbottitura di colore rosso e da una piccola linguettina per aiutare nella calzata della scarpa.

I lacci continuano a non essere convincenti: sono molto simili a quelli di Adios Pro 3 e in generale di fattura molto semplice. Serrano bene la scarpa ma ho sempre optato per un doppio o triplo nodo per scrupolo e così facendo non si sono mai slacciati. Dal punto di vista costruttivo ritengo siano la parte meno riuscita di questa scarpa, ma chi volesse li può facilmente sostituire con altri di sua preferenza.

La nuova Adidas Adizero Adios Pro 4

Peso: 8,5

Adios Pro 4 vanta, secondo i dati forniti da Adidas, un peso inferiore di 15 grammi rispetto ad Adios Pro 3: quest’ultima non era di certo la più leggera tra le scarpe racing con piastra in carbonio, quindi questa riduzione è benvenuta. Il feeling, una volta calzate, è di estrema leggerezza: di fatto è come non averle ai piedi.

Le mie misure hanno evidenziato un quadro ancora migliore: dai 220 grammi di Adios Pro 3 sono sceso a 195 grammi di Adios Pro 4, utilizzando per entrambe una taglia US 8,5 (42EU).
Con Adios Pro 4 ho scelto un mezzo numero in più rispetto al mio abituale US8 in quanto anche con Adios Pro 3 avevo optato per un 8,5. Suggerirei, viste le caratteristiche delle scarpe, di valutare un mezzo numero in più rispetto al proprio standard soprattutto se si vogliono correre lunghe distanze in gara.

Comfort: 8

Parlare di comfort in una scarpa votata alle gare spinte può sembrare un controsenso, ma pensandoci bene non è così soprattutto se ci approcciamo alle distanze più lunghe. Adizero Adios Pro 4, per essere una calzatura racer, è una scarpa decisamente confortevole e merito di tutto questo è da trovare nella intersuola in Lightstrike Pro che è morbidissima.

La costruzione superiore della scarpa è improntata alla massima efficienza in gara e in questo si presenta come la maggior parte delle scarpe racing con piastra in carbonio: meno struttura possibile, per contenere il peso, e massima funzionalità. Tutto questo però senza perdere in comodità complessiva, anche sulle percorrenze più lunghe.

La nuova Adidas Adizero Adios Pro 4

Reattività: 8,5

Il mix tra intersuola in Lightstrike Pro, con una formulazione ancora più morbida di quella adotatta in Adios Pro 3, e gli Energy Rods 2.0 che per loro struttura e costruzione vantano una maggiore flessibilità rispetto ad una piastra in carbonio tradizionale, portano ad un risultato finale che è di estrema reattività.

Mi ero trovato molto bene utilizzando in passato Adios Pro 3 in quanto avevo trovato un bilanciamento ideale tra l’intersuola non iper morbida e la risposta degli EnergyRods, soprattutto all’aumentare della distanza. Le modifiche introdotte nella versione 4 di questa scarpa ne hanno aumentato la reattività, rendendola se possibile ancora più veloce (e divertente) rispetto al modello 3. Resta una scarpa, al pari del modello 3, che invoglia a spingere e correre di avampiede ma che se lanciata ad un ritmo stabile, come avviene in maratona, accompagna al meglio cercando di far minimizzare l’impegno muscolare e aiutando così a mantenere alta la media per il maggior numero di chilometri.

Durata massima stimata: 6,5

Trattandosi di una scarpa pensata per le gare, la durata stimata non può essere quella di una daily trainer classica. Tendiamo a pensare che una scarpa di questo tipo possa offrire il meglio sino ad una percorrenza in gara di 250-300km, per poi triovare spazio nella nostra rotazione come scarpa per gli allenamenti in pista o su strada.

Non ci sono al momento feedback di durata su questa nuova formulazione della mescola Lightstrike Pro, pertanto non sappiamo se e quanto andrà a decadere con il passare dei chilometri. Non vedo sulla carta problemi particolari fino ai canonici 300 chilometri, mentre oltre questa distanza sarà da vedere.

La struttura superiore è quella tipica delle scarpe racing: all’apparenza così minimalista da parere fragile, in realtà è pensata per durare nel tempo e non dare alcun problema.

La nuova Adidas Adizero Adios Pro 4

Da verificare anche l’usura del battistrada, dato lo strato di gomma molto sottile. La precedente esperienza con Adios Pro 3, dalla struttura simile, lascia però immaginare che questo componente non andrà a creare problemi particolari di durata nel tempo.

Rapporto qualità/prezzo: 8

Adidas ha scelto di mantenere invariato il prezzo di Adios Pro 4 rispetto al modello 3: parliamo di 250 euro, un costo elevato, ma che si posiziona nel segmento di costo più basso tra le scarpe racing con piastra in carbonio (guarda le migliori offerte nella nostra sezione scarpe). E’ una scelta da rimarcare, anche perché Adios Pro 3 negli oltre due anni e mezzo di vita commerciale non ha subito svalutazioni o variazioni massicce di prezzo proprio in virtù della politica commerciale dell’azienda.

250 euro sono tanti in assoluto? Si e no: è una cifra molto impegnativa con la quale si acquista una delle fuoriserie tra le scarpe da gara con piastra in carbonio, per giunta risparmiando qualcosa rispetto al listino delle dirette concorrenti.

Voto finale: 8

Una volta ricevuta e presa tra le mani, mi attendevo per Adizero Adios Pro 4 caratteristiche tecniche che andassero a replicare quelle del modello Adios Pro 3 che a lungo ho calzato ai piedi negli ultimi anni. Ho però da subito scoperto una scarpa che prende in eredità tutto quello che di valido era presente nel precedente modello, introducendo alcune novità per certi versi sorprendenti.

Il punto di forza di questa scarpa è ovviamente l’intersuola Lightstrike Pro, ma in una formulazione estremamente più morbida e reattiva. La sensazione è quella del mashmellow, che si comprime fornendo una sensazione di morbidezza e assorbimento estrema ma che al contempo restituisce energia proiettandoci in avanti.

Adidas Adizero Adios Pro 4

Adidas Adizero Adios Pro 4

Scarpa per le gare

A questo contribuisce la geometria della scarpa, con un profilo rocker all’anteriore ancora più pronunciato di quanto non fosse quello di Adios Pro 3 e che aiuta a correre di avampiede in modo naturale. Attenzione però: Adios Pro 4 non è una scarpa solo per avampiedisti perché ben asseconda anche chi corre di mesopiede e ha un appoggio più centrato. fattore che si rivela essere fondamentale per fornire quel giusto bilanciamento tra confort e velocità nelle distanze più lunghe, combinazione che del resto è quella che rende la corsa ancora più divertente e piacevole.

E’ una scarpa progettata al 100% per le gare, che si può indossare anche per i lunghi più qualificati e per tutti i lavori di qualità anche se consiglio di servirsene in questo modo solo dopo averla sfruttata per un’adeguata distanza in gara. Un po’ come l’abito da sera, va preferenzialmente utilizzata solo quando l’occasione lo richiede, così da avere quel qualcosa in più che forse con un utilizzo quotidiano si andrebbe a perdere.

Una scarpa che mi ha sorpreso sin dalla prima uscita di corsa e che prosegue nella direzione tracciata, negli ultimi due anni e mezzo, da Adios Pro 3 riuscendo a offrire molto di più.
Vista l’estrema morbidezza dell’intersuola non la consiglio a podisti dal peso superiore a 75kg e soprattutto non è indicata a chi avesse una iperpronazione, anche se lieve. Per tutti gli altri si candida a diventare una delle migliori scarpe da gara in carbonio di questo 2025.

Adidas Adios Pro 4 Adizero Adios Pro 4 LightStrike Lightstrike Pro recensione
Share. Facebook Twitter WhatsApp Email
Previous ArticleMilano Marathon 2025, sempre più internazionale. Confermato il percorso con partenza e arrivo in Duomo
Next Article Un cast stellare per la maratona di Londra 2025: da Tola al debuttante Kiplimo, Yeman Crippa e le donne più forti di sempre
Paolo Corsini
  • Website
  • Facebook
  • X (Twitter)
  • Instagram
  • LinkedIn

Ho scoperto la corsa relativamente tardi ma da subito è diventata perno della mia vita. Corro perché mi piace, perché allenarsi per una gara dando il meglio di se stessi è avvincente ma soprattutto perché è uno spazio di libertà che ogni giorno coltivo. Papà di Gabriele e Giorgia, appassionato di tecnologia, amante dei viaggi, frequent flyer per necessità, EV enthusiast. Direttore di Hardware Upgrade e di The Running Club. Gara preferita: la distanza regina, la Maratona. Rigorosamente da scrivere in maiuscolo: è una signora molto irascibile con chi non le porta il dovuto rispetto - Misure: altezza 170cm, peso 62kg, scarpe US8/EU41EU/26cm. Velocità riferimento su 10K: 4'00" al km.

Post Correlati

Chasing 100, il film: un documentario racconta la 100 km più veloce di sempre

12 Settembre 2025

Nike Structure 26: stabilità evoluta per runner iperpronatori. La recensione dopo 150 chilometri di corse

12 Settembre 2025

Asics MX TYPE-A e TYPE-B: due nuovi prototipi di super scarpe approvati da World Athletics

11 Settembre 2025
Seguici su
  • Facebook
  • Instagram
  • YouTube
  • Soundcloud
  • Pinterest
  • LinkedIn
  • Telegram

Non perderti

Ferro e corsa: biochimica, assorbimento e impatto sulla performance sportiva. Guida completa per il runner

Massimo Rapetti15 Settembre 2025 Alimentazione

Il ferro è un micronutriente essenziale per la salute e la performance del runner. Coinvolto nel trasporto dell’ossigeno e nella produzione di energia, il ferro è spesso carente negli sportivi, soprattutto nei maratoneti e nelle donne.

Iliass Aouani, bronzo mondiale: l’Italia torna sul podio della maratona a Tokyo 2025

15 Settembre 2025

Marcell Jacobs, l’amarezza di Tokyo: “Non so se continuo”

14 Settembre 2025

Peres Jepchirchir regina della maratona mondiale: trionfo in volata a Tokyo 2025

14 Settembre 2025
Facebook Instagram YouTube LinkedIn Telegram
  • Home
  • I nostri autori
  • Redazione
  • PROTOCOLLI TEST SCARPE
  • Contattaci
  • Privacy e cookie policy
  • Pubblicità
  • Impostazioni cookie
© 1997 – 2025 – Hardware Upgrade S.r.l. P.iva: 02560740124
The Running Club è testata giornalistica registrata al tribunale di Varese, n. 6 del 05/07/2023. Iscrizione ROC n. 13366 – Ulteriori informazioni.
Per eventuali segnalazioni, inviare una mail all’indirizzo info@therunningclub.it

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.