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Home » Nuova mescola in ReactX per Nike Pegasus 41, ma stesso feeling
Scarpe

Nuova mescola in ReactX per Nike Pegasus 41, ma stesso feeling

Paolo CorsiniBy Paolo Corsini12 Luglio 2024
nike pegasus 41 recensione
La nuova Nike Pegasus 41
Riassumi con ChatGPT

Parlando di Nike Pegasus non possiamo trascurare la sua storia. Questa 41esima edizione la rende di fatto il modello più longevo nella storia delle scarpe da corsa. Non è un caso, infatti, che proprio le Pegasus siano per molti podisti le prime scarpe da running indossate. Scarpe capaci di abbinare un nome forte a caratteristiche tecniche interessanti e un prezzo sempre relativamente accessibile a tutti.

E’ abbastanza evidente quanto questa stirpe di scarpe sia molto importante per Nike (per fare un confronto, lo stesso vale, ad esempio, per le Ghost di Brooks). Si tratta di modelli conosciuti ed apprezzati, forse non incredibilmente innovativi, ma che nella loro essenza rappresentano la tradizione e offrono quello che il podista medio ricerca in un paio di scarpe da corsa.

In questa nuova versione 41, come abbiamo spiegato nel nostro iniziale First Look, Pegasus ha introdotto diverse novità che ne cambiano il comportamento senza stravolgerne, però, la natura. Nike Pegasus 41 è una daily trainer pensata per podisti neutri, che offre una classica sensazione di quello che accade sotto i piedi per via di una intersuola con tanto materiale, ma comunque non iper morbida.

Con Nike Pegasus 41 ho corso i nostri canonici 150 chilometri , utilizzandole nelle mie uscite di tutti i giorni di corsa lenta oltre che per qualche allenamento con variazioni e progressivi. E’ stato proprio nelle uscite a ritmi un po’ più sostenuti che ho apprezzato maggiormente queste scarpe, delle classiche daily trainer con una distinta sensazione del contatto a terra e capaci di rispondere al meglio quando si aumenta un po’ il ritmo.

Battistrada: 7

Ricetta vincente non si cambia: in Pegasus 41 ritroviamo quindi il battistrada con design waffle della versione 40, solo leggermente modificato nella parte esterna per mantenere lo stesso pattern. L’area interna del mesopiede, invece, ha l’intersuola esposta, una zona che tipicamente non viene a contatto con l’asfalto e che quindi non necessita della protezione di una gomma più dura.

Sempre presente la svasatura centrale, che divide il battistrada tra parte esterna e interna rendendo la struttura meno flessibile, stesso design adottato anche in Pegasus 40. Il battistrada si conferma essere molto resistente, con un’usura molto contenuta dopo 150km, evidente solo nei miei tipici punti di sfregamento con l’asfalto.

La nuova Nike Pegasus 41

Intersuola: 7

In Pegasus 41 troviamo un’intersuola in ReactX, che sostituisce la mescola in React adottata per le precedenti versioni. Un cambiamento che non ha portato a significative differenze in termini di risposta durante la corsa. ReactX è una mescola che possiamo definire “tradizionale” nella risposta, pensata per sostenere nelle corse di tutti i giorni, ma non dotata di quella particolare reattività che si ricerca in un modello maggiormente votato alle prestazioni più veloci.

Pegasus 41, del resto, è una classica daily trainer che ha il suo principale punto di forza nel suo essere bilanciata e in grado di ben accompagnare nelle uscite di tutti i giorni. Sbagliato quindi chiedere a questa intersuola quello per cui non è pensata: in casa Nike, per avere qualcosa di più reattivo, meglio indirizzarsi verso modelli dotati di intersuola ZoomX.

In Pegasus 41, Nike ha incrementato lo spessore di 4 millimetri: 37mm nel tallone e 27mm nell’avampiede, con inserti Air Zoom anteriori e posteriori, per una maggiore morbidezza e reattività. Non cambia però il drop, che rimane di 10mm.

La nuova Nike Pegasus 41

Tomaia: 7,5

Morbida, robusta e ben areata: possiamo sintetizzare in questo modo la tomaia di Pegasus 41.
Lo spazio in avampiede è abbastanza ampio, a differenza di quanto avviene con le scarpe racing di Nike (Alphafly e Vaporfly) più fascianti proprio per farle sentire maggiormente un tutt’uno con il piede. In questo specifico caso non ho avuto l’esigenza di optare per un mezzo numero in più rispetto al mio standard.

Nel puntale sono presenti alcune zone rinforzate che, abbinate alla costruzione complessiva, mi fanno pensare che non vi saranno problemi di durata nel tempo e di possibili cedimenti della tomaia con il passare dei chilometri.

Una piccola nota di… colore: tutti quelli che mi hanno incontrato con queste scarpe in tenuta non da corsa, forse anche grazie alla loro cromaticità, le hanno descritte come delle sneakers decisamente belle e piacevoli. Non posso che essere d’accordo…

Upper: 7

La linguetta di Pegasus 41 è stata leggermente modificata rispetto alla versione 40 nella parte superiore, ma dal punto di vista funzionale non cambia molto: è fissata nella parte mediale sui due lati della tomaia, in modo da non spostarsi una volta posizionata e garantisce un buon comfort e altrettanta traspirabilità.

I lacci sono classici, di forma rettangolare, leggermente elasticizzati: nessun problema per trovare la giusta tensione in allacciatura e poterli fissare al meglio. La zona del tallone è caratterizzata da una conchiglia non particolarmente rigida, con un discreto quantitativo di materiale a protezione: più flessibile di altri modelli, ma senza trasformarsi in un problema.

Peso: 7

Uno degli elementi che meno aveva convinto in Pegasus 40 era stato l’aumento di peso rispetto alla versione precedente. In Pegasus 41 il peso, di fatto, è rimasto invariato: 266 grammi nella mia taglia US8 (41EU), valore allineato a quello dei modelli di questa categoria. La sensazione durante la corsa è quella di calzare una scarpa leggera e filante, che non fa assolutamente avvertire il proprio peso.

Nike Pegasus 41

Nike Pegasus 41

Scarpa per corse di tutti i giorni

Comfort: 6,5

Il feedback che Pegasus 41 forniscono sin dalla prima calzata è quello della tipica scarpa con intersuola “secca”, che lascia sentire chiaramente quello che avviene sotto i piedi. La maggiore quantità di materiale presente e la tipologia di mescola, la rendono più confortevole dei modelli che l’hanno preceduta, ma non quanto le calzature maxi che adottano soluzioni più morbide e sofisticate.

Il design strutturale è comunque pensato per garantire una comodità abbastanza alta senza vincolare eccessivamente il piede nei suoi movimenti, ma allo stesso tempo senza lasciarlo libero di muoversi troppo liberamente.

Protezione: 7

Le Pegasus 41 sono un modello adatto ai podisti neutri. La misura dell’ampiezza della pianta, invariata rispetto alla versione precedente, garantisce una buona stabilità nonostante il leggero aumento dello spessore dell’intersuola.

La conchiglia del tallone non è particolarmente rigida e permette al piede di lavorare senza essere ancorato al posteriore, ma garantendo comunque un’adeguata stabilità. Una scarpa non adatta a chi necessita di una supporto alla pronazione, ma che può andare bene per chi, invece, soffre solo di un lieve difetto che si manifesta dopo una lunga permanenza sulle gambe.

Durata massima stimata: 7

Al pari di quanto avevo indicato nella mia recensione di Nike Pegasus 40, anche Pegasus 41 è una scarpa che non dovrebbe presentare sorprese in termini di durata. La mescola ReactX non è iper reattiva e morbida e, proprio per questo, rappresenta un punto di forza in termini di resistenza. Anche il battistrada è ben strutturato e la tomaia decisamente solida.

Facile prevedere, anche in questo caso, una durata di almeno 600/700km per un podista di peso non superiore ai 75kg, senza che il comportamento complessivo della scarpa tenda a cambiare in modo significativo.

Rapporto qualità/prezzo: 7

Nel passaggio da Pegasus 39 a Pegasus 40, Nike aveva incrementato il prezzo ufficiale di dieci euro, arrivando alla soglia di 129,99 euro, a fronte di modifiche decisamente marginali. Con Pegasus 41 la politica commerciale è rimasta invariata: un ulteriore aumento che ha portato il prezzo di listino a 139,99 euro.

In un periodo di aumenti, nel quale abbiamo visto le maxi shoes per le corse di tutti i giorni stabilizzarsi sulla soglia dei 200 euro e le super shoes dotate di piastre in carbonio e super mescole tra i 250 e i 300 euro, Pegasus 41 resta comunque una delle daily trainer a costo più controllato.

Tenendo conto delle modifiche introdotte in questa nuova versione e la durata massima stimata, ritengo che il prezzo di listino sia complessivamente equilibrato, tenendo conto che già è possibile trovarle a meno di 100 euro anche sul sito ufficiale di Nike.

Voto finale: 7

Il voto finale di questa scarpa è 7, frutto non di una media tra valori estremi, ma con un giudizio allineato tra tutte le diverse specifiche e comparti. Nike Pegasus 41 spicca per la sua estrema democraticità, non presentando né punti di forza estremi, né criticità evidenti.

La nuova Nike Pegasus 41

La ricetta di Nike, del resto, è stata bel collaudata in quarant’anni di esperienza. Pegasus 41 è una scarpa adatta a chi si avvicina alla corsa per la prima volta e quindi necessita di una daily trainer con la quale poter fare un po’ di tutto, dalle corse più lente ai lavori di qualità a ritmi più sostenuti. Una flessibilità che le riesce complessivamente bene: nei miei test l’ho molto apprezzata nei ritmi di corsa lenta e quando ho voluto aumentarli fino a quelli del medio e del fartlek, ricevendo una buona risposta e una sensazione di corsa leggera e facile.

A differenza di quel che si potrebbe pensare non è, però, aumentando ancora il ritmo che Pegasus 41 si perde, ma nelle corse ancora più lente, come i rigeneranti, dove risulta rimanere troppo secca, meno comoda e meno piacevole.

Nike Pegasus 41

Nike Pegasus 41

Scarpa per corse di tutti i giorni

A chi le consiglio? Sono ottime come prima scarpa per chi inizia a correre o per chi semplicemente vuole una calzatura tuttofare. Per il podista più maturo ed esperto si adattano come daily trainer per le uscite un po’ più allegre, dove la corsa lenta si trasforma in qualcosa di leggermente più veloce, come un’uscita a sensazione o un progressivo.

Nike Pegasus 41 offre il meglio di sé con podisti fino ai 75/80kg. Possono essere utilizzate anche da runner un po’ più pesanti, considerando le nuove caratteristiche dell’intersuola consapevoli, però, che durata e protezione diminuiranno contestualmente.

Se Pegasus 40 era stata solo una rivisitazione della versione 39, in Pegasus 41 Nike ha introdotto significativi cambiamenti che hanno migliorato la scarpa, aprendone leggermente lo spettro di utilizzo, ma senza snaturarla. Chi ha apprezzato Pegasus, soprattutto nelle ultime versioni, non potrà che trovarsi ancora meglio con questa nuova 41ma edizione.

Nike Pegasus ReactX
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Paolo Corsini
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Ho scoperto la corsa relativamente tardi ma da subito è diventata perno della mia vita. Corro perché mi piace, perché allenarsi per una gara dando il meglio di se stessi è avvincente ma soprattutto perché è uno spazio di libertà che ogni giorno coltivo. Papà di Gabriele e Giorgia, appassionato di tecnologia, amante dei viaggi, frequent flyer per necessità, EV enthusiast. Direttore di Hardware Upgrade e di The Running Club. Gara preferita: la distanza regina, la Maratona. Rigorosamente da scrivere in maiuscolo: è una signora molto irascibile con chi non le porta il dovuto rispetto - Misure: altezza 170cm, peso 62kg, scarpe US8/EU41EU/26cm. Velocità riferimento su 10K: 4'00" al km.

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