Close Menu
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti
  • Alimentazione
  • Gare
    • 5-10km su strada
    • Mezza maratona
    • Maratona e Ultra
    • Pista
    • Trail running
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
I più popolari

Aero Burst, Aero Spark e Aero Tempo: scopri la nuova collezione Skechers Aero

22 Luglio 2025

Saucony Triumph 23, massima ammortizzazione senza eccessi. La recensione dopo 150 km…

21 Luglio 2025

Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri

20 Luglio 2025
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok YouTube RSS
Trending
  • Aero Burst, Aero Spark e Aero Tempo: scopri la nuova collezione Skechers Aero
  • Saucony Triumph 23, massima ammortizzazione senza eccessi. La recensione dopo 150 km…
  • Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri
  • Finalmente Marta Zenoni! Record italiano nel miglio a Londra
  • Torna il Giro Podistico di Castelbuono, la corsa su strada più antica d’Europa
  • Alex Schwazer, dalla marcia al calcio in Serie B
  • Corsa in discesa: perché ogni runner dovrebbe (sempre) allenarla
  • Ruth Chepngetich sospesa per doping: bufera sulla regina della maratona mondiale
Facebook Instagram YouTube RSS LinkedIn Telegram
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti

    Corsa in discesa: perché ogni runner dovrebbe (sempre) allenarla

    18 Luglio 2025

    Allenarsi e correre la sera: il momento perfetto per corpo e mente

    16 Luglio 2025

    Gli effetti del caldo sulla corsa: come e quanto le alte temperature influenzano le prestazioni

    12 Luglio 2025

    Project 2: la sfida di Antonio verso la prima mezza maratona sotto le 2 ore

    10 Luglio 2025

    Quando tutto si ferma: perché non miglioro più nella corsa? Le cause nascoste del plateau del runner

    8 Luglio 2025
  • Alimentazione
  • Gare
    1. 5-10km su strada
    2. Mezza maratona
    3. Maratona e Ultra
    4. Pista
    5. Trail running
    6. View All

    Torna il Giro Podistico di Castelbuono, la corsa su strada più antica d’Europa

    19 Luglio 2025

    Europei a squadre: terzo posto nella seconda giornata a Madrid. Battocletti regina d’Europa, bene Pernici e Biasutti

    27 Giugno 2025

    Svista mondiale: record del mondo sui 10K per Yomif Kejelcha

    19 Febbraio 2025

    Elisa Palmero a un passo dal record italiano di Nadia Battocletti nei 10 km su strada. Yomif Kejelcha sfiora il primato mondiale…

    18 Febbraio 2025

    Project 2: la sfida di Antonio verso la prima mezza maratona sotto le 2 ore

    10 Luglio 2025

    La Mezza maratona d’Italia e la nuova super scarpa di Brooks: un weekend di corsa

    2 Aprile 2025

    Gideon Rop e Ludwina Chepnegetich vincono la 50° RomaOstia

    2 Marzo 2025

    Jacob Kiplimo, è lui il numero uno! Doppio record del mondo alla mezza maratona di Barcellona

    16 Febbraio 2025

    Due nuovi record mondiali sulle 48 ore: Matthieu Bonne e Patrycja Bereznowska entrano nella storia dell’ultramaratona

    7 Giugno 2025

    Corre 500 ultramaratone in 500 giorni, il record di Shannon-Leigh Litt

    3 Giugno 2025

    Marco Matteazzi ha corso 100 maratone in 100 giorni contro il bullismo

    28 Maggio 2025

    Alessio Milani al debutto vince la 50ª Cento Chilometri del Passatore. Ilaria Bergaglio prima tra le donne

    25 Maggio 2025

    Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri

    20 Luglio 2025

    Finalmente Marta Zenoni! Record italiano nel miglio a Londra

    19 Luglio 2025

    Eugene terra di record mondiali: Chebet prima donna sotto i 14 minuti nei 5000, Kipyegon si supera nei 1500 metri

    6 Luglio 2025

    W l’Italia: gli azzurri vincono (ancora) l’Europeo a squadre

    29 Giugno 2025

    Fuji Lite 6 e Fujispeed 4, la nuova frontiera del trail running di Asics

    13 Luglio 2025

    Altra Olympus 275: la nuova regina del trail con anima in Kevlar

    12 Luglio 2025

    NNormal Kjerag Brut, affidabilità estrema su ogni terreno

    5 Marzo 2025

    La nuova gamma The North Face: Summit Vectiv Pro 4 (con doppia piastra), Summit Vectiv Sky 2, Enduris 4 e Infinite 3

    31 Gennaio 2025

    Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri

    20 Luglio 2025

    Finalmente Marta Zenoni! Record italiano nel miglio a Londra

    19 Luglio 2025

    Torna il Giro Podistico di Castelbuono, la corsa su strada più antica d’Europa

    19 Luglio 2025

    Fuji Lite 6 e Fujispeed 4, la nuova frontiera del trail running di Asics

    13 Luglio 2025
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
The Running ClubThe Running Club
Home » Allenamento di corsa in “zona 2”: cos’è, come e perché eseguirlo
Allenamenti e tecnica

Allenamento di corsa in “zona 2”: cos’è, come e perché eseguirlo

L’allenamento in zona 2 è caratterizzato da uno sforzo moderato: migliora la capacità aerobica mantenendo il battito tra il 60% e il 70%, l'ideale per le corse più lunghe anche in compagnia.
RedazioneBy Redazione5 Giugno 2025
Foto iStock
Foto iStock
Riassumi con ChatGPT

Negli ultimi anni sta prendendo sempre più forza una metodologia di allenamento per la corsa basata sulla frequenza cardiaca, un approccio che suddivide l’intensità dello sforzo in cinque diverse zone, ognuna delle quali corrisponde a una determinata percentuale della propria frequenza cardiaca massima. Questa suddivisione permette di monitorare in modo preciso lo sforzo fisico e di orientare l’allenamento verso specifici obiettivi, che possono variare dal riscaldamento alla velocità massima.

La zona 1, per esempio, è riservata alle fasi iniziali dell’allenamento, come il riscaldamento o il defaticamento. Corrisponde al 50-60% della frequenza cardiaca massima: sforzo molto leggero, utilizzato per il riscaldamento, il recupero e il defaticamento.
La zona 2, negli ultimi anni, è diventata la vera protagonista del mondo running. Corrisponde al 60-70% della frequenza cardiaca massima: una corsa ad intensità da bassa a moderata, ideale per l’allenamento di resistenza e per bruciare i grassi.
La zona 3 corrisponde a una corsa ad intensità moderata (70-80% della frequenza cardiaca massima) e comprende corse a ritmo sostenuto e allenamenti per raggiungere la soglia del lattato.
La zona 4 è la cosiddetta corsa d alta intensità, al 80-90% della frequenza cardiaca massima, focalizzata sulla velocità e sul miglioramento del VO2 max.
La zona 5, infine, rappresenta il limite massimo della capacità cardiaca, 90-100% della frequenza cardiaca massima, ed è generalmente utilizzata per brevi sprint o lavori ad altissima intensità.

Polar Verity Sense: misura il tuo battito cardiaco dal braccio. Il confronto con la fascia tradizionale…

Cos’è la zona 2

L’allenamento in zona 2, quindi, prevede uno sforzo moderato e costante, in cui il battito cardiaco si mantiene tra il 60% e il 70% della frequenza cardiaca massima.

La particolarità di questo tipo di corsa è che è sufficientemente leggera da consentire di sostenere una conversazione senza difficoltà, ma al tempo stesso abbastanza impegnativa da stimolare l’apparato cardiovascolare e migliorare l’efficienza del sistema aerobico. In pratica, la zona 2 dovrebbe rappresentare la base per ogni tipo di corsa lunga ed è ritenuta fondamentale per prepararsi a gare che spaziano dai 5 chilometri fino alla maratona (e oltre).

I benefici di correre in Zona 2

Ma cosa rende davvero così speciale questa zona? Perché dovrebbe diventare una componente centrale in ogni programma di allenamento?

Correre in vacanza: i migliori allenamenti per la montagna, il mare e la collina

Migliora la capacità aerobica

Innanzitutto, l’allenamento in zona 2 è alla base dello sviluppo della capacità aerobica. Questa è essenziale per costruire resistenza e migliorare la velocità a lungo termine. Lavorare in questa zona permette di costruire resistenza aerobica, in grado di affrontare ritmi sostenuti senza andare in debito di ossigeno.

Non è traumatico

Un ulteriore vantaggio dell’allenamento in zona 2 è la sua bassa intensità, che si traduce in un minore impatto sul corpo. Questo tipo di esercizio non è troppo stressante per l’organismo e consente tempi di recupero più rapidi rispetto agli allenamenti più duri. Questo permette di correre più frequentemente senza rischiare il sovraccarico muscolare o cardiovascolare, evitando gli infortuni.

Aiuta a perdere peso

L’allenamento nella zona 2 rappresenta una strategia efficace per chi vuole perdere peso senza stressare troppo il corpo. Questo tipo di esercizio, caratterizzato da un’intensità moderata, sfrutta soprattutto i grassi come fonte di energia, contribuendo così a stimolare il metabolismo lipidico e a ridurre il grasso accumulato.
Un altro vantaggio importante è la possibilità di mantenere questo sforzo per periodi prolungati, il che consente di bruciare un numero maggiore di calorie rispetto agli allenamenti più intensi ma di durata breve.

Bella la corsa ma… quanto costa veramente correre?

Permette un recupero attivo

L’allenamento in zona 2 può essere molto utile anche come forma di recupero attivo dopo sedute particolarmente intense. Dopo esercizi impegnativi, come quelli di resistenza o ad alta intensità, svolgere attività a basso impatto in zona 2 aiuta a stimolare la circolazione sanguigna, facilitando l’eliminazione delle scorie metaboliche dai muscoli. Questo processo contribuisce a ridurre l’indolenzimento muscolare e a velocizzare i tempi di recupero.

Mantiene la salute del cuore

Allenarsi in zona 2 è un modo efficace per abbassare il rischio di sviluppare disturbi cardiovascolari. L’attività aerobica svolta con costanza aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, migliorare il profilo lipidico, aumentare la risposta dell’organismo all’insulina e mantenere un peso corporeo equilibrato.
Questi benefici, nel loro insieme, riducono significativamente le probabilità di incorrere in patologie come infarti, ictus e altre condizioni legate alla salute del sistema cardiovascolare.

Forerunner 970 e Forerunner 570, i nuovi smartwatch di Garmin dedicati alla corsa

Come capire quando si corre in zona 2

Per sapere se si sta effettivamente correndo in zona 2, è possibile utilizzare dispositivi tecnologici come sportwatch o cardiofrequenzimetri che monitorano in tempo reale la frequenza cardiaca, garantendo che resti all’interno della soglia ideale del 60-70% del massimo. Tuttavia, anche senza strumenti tecnologici, è possibile regolarsi affidandosi alle proprie sensazioni. Se durante la corsa si riesce a parlare con frasi complete senza ansimare, è molto probabile che ci si trovi nella zona 2. Oppure basarsi su uno sforzo percepito moderato.

Quanto tempo bisognerebbe dedicare alla zona 2? Circa l’80% del chilometraggio settimanale dovrebbe essere svolto in questa zona (il restante 20% dovrebbe essere invece dedicato a sessioni di qualità). Le sessioni di zona 2 coincidono spesso con le uscite “lente” che dovrebbero costituire la spina dorsale della maggior parte dei programmi di allenamento.

Non solo corsa

La zona 2 può essere sfruttata anche svolgendo altre discipline oltre alla corsa, come ciclismo, nuoto o la camminata a ritmo sostenuto. Tutte queste attività, se svolte con un’intensità moderata, permettono di rimanere nella zona cardiaca ideale per stimolare il metabolismo dei grassi.

Strava: blocco a tutte le attività irregolari

La camminata veloce, soprattutto per chi non è abituato a correre, è perfetta per questo tipo di allenamento. Mantenere un’andatura moderata non solo migliora la salute del cuore, ma riduce anche il rischio di traumi e aumenta la capacità del corpo di bruciare i grassi nel lungo termine.
Anche il nuoto e il ciclismo, se praticati a un ritmo regolare e non troppo intenso, sono un ottimo esercizio per potenziare la resistenza fisica e ottimizzare il consumo energetico. L’allenamento costante in acqua o sui pedali aiuta, infatti, a sviluppare la capacità aerobica e a migliorare l’efficienza metabolica.

In conclusione, la zona 2 non è semplicemente una fase di transizione o un momento di recupero attivo. Al contrario, rappresenta una componente fondamentale per ogni runner che desidera migliorare in modo sostenibile e duraturo. Inserirla regolarmente nel proprio piano di allenamento significa gettare le basi per prestazioni più solide, una maggiore consapevolezza del proprio corpo e una forma fisica più completa. Se c’è un segreto per correre più a lungo, più forte e con più piacere, è proprio questo: imparare a conoscere e sfruttare al massimo i benefici dell’allenamento in zona 2.

Allenamento zona 2 zone cardiache
Share. Facebook Twitter WhatsApp Email
Previous ArticleAnteprima Polar Grit X2, il nuovo sportwatch leggero e compatto dedicato all’outdoor
Next Article Idratazione e corsa: come e perché gestirla al meglio
Redazione
  • Website
  • Facebook
  • Instagram

Siamo runner e giornalisti appassionati di corsa. Su The Running Club parliamo di tutto quello che ruota intorno al mondo del podismo (scarpe, allenamenti, accessori, gare, atleti, storia) partendo dalla nostra esperienza per raccontare un mondo sempre più in movimento e in evoluzione. Perché... The Running Club è la casa dei runner!

Post Correlati

Corsa in discesa: perché ogni runner dovrebbe (sempre) allenarla

18 Luglio 2025

Allenarsi e correre la sera: il momento perfetto per corpo e mente

16 Luglio 2025

Gli effetti del caldo sulla corsa: come e quanto le alte temperature influenzano le prestazioni

12 Luglio 2025
Seguici su
  • Facebook
  • Instagram
  • YouTube
  • Soundcloud
  • Pinterest
  • LinkedIn
  • Telegram

Non perderti

Aero Burst, Aero Spark e Aero Tempo: scopri la nuova collezione Skechers Aero

Redazione22 Luglio 2025 Scarpe

La nuova collezione Skechers Aero – Aero Burst, Aero Spark e Aero Tempo – segna un’evoluzione nel mondo delle scarpe da corsa, unendo design aerodinamico e nuove soluzioni tecnologiche per offrire massima velocità, comfort e reattività.

Saucony Triumph 23, massima ammortizzazione senza eccessi. La recensione dopo 150 km…

21 Luglio 2025

Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri

20 Luglio 2025

Finalmente Marta Zenoni! Record italiano nel miglio a Londra

19 Luglio 2025
Facebook Instagram YouTube LinkedIn Telegram
  • Home
  • I nostri autori
  • Redazione
  • PROTOCOLLI TEST SCARPE
  • Contattaci
  • Privacy e cookie policy
  • Pubblicità
  • Impostazioni cookie
© 1997 – 2025 – Hardware Upgrade S.r.l. P.iva: 02560740124
The Running Club è testata giornalistica registrata al tribunale di Varese, n. 6 del 05/07/2023. Iscrizione ROC n. 13366 – Ulteriori informazioni.
Per eventuali segnalazioni, inviare una mail all’indirizzo info@therunningclub.it

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.