Il 26 giugno 2025, allo stadio Charléty di Parigi, Faith Kipyegon proverà a scrivere una pagina storica dell’atletica leggera. In quella data, infatti, tenterà un’impresa che fino a pochi anni fa per una donna sembrava semplicemente impossibile: correre un miglio in meno di 4 minuti. L’evento, Breaking4, organizzato da Nike, rappresenta un momento epocale, non solo per l’atleta keniana, ma per l’intero mondo dello sport.
Un obiettivo che sfida i limiti umani
Il miglio, pari a 1.609,34 metri, è una distanza iconica nell’atletica. Per decenni, il muro dei 4 minuti è stato considerato invalicabile anche per gli uomini, fino a quando, il 6 maggio 1954, Roger Bannister riuscì nell’impresa, diventando il primo uomo a correre la distanza in 3’59″4. Da allora, il record maschile è stato progressivamente abbassato fino all’attuale primato di 3’43″13, stabilito dal marocchino Hicham El Guerrouj nel 1999.
Per le donne, però, il muro dei 4 minuti è rimasto intatto. Il record mondiale femminile sul miglio è attualmente detenuto proprio da Faith Kipyegon, che il 21 luglio 2023, durante la tappa della Diamond League a Monaco, ha fermato il cronometro su 4’07″64. Un tempo straordinario, ma ancora distante di 7,64 secondi dal traguardo simbolico dei 4 minuti.

Chi è Faith Kipyegon?
Faith Kipyegon non è un’atleta qualunque. Nata in Kenya, ha conquistato tre medaglie d’oro olimpiche nei 1500 metri, l’ultima delle quali ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. È anche detentrice del record mondiale sui 1500 metri e ha dimostrato una costanza e una determinazione fuori dal comune nel corso della sua carriera.
Il tentativo di Breaking4 non è solo una sfida contro il cronometro, ma anche un modo per consolidare ulteriormente la sua eredità sportiva. Faith ha scelto di affrontare questa prova nonostante la sua già straordinaria carriera, spinta dal desiderio di superare i limiti e ispirare le generazioni future.
Breaking4: un evento unico di Nike, pensato per fare la storia
Breaking4 non sarà una gara ufficiale, ma un evento organizzato ad hoc, proprio come accadde nel 2017 con Breaking2, il progetto che vide Eliud Kipchoge provare a correre a Monza la maratona in meno di due ore (poi riuscitoci al secondo tentativo a Vienna nel 2019). Anche in quel caso, Nike fu protagonista, mettendo a disposizione dell’atleta keniano un team multidisciplinare e tecnologie mai viste prima.
Allo stesso modo, per Breaking4, Nike ha costruito un ecosistema attorno a Faith Kipyegon. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su YouTube, Instagram, TikTok, Douyin e Prime Video, permettendo a milioni di persone in tutto il mondo di assistere a questo momento storico. Inoltre, è prevista la produzione di una docuserie in collaborazione con Box To Box Films, disponibile su Prime Video dal 20 giugno, che racconterà la preparazione e il dietro le quinte di questa impresa.

La preparazione: tecnologia, scienza e squadra
Per riuscire a correre un miglio in meno di 4 minuti, Faith Kipyegon dovrà percorrere ogni giro da 400 metri in meno di 60 secondi. Questo significa mantenere un ritmo medio di circa 15 secondi ogni 100 metri, un’impresa che richiede una combinazione perfetta tra resistenza, velocità, tecnica e strategia.
Nike ha messo a disposizione un team di esperti che supporta Faith in ogni aspetto della preparazione: dall’allenamento fisico alla nutrizione, dalla psicologia sportiva all’ottimizzazione dell’aerodinamica. Anche le calzature avranno un ruolo fondamentale: sebbene non siano stati ancora rivelati dettagli ufficiali, è probabile che Nike presenti un nuovo prototipo di scarpa pensato appositamente per massimizzare l’efficienza biomeccanica e ridurre il dispendio energetico.
Durante la sfida, Faith Kipyegon sarà accompagnata da un gruppo di pacer, che avranno il compito di guidarla nei primi tre giri, aiutandola a distribuire al meglio le energie e a non perdere il ritmo. La stessa tattica è stata già utilizzata con successo da Nike nei tentativi di record in maratona di Kipchoge.
Un confronto con la storia
Per comprendere la portata dell’impresa, basta pensare che ci sono voluti 34 anni per abbassare di 8 secondi il record di Paula Ivan del 1989, che fu il primo riferimento cronometrico ufficiale per il miglio femminile. Faith Kipyegon, invece, punta a migliorare il suo tempo di oltre 7 secondi in un solo tentativo. Un salto che, se riuscito, riscriverà completamente la storia dell’atletica femminile.