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Timp 5 BOA, un’Altra scarpa da trail

Davide BonatoBy Davide Bonato25 Aprile 2025

Dopo l’aggiornamento della scarpa tuttofare della casa americana Altra lanciata in primavera 2024, e della variante Gore-Tex in autunno, la famiglia Timp 5 si arricchisce del suo terzo componente caratterizzato da un nuovo sistema di allacciatura ovvero la Timp 5 BOA.

Quella di oggi vuole essere una comparazione e descrizione della tomaia di questa calzatura, in quanto tutti gli aspetti relativi a intersuola e battistrada rimangono inalterati rispetto alla variante standard già recensita in precedenza a questo indirizzo e che vi invito a consultare.

Tomaia: 7,5

Come immagino possiate già aver intuito la Timp 5 BOA si differenzia dal modello base Timp 5 unicamente per l’upper modificato. In questo caso troviamo una soluzione in mesh accoppiato ad una linguetta in knit completamente integrata con sistema di allacciatura BOA.

Anche se esteticamente mostrano qualche differenza il puntale e la conchiglia tallonare rimangono funzionalmente uguali a quelle presenti nella variante standard; la zona del tallone è ben imbottita e caratterizzata da una parte superiore decisamente flessibile mentre la parte inferiore è molto strutturata sempre accoppiato con il classico sistema di bloccaggio in velcro per le ghette.

Troviamo i rinforzi applicati sulla tomaia in materiale plastico disposti in maniera molto simile eccetto per la zona tallonare che ora è coperta da una fascia più alta e per la zona mediale, in corrispondenza dell’arco plantare, che ha una copertura molto più alta. In termini di traspirabilità rimane relativamente bassa ma leggermente migliorativa rispetto alla variante standard grazie alla linguetta in knit.  Per ulteriori informazioni potete fare riferimento alla recensione già pubblicata della Timp 5.

Ultimo appunto questa volta relativo al sizing: la mia impressione è che la variante BOA vesta leggermente più lunga, questa è una piccola differenza che ho potuto notare avendo entrambe le scarpe e calzandole una dopo l’altra. A questa tomaia ho scelto di dare un voto di 7,5 rispetto al 6 dato alla variante standard, per via delle modifiche introdotte.

Upper: 7,5

Troviamo in questa variante tre fasce che partono dalla parte interna e avvolgono il piede tirate dal sistema di allacciatura BOA. In questo caso troviamo un singolo BOA nella sua variante base ovvero solo con la possibilità di regolazione graduale quando si stringe la scarpa, mentre per allargarla di deve sbloccare completamente il BOA.

Da notare che la fascia centrale oltre ad essere di un materiale diverso, più morbido, è indipendente dalle altre due che invece sono ricavate dallo stesso pezzo di materiale, permettendo una regolazione più adattabile alla forma del nostro piede.

In termini di bloccaggio devo dire che il sistema funziona bene. Al primo utilizzo ho avuto l’impressione che il bloccaggio non fosse ottimale: questa sensazione era dovuta al fatto che avendo un singolo BOA la scarpa tende a stringersi di più nella zona più vicina al BOA stesso. La conseguenza diretta è la sensazione di avere la prima fettuccia, quella più vicina al collo del piede, molto stretta mentre quella più lontana troppo lasca.

Esiste un rimedio parziale a questo problema ed è quello di stringere manualmente la fettuccia più distante prima di stringere con il BOA: questo permette di distribuire più uniformemente la pressione su tutto il piede. Come ho accennato già la performance di bloccaggio è comunque ottima. La presenza di tre fettucce piuttosto larghe permette di avere un bloccaggio distribuito su un’ampia area del piede risultando sia molto sicuro che molto comodo nonostante non ci siano grandi imbottiture sulla linguetta.

La scarpa rimane molto stabile e solidale al piede permettendo di correre in sicurezza anche in sentieri tecnici o sconnessi. Per essere il più completo possibile devo riferire che le fettucce fermandosi leggermente prima di dove un normale sistema a lacci si fermerebbe nella parte della punta del piede non permettono di stringere molto in quella zona. Questo, in tutta sincerità, non mi ha causato problemi di bloccaggio ma solo la sensazione di avere una scarpa un pò larga in quella zona, ed essendo io uno di quelli a cui piace stringere molto forte le scarpe è una cosa che fatico a non sentire durante la corsa. Per quanto riguarda l’upper la differenza in performance rispetto alla variante standard è molto ridotta ma mi sentirei comunque di attribuire mezzo punto in più.

Comfort: 7

Comparando quindi questa variante a quella standard troviamo assolutamente più comfort, sia eliminando il problema di pressione sul collo del piede che avevo riscontrato, che in generale grazie alla distribuzione della pressione dell’allacciatura.

Un’altra cosa degna di nota, sempre relativa alla mia tendenza a stringere molto le scarpe, è che la tomaia tende a fare diverse pieghe nei punti dove sono presenti i passanti per il cavo del BOA. Queste pieghe non mi hanno causato problemi di comfort ma mi sembra giusto segnalare. Anche qui quindi il mio voto per il comfort è decisamente più alto di quello dato alla variante standard passando da un 5 ad un 7.

Peso: 6

Ovviamente tutte queste differenze e migliorie hanno un costo sia monetario, ovvero 20€ in più rispetto a Timp 5, ma anche in termini di peso, che aumenta di 9 grammi per la taglia di riferimento, per un totale di 286gr. Nel mio numero 11.5US ho misurato 22 grammi di differenza per un totale di 327gr.

Prezzo: 6.5

Arrivati a questo punto la domanda finale è: quale variante consiglio? Essendo le differenze relativamente piccole e solo a livello di tomaia non posso che effettuare questa considerazione includendo il prezzo “corrente” delle due scarpe. La Timp 5 ha un prezzo di listino di 160€, decisamente fuori mercato nel 2025: la si può trovare facilmente intorno ai 90€ che devo essere sincero la rende un ottimo acquisto.

La Timp 5 BOA ha un prezzo di listino di 180€ che trovo anche in questo caso alto per le caratteristiche del comparto suola, ma si può già trovare intorno ai 160€. Fatte queste considerazioni direi che la scelta è molto facile, risparmiando intorno ai 70€ farei tranquillamente a meno del BOA. Ritengo in ogni caso la variante BOA marginalmente migliore della variante standard, oltre ad avere colorazioni e design molto più interessanti, e considerandola solamente una scarpa da allenamento e per la quale il peso non è un fattore determinante.

Quindi la domanda la domanda giusta è: quando in più sarei disposto a pagare per il BOA e tomaia aggiornata? Anche qui non è facile dare una risposta sicura ma penso che intorno ai 25€ in più rispetto a quanto potrei spendere per la variante standard sarebbe un aumento accettabile.

Altra timp 5
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Davide Bonato
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Studente di Ingegneria gestionale ed ex nuotatore, ho iniziato a correre solo dopo aver appeso gli occhialini (e costume) al chiodo per mantenermi in forma. Ho scoperto il mondo del trail running guardando un documentario su Courtney Dauwalter e me ne sono innamorato. Amo la natura, la fatica dell'allenamento e anche la fotografia d'autore. Mi diverto a correre e ad allenarmi per scoprire fino a dove posso arrivare e sogno, un giorno, di poter partecipare a gare storiche sui sentieri come Zegama e Sierre-Zinal.

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