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Home » Brooks Ghost Max: la maxi recensione a 8 piedi
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Brooks Ghost Max: la maxi recensione a 8 piedi

Andrea SoffientiniBy Andrea Soffientini23 Novembre 2023
Brooks Ghost Max
Brooks Ghost Max
Riassumi con ChatGPT

La Ghost Max è un’assoluta novità di casa Brooks. Un modello “maxi” (come dice il nome stesso) sviluppata partendo da un’evoluzione del modello più classico. Nell’intersuola di Ghost Max, infatti, troviamo la stessa mescola DNA Loft v2 già presente nella versione tradizionale, ma con un’altezza maggiorata di 39mm nel tallone e di 33mm nell’avampiede. Il risultato è un drop di soli 6mm, rispetto ai 12mm della Ghost 15, che permette una corsa più naturale e di avampiede; ma, soprattutto, i 4mm in più nella zona del tallone e i 10mm nella parte anteriore del piede garantiscono una maggiore protezione al runner. Brooks Ghost Max, infatti, è un modello pensato per atleti over 75 kg, adatto soprattutto alle corse più lente e per runner con appoggio neutro. Nel complesso una calzatura molto stabile, consigliabile anche per atleti pronatori.

Battistrada: 6,5

Il battistrada è presente su tutta la lunghezza della scarpa, tranne una piccola parte nella fascia longitudinale posteriore. Una gomma dura e resistente, abbastanza classica, non troppo intagliata, che tende a perdere un po’ di aderenza su pista bagnata (e chiaramente anche sulla neve, dove abbiamo potuto provarla).
Dopo 150km ha iniziato già a smangiarsi nei punti di maggior appoggio, anche se credo che il consumo si assesterà nel tempo. Nel complesso, avrei preferito un battistrada con gomma più morbida e un po’ più intagliata, anche a scapito di una durabilità minore.

Intersuola: 7

L’intersuola, come spiegato inizialmente, è stata notevolmente alzata, aggiungendo circa 1 cm di mescola formata dal DNA Loft v2, prodotta come miscela di gomma ed EVA, come quella che troviamo nella Ghost più tradizionale. In realtà, al tatto e misurata con il durometro risulta un po’ più morbida rispetto alla schiuma classica, risultato probabilmente dovuto all’utilizzo della maggiore quantità di mescola. Non è invece presente il DNA Loft v3, la schiuma sottoposta a nitroinfusione che troviamo nella Glycerin 20. Il risultato finale è, comunque, quello di avere una scarpa molto ammortizzata e stabile, anche grazie all’ampiezza laterale dell’impronta.

Brooks Ghost Max

Tomaia: 7,5

La tomaia ha una struttura molto classica, semplice, ma funzionale nell’utilizzo di tutti i giorni. Anche in salita e discesa non ha provocato nessun problema di abrasione. La vestibilità è spaziosa e molto regolare e fascia in maniera importante il piede, motivo per il quale consiglio di acquistare il vostro classico numero US.

Upper: 8

La zona del tallone presenta una conchiglia esterna molto dura che dona stabilità al piede senza essere invasiva. La linguetta, come tradizione delle scarpe da corsa meno performanti, è imbottita e protegge molto bene il collo del piede. I lacci, tondi e soffici, diversi da quelli delle Ghost 15 Green Silence (che ci avevano creato qualche problema), permettono un’allacciatura salda e comoda (in questo caso durante tutti i 150km di test, non si sono mai slacciati). Da notare i rinforzi distribuiti su ogni occhiello, che rinforzano ancora di più la struttura rendendola più durevole, riducendo il rischio di strappi e permettendo una allacciatura ancora più salda.

Brooks Ghost Max

Peso: 7

302 grammi nella misura US9,5. Rispetto alle Ghost classiche la differenza è di soli 5 grammi in più, nonostante i 10mm in più di materiale dell’intersuola: un risparmio di peso notevole, dovuto forse a un’evoluzione della stessa mescola DNA Loft v2.). Un peso comunque abbastanza importante rapportato ad altri modelli della stessa categoria.

Comfort: 7

Appena indossata la scarpa risulta accogliente. La tomaia che avvolge il piede e la stabilità generale della scarpa regalano una sensazione generale di stabilità e sicurezza. Durante la corsa il drop ridotto aiuta ad avere una corsa più naturale, non obbligando ad atterrare forzatamente con il tallone (come avviene invece utilizzando il modello più classico). La mescola DNA Loft v2, però, risulta un po’ troppo dura per gli atleti più leggeri durante le corse prolungata (dopo l’ora diventa quasi stancante). Discorso diverso per gli atleti over 75 kg, che invece possono godere appieno delle qualità ammortizzanti della scarpa. Modello che mi sento di consigliare anche a chi ama camminare molto, sia come attività fisica quotidiana, sia per turismo.

Brooks Ghost Max

Protezione: 7,5

Sicuramente non è una scarpa nata per correre forte (anzi!), ma per proteggere piedi e muscolatura nelle corse lente di tutti i giorni. L’impostazione della scarpa con un drop di 6mm e il GlideRoll Rocker, favoriscono una transizione fluida, che aiuta il piede a rimanere stabile e a non affaticare muscoli e tendini.
La stabilità data dal mix intersuola-drop la rende una possibile scelta adatta anche per gli atleti pronatori e più pesanti.

Durata massima stimata: 8

Rispetto ai modelli della stessa categoria di altri brand, la più classica mescola in Eva risulta decisamente più durevole. Anche la tomaia, ben strutturata, è molto resistente e rinforzata nei punti giusti. Il battistrada è forse la parte più esposta all’usura, ma nel complesso la durata complessiva è stimabile nei canonici 800km, qualche chilometro in più per gli atleti più leggeri che le sfruttano in corse più lente, qualche chilometro in meno per i runner più oversize che naturalmente influenzeranno maggiormente anche la funzionalità dell’intersuola.

Brooks Ghost Max

Prezzo ufficiale: 7,5

Il prezzo di listino delle Brooks Ghost Max dice 160 euro, 10 euro in più rispetto alle Ghost 15 e 20 euro in meno delle Glycerin 20. Un costo in linea con la maggior parte dei modelli della categoria “maxi”. Come al solito il consiglio, per chi vuole risparmiare qualcosa, è quello di monitorare negozi specializzati e shop online per trovare le offerte migliori.

Voto finale: 7,3

La nuovissima Brooks Ghost Max, è una scarpa che può essere utilizzata da tutte le categorie di runner, dai principianti agli atleti più evoluti, dai podisti più veloci e leggeri agli amatori oversize, dai runner con appoggio neutro ai pronatori.

Personalmente, ho apprezzato molto la struttura della tomaia e la relativa calzata, ma soprattutto la sua stabilità non invasiva. Mi piacerebbe, invece, provare lo stesso modello con un’intersuola che sfrutti la mescola DNA Loft v3 per avere una scarpa ancora più morbida e reattiva.

150km brooks ghost ghost max recensione scarpe
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Andrea Soffientini
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Allenatore, insegnante e bevitore di birra artigianale e Campari. Amo gli sport in generale in particolare la pallacanestro che ho praticato per anni con scarsissimi risultati. Amo l'atletica leggera in toto perché è uno sport di fatica e sacrifici ma che sono sempre ampiamente ripagati - Misure: altezza 175cm, peso 65kg, scarpe US9,5/EU43/27,5cm. Velocità riferimento sui 10K: 3'00" al km.

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