Gli appassionati di scarpe da corsa non si saranno certo lasciati sfuggire la novità degli ultimi giorni: due nuovi prototipi di calzature (da gara?) sono stati ufficialmente approvati da World Athletics. Si tratta dei modelli MX TYPE-A e MX TYPE-B, sviluppati da Asics.
Inseriti ufficialmente il 9 settembre nell’elenco dei modelli omologati, questi prototipi saranno validi per le competizioni su strada fino all’8 settembre 2026. Tuttavia, come stabilito dai regolamenti internazionali, non li vedremo subito in azione: non potranno infatti essere utilizzati nei grandi eventi come i Campionati del Mondo di Tokyo (o le Olimpiadi), poiché non sono ancora disponibili in commercio.
Design estremo e tecnologia visibile
MX TYPE-A e TYPE-B si distinguono per un design audace e sperimentale, che rompe gli schemi estetici e funzionali delle scarpe da corsa tradizionali. Entrambe sembrano condividere la stessa tomaia delle Metaspeed Ray in Matryx – da cui deriverebbe la sigla MX – un tessuto leggero a trama intrecciata che garantisce stabilità senza appesantire la calzatura.
Ma ciò che colpisce immediatamente è l’intersuola. Essendo state approvate da World Athletics, lo spessore non può superare il limite massimo consentito di 40 mm, anche se a prima vista sembrano molto più alte. Confrontate con le Metaspeed Ray, , le proporzioni appaiono simili, suggerendo un drop intorno ai 5 mm.

Il modello MX TYPE-A presenta un’intersuola scavata e completamente aperta, che lascia intravedere una nuova tecnologia interna a cunei dalla forma piramidale. Un design non solo scenografico, ma anche funzionale, pensato per ridurre il peso complessivo e offrire una reattività diversa, ideale per chi cerca la massima efficienza nella fase di spinta.
Al contrario, il modello MX TYPE-B adotta una struttura più chiusa e compatta, simile a quella delle attuali Metaspeed di Asics, pur mantenendo un’intersuola molto spessa e un rocker anteriore meno accentuato, a vantaggio di una maggiore quantità di schiuma, che suggerisce una stabilità superiore.

In entrambi i prototipi non si notano piastre visibili, ma è possibile che siano state integrate all’interno dell’intersuola, come già avviene nelle Metaspeed Ray.
Per comprendere meglio le potenzialità di MX TYPE-A e TYPE-B, dovremo attendere di vederle ai piedi di qualche atleta Asics nelle prossime gare ufficiali, magari già a partire dalla maratona di Berlino in programma a fine settembre.