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Home » Brooks Ghost 17: più morbida, sempre affidabile. La recensione dopo 150 km di corsa
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Brooks Ghost 17: più morbida, sempre affidabile. La recensione dopo 150 km di corsa

Brooks Ghost 17 si evolve senza stravolgere: intersuola più morbida, battistrada resistente e comfort migliorato. Una daily trainer solida, ideale per runner neutri che cercano affidabilità e continuità negli allenamenti di tutti i giorni.
Paolo CorsiniBy Paolo Corsini28 Luglio 2025
La nuova Brooks Ghost 17
La nuova Brooks Ghost 17
Riassumi con ChatGPT

Parlare della Brooks Ghost significa confrontarsi con moltissimi runner su quella che è stata, per molti, la prima scarpa da corsa indossata. È anche l’occasione per analizzare un modello che, edizione dopo edizione, viene spesso riacquistato. La Ghost è infatti una scarpa che, a ogni nuova versione, mantiene una calzata familiare e una risposta prevedibile, non tanto per mancanza di innovazione, quanto per la volontà di offrire un’esperienza di corsa affidabile e ben conosciuta.

Questo approccio, così fedele alla tradizione, viene talvolta criticato, soprattutto in un periodo in cui l’evoluzione nel design delle scarpe e nei materiali delle intersuole ha portato sul mercato soluzioni molto diverse tra loro. Tuttavia, per molti runner, correre con continuità e con una sensazione familiare ai piedi è un valore ricercato e rassicurante.

Ciò non significa che Brooks abbia lasciato invariata la linea Ghost nel tempo, e la nuova versione 17 lo dimostra chiaramente. L’intersuola utilizza una mescola arricchita con azoto, capace di offrire una risposta diversa rispetto al passato, anche grazie a modifiche nella geometria. Il risultato è una sensazione familiare, ma con un tocco di modernità.

Brooks Ghost 17 si conferma quindi come una classica scarpa da allenamento quotidiano, con quote importanti ma non da maxi shoes. Per chi cerca modelli più ammortizzati, Brooks propone alternative come la Ghost Max o la Glycerin Max. Pensata per runner fino a 80 kg, offre una risposta tradizionale ma efficace su tutti i ritmi della corsa lenta.

L’ho testata per i consueti 150 km, privilegiando uscite lente e rigeneranti, che rappresentano lo scenario d’uso ideale per una scarpa di questo tipo.

Battistrada: 8

Come nelle versioni precedenti, il battistrada della Brooks Ghost 17 si conferma particolarmente resistente, grazie a una copertura quasi totale in gomma dura. Gli intagli orizzontali garantiscono una buona flessibilità, facilitando la rullata, mentre la gomma arancione nella zona posteriore, più rigida rispetto al resto, protegge efficacemente un’area soggetta a forte usura.

Il grip si dimostra eccellente in ogni condizione, sia su asfalto bagnato che su brecciolino, come quello che si incontra lungo molte piste ciclabili. Nessun dubbio sulla durata: la struttura è solida e lascia prevedere una lunga vita utile anche su distanze importanti.

La nuova Brooks Ghost 17

Intersuola: 7

Con la Ghost 17, Brooks ha apportato modifiche significative all’intersuola: la mescola è sempre in DNA Loft v3, una EVA classica ma arricchita con nitro-infusione, che ne migliora ammortizzazione e reattività. Le nuove quote prevedono un aumento di 1 mm sul tallone e 3 mm sull’avampiede: ora sono 37 mm al posteriore e 27 mm in avampiede, con un drop ridotto da 12 a 10 mm.

Il risultato è un maggiore supporto nella parte anteriore, grazie alla combinazione tra drop più basso e spessore aumentato. La mescola resta piuttosto rigida, offrendo un feeling familiare ma con una falcata più pronta.

Tomaia: 6,5

La tomaia in Air Mesh è a doppio strato e ricorda molto quella della Ghost 16. Numerose aperture favoriscono la traspirazione, mentre rinforzi mirati su puntale e tallone migliorano la struttura. Il logo Brooks, presente su entrambi i lati, aggiunge rigidità e contribuisce a una calzata più stabile.

La vestibilità è regolare: l’avampiede offre spazio sufficiente senza risultare eccessivo, motivo per cui si consiglia di scegliere il proprio numero abituale per una calzata ottimale.

La nuova Brooks Ghost 17

Upper: 6

La parte superiore della Brooks Ghost 17 resta simile a quella della versione precedente: la linguetta è morbida e confortevole, non cucita internamente ma tenuta in posizione da un passante per i lacci. Questi ultimi sono rettangolari ed elasticizzati, facilitando una regolazione precisa della tensione.

Il guscio posteriore è leggermente più morbido rispetto alla Ghost 16, pur mantenendo una buona rigidità. Anche la parte finale della tomaia è stata rivista per aderire meglio al tendine, offrendo maggiore comfort.

Peso: 6

L’aumento dello spessore dell’intersuola ha comportato un leggero incremento di peso: nel mio numero US 8 (41 EU), la Ghost 17 pesa 263 grammi, contro i 251 grammi della Ghost 16. Tuttavia, grazie alla nuova geometria e alla mescola più morbida, la sensazione in corsa è comunque quella di una daily trainer leggera e ben bilanciata.

La nuova Brooks Ghost 17

Comfort: 6,5

Brooks Ghost 17 è una daily trainer classica, con una buona quantità di intersuola che permette di percepire chiaramente il terreno. È proprio questa caratteristica a essere apprezzata da chi sceglie regolarmente la serie Ghost, preferendola a modelli più ammortizzati come la Mizuno Neo Zen o la Glycerin Max di casa Brooks.

L’impatto al suolo è moderatamente rigido, ma meno secco rispetto alla Ghost 16: si percepisce chiaramente la maggiore quantità di mescola sotto il piede e una morbidezza leggermente superiore della DNA Loft v3.

Protezione: 7

Le dimensioni contenute dell’intersuola rendono la Ghost 17 una scarpa naturalmente stabile, pur essendo pensata per runner con appoggio neutro. L’ampia base dell’avampiede e la rigidità del tallone aiutano a mantenere una corsa centrata e sicura.

In caso di lieve iperpronazione, la Ghost 17 si comporta bene, offrendo supporto anche quando la fatica porta a un appoggio meno preciso. Non è però indicata per iperpronatori, per i quali Brooks propone modelli come Adrenaline GTS o Glycerin GTS.

La nuova Brooks Ghost 17

Durata massima stimata: 8

La durata del battistrada non è in discussione: come già visto nelle versioni precedenti, anche la Ghost 17 adotta una struttura robusta, pensata per affrontare lunghe distanze. Lo stesso vale per la tomaia, semplice ma resistente. Una percorrenza di 700-800 km è assolutamente realistica, anche per runner fino a 80 kg di peso.

Rapporto qualità/prezzo: 6

Brooks ha mantenuto invariato il prezzo della Ghost 17, che resta a 150 euro, come per la versione precedente (guarda qui le migliori offerte). Si tratta di un prezzo in linea con quello delle altre daily trainer della stessa categoria, e va riconosciuto a Brooks il merito di non aver aumentato il listino nonostante le modifiche apportate.

Voto finale: 6,8

Brooks Ghost 17 conserva tutte le caratteristiche che gli appassionati della serie conoscono bene: una scarpa “prevedibile”, affidabile e subito pronta all’uso. Le novità introdotte, soprattutto nell’intersuola, portano maggiore spessore, un drop ridotto a 10 mm e una mescola leggermente più morbida e reattiva rispetto alla Ghost 16.

Brooks Ghost 17

Brooks Ghost 17

Scarpa per corse di tutti i giorni

Il risultato è una scarpa che non sorprende per innovazione, ma che punta tutto sulla continuità e sulla sicurezza dell’esperienza d’uso. È proprio questo che cercano molti runner: una scarpa familiare, da indossare senza sorprese.

Le modifiche introdotte da Brooks seguono la direzione già tracciata con la serie Glycerin, in particolare con la Glycerin Max: un’evoluzione graduale verso intersuole più moderne e morbide, senza però snaturare l’identità della Ghost. Un equilibrio ben riuscito, che tiene conto delle esigenze del pubblico di riferimento.

In sintesi, la Ghost 17 si conferma una scarpa solida, ideale per gli allenamenti quotidiani, capace di offrire una corsa stabile e sicura. Perfetta per runner neutri fino a 80 kg, che affrontano uscite lente con ritmi dai 4’30” al chilometro fino ai 6’ al chilometro e oltre.

brooks DNA Loft ghost ghost 17
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Paolo Corsini
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Ho scoperto la corsa relativamente tardi ma da subito è diventata perno della mia vita. Corro perché mi piace, perché allenarsi per una gara dando il meglio di se stessi è avvincente ma soprattutto perché è uno spazio di libertà che ogni giorno coltivo. Papà di Gabriele e Giorgia, appassionato di tecnologia, amante dei viaggi, frequent flyer per necessità, EV enthusiast. Direttore di Hardware Upgrade e di The Running Club. Gara preferita: la distanza regina, la Maratona. Rigorosamente da scrivere in maiuscolo: è una signora molto irascibile con chi non le porta il dovuto rispetto - Misure: altezza 170cm, peso 62kg, scarpe US8/EU41EU/26cm. Velocità riferimento su 10K: 4'00" al km.

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