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Home » Novablast 5, estrema ecletticità. L’analisi a 444 km per l’ammiraglia di Asics
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Novablast 5, estrema ecletticità. L’analisi a 444 km per l’ammiraglia di Asics

Dario MarchiniBy Dario Marchini6 Febbraio 2025
Asics Novablast 5 dopo 444 chilometri
Asics Novablast 5 dopo 444 chilometri
Riassumi con ChatGPT

In The Running Club sono diversi i modelli di scarpe da corsa che testiamo quotidianamente e non sempre è facile trovare un feeling assoluto con ogni calzatura. A volte si vorrebbe subito passare alla successiva, incuriositi dalle novità che vengono proposte, ma anche per “dimenticare” modelli con i quali non si è andati particolarmente d’accordo. Con Asics Novablast 5 questo non è successo…

Dopo averla testata per oltre 170 chilometri prima della canonica recensione (e quello già era un dato rilevante della bontà di questo modello), l’ho continuata ad utilizzare praticamente per tutte le uscite quotidiane durante il periodo di carico e fondo che ha coinciso con le ferie natalizie. Periodo durante il quale ho incrementato sia il numero di chilometri giornalieri che il numero di uscite settimanali, arrivandole a testare sei giorni su sette, con lunghi fino ai 30km, in sedute di lento, tempo run, progressivi e variazioni, su asfalto e sterrato e anche in condizioni di bagnato e molta pioggia.

Avrei voluto portarle fino ai 450 chilometri, come già avevo fatto con il precedente modello, ma 444 km mi sono sembrati un traguardo più folkloristico al quale fermarsi.

Considerazioni dopo oltre 400 km di corsa

La nuova mescola dell’intersuola utilizzata in Asics Novablast 5, FF Blast Max, è quella che ha davvero fatto la differenza con i modelli precedenti. Un compound che, secondo quanto dichiarato da Asics, ha migliorato la reattività della scarpa dell’8,5%. Miglioramento che si percepisce subito appena indossata la scarpa e che si apprezza ancora di più quando i ritmi aumentano.

La struttura generale dell’intersuola prevede 41,5mm nel tallone e 33,5 nell’avampiede per un drop di 8mm. Mentre il tallone e la parte posteriore del piede non hanno praticamente perso ammortizzazione e tenuta nel corso del long range, quello che un po’ mi è mancato negli oltre 400 chilometri percorsi è stato un po’ più di materiale nella parte dell’avampiede e mesopiede.

Asics Novablast 5 dopo 444 chilometri

Soprattutto dopo i primi 300 chilometri e durante le uscite più lunghe, la risposta della schiuma in protezione è leggermente diminuita, facendomi percepire maggiormente il contatto con il terreno. Per me, che apprezzo un carico di mescola maggiore, qualche millimetro in più nella zona anteriore sarebbero stati più apprezzati (motivo per quale credo che una Superblast 2 possa essere più indicata per le distanze oltre la mezza maratona).

Nessun consumo e nessuno schiacciamento anomalo dell’intersuola, però, nel corso dei miei allenamenti. Anzi, una risposta sempre attiva in spinta, anche se leggermente diminuita col passare dei chilometri.

Lo stesso dicasi, per quanto riguarda il consumo, anche per il battistrada. Né la gomma Ahar Lo, né le zone di intersuola scoperta hanno avuto un consumo marcato. Qualche leggerissimo segno di usura si è evidenziato solo nel rombo centrale all’altezza dell’avampiede. Ma consumo che lascia intendere ancora una buona resistenza per altrettanti chilometri, se non oltre. Durata quindi che conferma quella stimata nella recensione, ma che può arrivare anche a 900 e più chilometri.
Confrontate con la versione 4 a 450km, il minor consumo è decisamente evidente.

Asics Novablast 5 dopo 444 chilometri

La tomaia e l’upper sono praticamente nuovi. Nessun segno di usura per sfregamento o di parti cedevoli. Rimarco la bontà del tessuto in rete jaquard per sottolinearne l’estrema comodità (rispetto a qualche anno fa tutti i modelli Asics sono diventati più ampi, soprattutto in avampiede, e meno fascianti) e traspirabilità. Utilizzata per più giorni consecutivi in presenza di pioggia, ho sempre reindossato le Novablast 5 a distanza di 24 ore asciutte, senza alcun bisogno di particolari tecniche di asciugatura veloce, se non lasciandole all’aria aperta. L’altro lato della medaglia è la grande velocità con la quale si inzuppano con strade bagnate, ma senza mai incidere poi negativamente nella tenuta del piede.

È stato un caso fortuito quello di aver utilizzato Asics Novablast 5 anche lontano da casa come unica scarpa durante il periodo di ferie, ma che conferma l’elevata capacità di questo modello di adattarsi a tutte le tipologie di seduta quotidiana. La tipica scarpa all around da portare con sé quando si viaggia o da utilizzare come scarpa unica, che non soffre per un utilizzo quotidiano frequente e capace di accompagnare anche per tanti chilometri.

Asics Novablast 5

Asics Novablast 5

Scarpa per corse di tutti i giorni

Una scarpa che in più si adatta a diverse tipologie di runner, come modello per correre veloci fino a 3’45” al chilometro o come scarpa da crociera per i lunghi a ritmi oltre i 4’30” o 5’00” al chilometro.

Al termine della recensione avevo definito Novablast 5 “una scarpa che sa fare molte cose e le fa molto bene”. Dopo i 444 chilometri corsi insieme non posso che confermarne l’estrema ecletticità.

Asics long range novablast 5 recensione
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Dario Marchini
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“Designer per vocazione. Giornalista per scelta. Runner per passione”. Così amo riassumere la mia carriera professionale. Laureato in Design al Politecnico di Milano, ho iniziato a raccontare la mia passione per la corsa nel 2008 con il blog Corro Ergo Sum. Giornalista dal 2015, per undici anni ho lavorato nella redazione di Runner’s World Italia. Ho anche collaborato con diverse realtà nell’ambito dell’organizzazione di eventi podistici nazionali e internazionali come Milano Marathon, Abu Dhabi Marathon, Ras al Khaimah Half Marathon, DeeJay Ten, oltre ad essere stato per quattro anni Direttore Sportivo della Wings for Life World Run. Sono Presidente dell’Associazione Sportiva Corro Ergo Sum Runners e Tecnico Istruttore Fidal - Misure: altezza 177cm, peso 66kg, scarpe US10,5/EU44,5/28,5cm. Velocità riferimento su 10K: 3'40" al km.

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