È servita una volata finale per decidere la nuova campionessa mondiale di maratona. Sul traguardo di Tokyo, dopo 42 chilometri di fatica e tattica, è stata la keniana Peres Jepchirchir a imporsi con il tempo di 2h24’43”, battendo per soli due secondi la primatista mondiale Tigst Assefa. Una sfida tra due fuoriclasse, che ha infiammato l’alba giapponese – e la notte italiana – e regalato uno dei finali più emozionanti della rassegna nipponica.
La maratona femminile si è corsa in condizioni climatiche difficili, con umidità elevata e temperature già alte al via. Nella prima parte di gara, le statunitensi Susanna Sullivan e Jessica McClain hanno preso il comando, passando ai 10 km in 34’21” e ai 20 km in 1h09’34”, con oltre un minuto di vantaggio sulle favorite. Ma nella seconda metà, la situazione è cambiata radicalmente. Jepchirchir e Assefa, insieme alla keniana Linet Masai, hanno aumentato il ritmo, recuperando terreno e staccando le battistrada.
Negli ultimi chilometri, la gara si è trasformata in un testa a testa tra Jepchirchir e Assefa. Le due si sono studiate, hanno accelerato e rallentato, fino a giocarsi tutto negli ultimi 200 metri. Come già accaduto alle Olimpiadi di Parigi 2024, Assefa è stata battuta sul rettilineo finale, questa volta dalla campionessa olimpica di Tokyo 2020. “Sapevo che sarebbe stata dura, ma ho creduto fino all’ultimo di poter vincere”, ha dichiarato Jepchirchir dopo il traguardo.
A completare il podio, la grande sorpresa della giornata: l’uruguaiana Julia Paternain, che ha chiuso terza in 2h27’23”. Alla sua seconda maratona in carriera, la Paternain ha gestito la gara con intelligenza, recuperando posizioni nella seconda parte e staccando le inseguitrici. Per l’Uruguay, si tratta della prima medaglia mondiale nella storia dell’atletica.
Brava Rebecca Lonedo
In gara anche l’Italia, rappresentata da Rebecca Lonedo, unica azzurra al via, dopo i forfait di Giovanna Epis e Sara Nestola. La vicentina ha chiuso al 20° posto con il tempo di 2h33’40”, in una prova regolare e coraggiosa.
“È stata un’emozione pazzesca, il contesto mondiale è qualcosa di immenso. Sono riuscita a disputare una prova in progressione, ragionando con la testa per cercare di prendere chi, davanti a me, rallentava. Non avevo aspettative di risultato se non la volontà di provarci. Per questo sono orgogliosa e fiera, anche perché venivo da un 2024 difficile causa infortunio”, ha commentato la Lonedo a fine gara.
Appuntamento con la maratona maschile questa notte alla 1.00, ora italiana.