Nel mondo della corsa, ogni runner – che sia un principiante entusiasta o un maratoneta navigato – è costantemente alla ricerca di nuovi stimoli per migliorare. L’obiettivo è sempre lo stesso: diventare più veloci, più resistenti, più forti. Tra le tante strategie di allenamento, ce n’è una che spesso viene trascurata, pur essendo tra le più efficaci e accessibili: la corsa in salita. Una pratica tanto semplice quanto potente, capace di trasformare radicalmente le prestazioni fisiche (e mentali) di chi la adotta con costanza.
Perché correre in salita?
Correre in salita non è solo una questione di forza fisica. È un esercizio completo che coinvolge muscoli, cuore, polmoni e mente. Basta una strada che si inclina, un sentiero collinare o anche un cavalcavia urbano per trasformare una corsa ordinaria in una sessione ad alto impatto. I benefici che se ne traggono sono molteplici e trasversali. La salita, infatti, è una palestra naturale che sviluppa potenza muscolare, migliora la capacità cardiovascolare, affina la tecnica di corsa e rafforza la determinazione mentale. Non è un caso che molti allenatori la considerino un elemento imprescindibile nella preparazione di atleti di ogni livello.
Sviluppo della forza muscolare
Ma perché la corsa in salita è così efficace? Innanzitutto, perché sollecita in modo intenso e mirato i principali gruppi muscolari coinvolti nella corsa: quadricipiti, glutei, polpacci, muscoli posteriori della coscia. Ogni passo richiede una spinta maggiore, un lavoro più profondo, una coordinazione più precisa. Questo si traduce in un aumento della forza specifica, cioè quella forza che serve direttamente a correre meglio.
Miglioramento della capacità cardiovascolare
La salita, inoltre, stimola fortemente il sistema cardiovascolare: il cuore lavora di più per pompare sangue ossigenato ai muscoli, i polmoni si espandono per soddisfare la maggiore richiesta di ossigeno, il metabolismo accelera. Tutto questo contribuisce a migliorare la resistenza aerobica, la capacità di sostenere sforzi prolungati e l’efficienza generale del corpo.
Benefici tecnici
Un altro aspetto fondamentale riguarda la tecnica. Correre in salita costringe a una postura più corretta: il busto si inclina leggermente in avanti, il passo si accorcia, la frequenza aumenta. Questo porta a una corsa più fluida, più economica, meno soggetta a errori biomeccanici. Inoltre, la salita riduce l’impatto sulle articolazioni rispetto alla corsa in piano o in discesa, rendendola ideale anche in fase di recupero o per chi è soggetto a infortuni.
Dove allenarsi in salita
Chi vive in zone collinari o montane ha a disposizione un vero e proprio parco giochi naturale. Ma anche in città è possibile trovare soluzioni creative: cavalcavia, rampe di parcheggi, sottopassaggi o brevi tratti in pendenza possono diventare strumenti preziosi. E quando il meteo o la logistica non lo permettono, entra in gioco il tapis roulant.
Tecnica di corsa in salita: come farlo bene
Naturalmente, per ottenere tutti questi benefici è fondamentale correre in salita nel modo giusto. Molti runner, appena la pendenza aumenta, tendono a modificare radicalmente il proprio stile: allungano il passo, si sbilanciano troppo in avanti, corrono solo sull’avampiede. Tutti errori che possono portare a sovraccarichi muscolari e infortuni.
La chiave è mantenere una corsa il più possibile naturale, con il baricentro leggermente spostato in avanti, le spalle rilassate, il passo più corto ma più frequente. L’appoggio del piede deve rimanere completo, senza forzare troppo sull’avampiede, e la respirazione deve essere controllata, profonda, regolare.
Tipologie di allenamento in salita
L’allenamento in salita può essere strutturato in diversi modi, a seconda degli obiettivi e del livello di preparazione.
Salite brevi (50-200 metri)
- Pendenza: 6-10%
- Ripetizioni: 10-15 per le più corte, 8-10 per le più lunghe
- Recupero: 60 secondi per le brevi, fino a 2 minuti per le lunghe
- Obiettivi: migliorare la forza esplosiva, la tecnica di corsa e la reattività muscolare
Le salite brevi, dai 50 ai 200 metri, sono ideali per sviluppare la forza esplosiva e migliorare la reattività muscolare. Vanno affrontate con pendenze tra il 6 e il 10%, a intensità elevata, con recuperi completi tra una ripetizione e l’altra.
Salite medie (200-1000 metri)
- Pendenza: 4-6%
- Ripetizioni: da 10 per i 200 m a 4-5 per i 1000 m
- Recupero: 2-5 minuti
- Obiettivi: migliorare la tolleranza all’acido lattico, la resistenza muscolare e il VO₂ max
Le salite medie, dai 200 ai 1000 metri, servono a migliorare la tolleranza all’acido lattico e la resistenza muscolare. Sono perfette per chi corre gare di mezzofondo o vuole aumentare il VO₂ max.
Salite lunghe (5-10 km)
- Pendenza: 4-6%
- Durata: corsa continua, non ripetute
- Obiettivi: aumentare la potenza aerobica, la resistenza mentale e la capacità di mantenere uno sforzo costante
Le salite lunghe, infine, sono un vero e proprio test di resistenza mentale e fisica. In questo caso on ha più senso parlare di ripetute, ma più semplicemente di corsa in salita su una lunghezza che può variare dai 5 ai 10 chilometri. Richiedono uno sforzo continuo e prolungato, ma offrono benefici straordinari in termini di potenza aerobica e capacità di mantenere un ritmo costante anche in condizioni difficili.
Come strutturare una sessione di corsa in salita
Ogni sessione di corsa in salita dovrebbe essere preceduta da un adeguato riscaldamento, con almeno 15-20 minuti di corsa in piano a ritmo blando, e seguita da un defaticamento progressivo e da alcuni allunghi sempre in piano.
È importante anche curare il recupero tra una sessione e l’altra, alternando giorni di lavoro intenso a giornate di corsa leggera o riposo attivo. L’ascolto del corpo è fondamentale: se si avvertono dolori persistenti, stanchezza eccessiva o calo della motivazione, è meglio prendersi una pausa e ricalibrare il programma.
Il tapis roulant come alleato
Il tapis roulant, come accennato, rappresenta una risorsa preziosa per chi vuole allenarsi in salita in modo preciso e sicuro. Permette di impostare con esattezza la pendenza, la velocità, la durata delle ripetute e i tempi di recupero.
È possibile simulare una salita continua di 10 chilometri o alternare tratti brevi e intensi con fasi di recupero attivo. Inoltre, il treadmill consente di monitorare costantemente i parametri fisiologici, come la frequenza cardiaca, e di adattare l’allenamento in tempo reale in base alle sensazioni del momento.
Dai 5K alla maratona: corsa in salita per tutti
La corsa in salita non è una pratica riservata esclusivamente agli appassionati di trail o a chi vive in montagna. Al contrario, è un tipo di allenamento estremamente utile per tutti i runner, indipendentemente dalla distanza che si intende affrontare. Che si tratti di una gara breve e veloce o di una maratona, inserire salite nella propria preparazione può fare davvero la differenza.
Per chi corre distanze brevi come i 5 o i 10 chilometri, la salita rappresenta un ottimo strumento per sviluppare velocità e potenza anaerobica. L’intensità richiesta da ogni passo in pendenza stimola le fibre muscolari rapide e migliora la capacità di accelerare e mantenere ritmi sostenuti, rendendo la corsa in piano più efficace e reattiva.
Nel caso della mezza maratona, invece, la corsa in salita aiuta ad aumentare la resistenza muscolare e a sostenere ritmi elevati per un periodo più lungo. Le salite allenano il corpo a gestire la fatica progressiva, migliorando la capacità di mantenere una buona tecnica anche quando le gambe iniziano a pesare.
Per chi prepara una maratona, le salite diventano un alleato prezioso per potenziare l’efficienza cardiovascolare e abituare il corpo a uno sforzo prolungato. Correre in salita, infatti, simula le condizioni di fatica che si incontrano negli ultimi chilometri di gara, aiutando a sviluppare la tenacia mentale e la capacità di non cedere nei momenti più difficili.
Infine, per chi pratica trail running, la corsa in salita è parte integrante della preparazione. Non solo perché i percorsi di gara includono spesso dislivelli importanti, ma anche perché allenarsi in salita – e in discesa – migliora la gestione del ritmo, la forza muscolare e la stabilità, elementi fondamentali per affrontare i terreni irregolari e le lunghe distanze tipiche di questa disciplina.
In conclusione, la corsa in salita è una delle armi più potenti a disposizione di ogni runner. Che si tratti di migliorare la forza, la resistenza, la tecnica o la motivazione, affrontare le salite con intelligenza e costanza può fare la differenza. Non servono montagne o percorsi epici: basta una rampa, un cavalcavia, un tapis roulant. L’importante è mettersi in gioco, passo dopo passo, salita dopo salita. Perché ogni salita affrontata è un piccolo traguardo conquistato.