Dopo Pegasus e Vomero, ecco arrivato il momento della Structure, il modello stabile tra le daily trainer di Nike. Nike Structure 26 va a completare la linea più “classica” dello swoosh, introdotta lo scorso anno con Pegasus 41 e proseguita ad inizio 2025 con la presentazione di Vomero 18. Come già visto con Pegasus e Vomero, anche Structure verrà presentata poi in due successive versioni “plus” e “premium” che completeranno la nuova gamma con una versione più ammortizzata e una versione più reattiva.
Nike Structure 26 promette un nuovo livello di stabilità ma senza rinunciare al comfort. Non solo un restyling estetico, ma un’evoluzione, adatta sia per chi necessità di un aiuto costante nella stabilità, sia per chi, pur avendo un appoggio neutro, desidera supporto e una scarpa più strutturata per una corsa ottimale.
Questa non vuole essere una recensione della nuova Nike Structure 26, ma solo un’anteprima che riassume le nuove caratteristiche della scarpa presentata da Nike in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club.

Potremmo quasi definire Structure 26 una versione più stabile di Pegasus per quanto comfort e fluidità di corsa siano state aumentate e per come sia decisamente meno invasiva la tecnologia che le fornisce maggiore stabilità.
Il nuovo sistema antipronazione di Nike Structure 26
Il cuore dell’innovazione di questo nuovo modello è tutto nell’intersuola, passata dalla schiuma Cushlon 3.0 alla ben più reattiva e leggera mescola in ReactX, esattamente la stessa di Pegasus 41. 38 mm nel tallone, 28 mm nell’avampiede (1 mm in più di Pegasus 41), per il classico drop Nike di 10 mm, che fanno della versione 26 la Structure più alta di sempre. Ma mentre nelle versioni precedenti di Structure parte del sistema del supporto del piede era ottenuto anche grazie all’utilizzo di una schiuma più densa e rigida, la nuova versione Midfoot Support System ha cambiato approccio, gestendolo in maniera diversa e del tutto nuova, sfruttando esclusivamente una nuova geometria che avvolge sia l’arco plantare che l’esterno del tallone per migliorare la stabilità della falcata.
Come visto già in modelli della stessa categoria di altri brand, anche la nuova tecnologia di Nike è meno invasiva ed entra in azione solo quando serve, permettendo così chiunque di poter utilizzare la calzatura, anche per chi ha un appoggio neutro ed è alla ricerca di una scarpa un po’ più protettiva.

Nike Structure 26: novità e caratteristiche tecniche
Nike Structure 26 presenta anche una nuova tomaia in mesh ingegnerizzato che lavora insieme a un battistrada completamente ridisegnato per creare comfort e prestazioni ottimali per runner di tutte le capacità e intensità.
La tomaia presenta una maggiore imbottitura del collarino e della linguetta, fornendo una calzata più comoda che si flette e si muove con il piede permettendo così un supporto maggiore. Mentre nel battistrada, la gomma ad alta abrasione nel tallone permette una maggiore trazione e durata nelle zone ad alto impatto, mentre la gomma soffiata nell’avampiede offre una morbidezza e una sensibilità al suolo costanti.
Tutto questo si traduce in un peso di 321 grammi (circa 30 grammi in più della versione precedente) nella taglia standard di Nike (US10). Non proprio la scarpa più leggera sul mercato, ma nemmeno irragionevole per una calzatura stabile destinata anche a podisti di peso elevato.

La nuova Nike Structure 26 sarà disponibile sul sito ufficiale e presso alcuni rivenditori selezionati al prezzo di 145 euro (ufficioso) a partire dal 3 luglio.