Close Menu
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti
  • Alimentazione
  • Gare
    • 5-10km su strada
    • Mezza maratona
    • Maratona e Ultra
    • Pista
    • Trail running
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
I più popolari

Nike Mind, la rivoluzione sensoriale che parte dai piedi: nasce la scarpa che stimola il cervello

24 Ottobre 2025

La potenza nel running, cos’è e come utilizzarla

24 Ottobre 2025

Ruth Chepngetich: confermata la squalifica per doping, ma resta il primato mondiale

23 Ottobre 2025
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok YouTube RSS
Trending
  • Nike Mind, la rivoluzione sensoriale che parte dai piedi: nasce la scarpa che stimola il cervello
  • La potenza nel running, cos’è e come utilizzarla
  • Ruth Chepngetich: confermata la squalifica per doping, ma resta il primato mondiale
  • Allenarsi come Eliud Kipchoge: da oggi sarà possibile grazie a Kotcha
  • Strava ritira la causa contro Garmin: la svolta inaspettata e la fine di un conflitto lampo
  • Intervista a Mo Farah: “Dalla pista alla maratona, ho imparato a essere onesto con me stesso”
  • Un anno di Vetrina Scarpe su The Running Club: la classifica dei 10 modelli più ricercati e i brand più desiderati. Cosa ci dicono le scelte dei runner…
  • Venezia corre nel segno di Casanova: al via la 39ª Venicemarathon
Facebook Instagram YouTube RSS LinkedIn Telegram
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti

    La potenza nel running, cos’è e come utilizzarla

    24 Ottobre 2025

    Allenarsi come Eliud Kipchoge: da oggi sarà possibile grazie a Kotcha

    23 Ottobre 2025

    Project 2: Antonio Giuliano ce l’ha fatta e ha corso la sua prima mezza maratona in meno di due ore

    18 Ottobre 2025

    Correre una maratona come lunghissimo: una strategia vincente o un rischio troppo alto?

    16 Ottobre 2025

    Lady 3:30, il sogno di una maratona: “Corro perché mi piace”

    14 Ottobre 2025
  • Alimentazione
  • Gare
    1. 5-10km su strada
    2. Mezza maratona
    3. Maratona e Ultra
    4. Pista
    5. Trail running
    6. View All

    Pazzesca Nadia Battocletti! Medaglia d’argento mondiale nei 10.000 metri e record italiano a Tokyo 2025

    13 Settembre 2025

    Il Giro di Castelbuono, una corsa che ti entra nel cuore: il video racconto di Andrea Soffientini

    4 Agosto 2025

    Yeman Crippa nella storia: trionfo italiano al 99° Giro di Castelbuono

    26 Luglio 2025

    Torna il Giro Podistico di Castelbuono, la corsa su strada più antica d’Europa

    19 Luglio 2025

    The Running Club alla Rome Half Marathon: il video racconto di Paolo

    21 Ottobre 2025

    Campionati Italiani di Mezza Maratona a Badr Jaafari e Sara Bottarelli

    20 Ottobre 2025

    Roma corre veloce: trionfi e record nella mezza maratona della Capitale

    19 Ottobre 2025

    Torna la Mezza Maratona d’Italia, la 21K firmata Ferrari

    17 Ottobre 2025

    HypER 5, il circuito “major” delle maratone italiane

    19 Ottobre 2025

    Chicago Marathon: vittoria di Jacob Kiplimo, Korir ritirato

    12 Ottobre 2025

    Sebastian Sawe vince in solitaria la maratona di Berlino

    21 Settembre 2025

    Maratona di Berlino 2025, lo spettacolo della corsa più veloce del mondo: tutto quello che devi sapere e dove (non) vederla in diretta TV e streaming

    18 Settembre 2025

    3000 siepi, una disciplina dell’atletica nata tra cavalli e campanili

    16 Agosto 2025

    Ancora Federico Riva: nuovo record italiano sul miglio a Berlino

    27 Luglio 2025

    Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri

    20 Luglio 2025

    Finalmente Marta Zenoni! Record italiano nel miglio a Londra

    19 Luglio 2025

    La Valle di Ledro incorona i campioni del Golden Trail World Series: trionfano Elhousine Elazzaoui e Madalina Florea

    12 Ottobre 2025

    Italia capitale mondiale del trail running: in scena la finale del Golden Trail World Series

    8 Ottobre 2025

    Italia ancora protagonista nell’ultima giornata dei Mondiali di Trail: bronzo della squadra maschile nell’Up&Down, argento per le giovani azzurre

    28 Settembre 2025

    Ancora tre medaglie per gli azzurri al Mondiale di Trail: bronzo per Fabiola Conti, oro per la squadra femminile e bronzo per quella maschile

    27 Settembre 2025

    The Running Club alla Rome Half Marathon: il video racconto di Paolo

    21 Ottobre 2025

    Campionati Italiani di Mezza Maratona a Badr Jaafari e Sara Bottarelli

    20 Ottobre 2025

    Roma corre veloce: trionfi e record nella mezza maratona della Capitale

    19 Ottobre 2025

    HypER 5, il circuito “major” delle maratone italiane

    19 Ottobre 2025
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
The Running ClubThe Running Club
Home » Come calcolare la velocità di riferimento e il ritmo gara: scegli il test più giusto per te
Allenamenti e tecnica

Come calcolare la velocità di riferimento e il ritmo gara: scegli il test più giusto per te

Dario MarchiniBy Dario Marchini24 Gennaio 2024
come calcolare velocità di riferimento e il ritmo gara
Foto iSotck
Riassumi con ChatGPT

Il mese di gennaio, per il runner amatore, è tipicamente il momento in cui si programma la nuova stagione di corsa: chi pensa in grande fissa già la data delle maratone primaverili e autunnali, contornate da una serie di appuntamenti minori con mezze e dieci chilometri. Ma il mese di gennaio è anche il mese in cui si devono fare i conti con i risultati della stagione appena terminata, magari un periodo meno stressante e assiduo anche nelle corse e la scelta degli obiettivi cronometrici che si vogliono raggiungere.

Basare i propri allenamenti sui risultati passati e provare a migliorarli può essere una strategia. Ma, soprattutto per chi ha allentato un po’ la tensione verso la fine dell’anno, verificare il proprio stato di forma prima di rimettersi in gioco potrebbe essere la scelta migliore per raggiungere risultati più alla portata e non rischiare di demotivarsi o farsi male puntando troppo in alto. Essere in grado di verificare e calcolare la propria velocità di riferimento è la prima cosa da fare per partire con il piede giusto.

Cos’è la velocità di riferimento

La velocità di riferimento (termine oggi diventato d’uso comune, coniato dal prof. Fulvio Massini e dal dott. Enrico Arcelli oltre dieci anni fa nel libro “La mia Maratona”, normalmente indicata con la sigla VR) è quel valore che permette di ricavare il passo per il calcolo dei ritmi di corsa (ritmo gara, ritmo medio, corsa lenta, velocità delle ripetute…) per la preparazione di una qualsiasi distanza di gara e corrisponde al livello massimo di sforzo fisico che si può sostenere per 40/60 minuti di corsa, senza accumulare acido lattico nei muscoli, utilizzando cioè il sistema aerobico (per questo viene anche definita “soglia del lattato” o “soglia anaerobica”).

I metodi per calcolare la velocità di riferimento

Sono tanti e diversi i metodi che sono stati introdotti negli anni per calcolare la velocità di riferimento, alcuni molto precisi, altri più teorici. Vediamo insieme quelli più comuni e come poterli sfruttare al meglio.

Il test del lattato

Il metodo più affidabile è il test del lattato. Correndo in pista o su tapis roulant, si verifica l’aumento della concentrazione dell’acido lattico nel sangue con piccoli prelievi a intervalli regolari di tempo o di distanza, fino a quando il livello controllato non arriva a circa 4 millimoli/litro: la velocità e la frequenza cardiaca rilevate in quel momento sono i parametri di riferimento per il calcolo del ritmo gara e di allenamento.

L’unica difficoltà del test del lattato è che non è possibile effettuarlo singolarmente, ma è necessaria la presenza di uno specialista che sia in grado sia di effettuare il prelievo che l’analisi del sangue.

Il test di Conconi

Il test di Conconi è altrettanto preciso. Consiste in una corsa progressiva di circa 1500/2000 metri, in cui si deve aumentare costantemente la velocità, ogni 100 o 200 metri, fino a raggiungere il proprio massimo. Può essere corso in pista, su tapis roulant o su un percorso pianeggiante e regolare, registrando i dati della frequenza cardiaca con una fascia. Al termine della prova, si analizza l’andamento del battito cardiaco. Lungo la curva incrementale si osserverà un punto in cui il valore della frequenza cardiaca ha una leggera deflessione: il ritmo di corsa mantenuto in quel punto corrisponderà esattamente alla velocità di riferimento.

Il grafico risultante del test di Conconi con la deflessione del battito cardiaco (foto Purtroppo, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons)

Anche in questo caso è difficile riuscire a ricavare i dati corretti in autonomia: meglio farsi assistere da un preparatore in grado di rilevare e leggere correttamente i valori ricavati.

Il test dei 3 chilometri

Passiamo a metodologia un po’ meno precise, ma comunque valide e che il runner amatore può utilizzare in assoluta autonomia. Il test dei 3 chilometri è uno di questi. Consiste nel correre una distanza di 3km, in pista o su tapis roulant o su un percorso pianeggiante e regolare, il più forte possibile e a velocità costante. Per ricavare la velocità di riferimento, sarà solo necessario aggiungere un 10% al ritmo medio ottenuto.

Questa è una metodologia alla portata di tutti e che può essere facilmente utilizzata anche pochi giorni prima di una 10K o una 21K per verificare il proprio stato di forma e stabilire il ritmo gara più corretto (per la mezza aggiungere 10 secondi alla velocità di riferimento calcolata).
Nel caso di una maratona (come avevamo già suggerito qui) meglio correre invece una 21km al massimo, due settimane prima della gara: aggiungendo 10/15 secondi alla velocità media ottenuta, si otterrà il ritmo gara.

Il test dei 10 chilometri

Una prova molto simile a quella vista in precedenza, che si rifà alla percorrenza necessaria per ricavare la velocità di soglia anaerobica. Consiste nel correre, in pista o su tapis roulant o su un percorso pianeggiante e regolare, una distanza di 10km il più forte possibile e a velocità costante (ne avevamo parlato anche qui). Il valore del ritmo medio finale corrisponde esattamente alla velocità di riferimento.

Alcuni preparatori preferiscono una variante leggermente più lunga, di 12km, in grado di dare un valore più veritiero, soprattutto per i runner più veloci e con maggiore esperienza.

Foto AdobeStock

Il test dei 5 chilometri

Esiste un ulteriore test, su una distanza intermedia tra 3 e 10 chilometri, proposto da Tom Schwartz, che consiste nel correre il medesimo test ma per 5km. In questo caso, il valore della velocità di riferimento si ottiene dividendo la velocità media risultante per 0,93.

Test di Cooper e test dei 7 minuti

Esistono anche altri test che prevedono di correre per un tempo predefinito per ricavare la velocità di riferimento. È il caso del test di Cooper (reso famoso da tutti i professori di ginnastica di tutto il mondo) o del test dei 7 minuti. Entrambe i test prevedono di correre in pista, su tapis roulant o lungo un percorso pianeggiante e regolare, rispettivamente per 12 o 7 minuti, ricoprendo la maggior distanza possibile. In base alla distanza raggiunta e a delle tabelle di riferimento, è possibile ricavare la velocità di riferimento e i diversi ritmi di allenamento.

Anche in questo caso, per poter effettuare questa tipologia di test, è necessaria la consulenza di un preparatore o di essere in possesso delle tabelle o formule di conversione per poter ricavare la velocità di riferimento dalla distanza corsa.

Test con orologio Garmin e Polar

Anche gli sportwatch che comunemente vengono portati al polso da ogni runner sono in grado di ricavare la velocità di riferimento grazie a un test. Nel caso specifico, Garmin e Polar. L’unica accortezza, anche per chi possiede già un cardiofrequenzimetro da polso, è quella di utilizzare una fascia cardiaca e correre all’aperto in pista o su un percorso pianeggiante e regolare.

Con gli orologi della serie Forerunner (solo nelle versioni più avanzate) o Fenix di Garmin, la prova ha una durata complessiva di circa 30 minuti. Selezionando come attività “Corsa”, mantenendo premuto per qualche secondo il tasto up, si dovrà selezionare la voce “Allenamento” nel menu attività; basterà poi selezionare “Test guida soglia anaerobica” per iniziare la prova (in Fenix selezionare prima la voce “Raccolta di esercizi”).
Dopo un riscaldamento iniziale di circa 10/15 minuti, l’applicazione indicherà step successivi di 3 o 4 minuti in cui correre mantenendo la frequenza cardiaca all’interno di un intervallo predefinito crescente. Una volta raggiunta la soglia anaerobica, il test finirà automaticamente fornendo i parametri della velocità di riferimento e la frequenza cardiaca massima.

gps e corsa: come funziona la ricezione satellitare
Foto iStock

Simile la prova anche per i possessori di sportwatch Polar. In questo caso è necessario entrare nel menu principale e selezionate “Test” e successivamente “Running Test”.
La prova deve essere anticipata da 10/15 minuti di riscaldamento. Quando si è pronti a iniziare, basta premere il pulsante centrale “Avvia Test” e raggiungere la velocità iniziale indicata per partire con il test vero e proprio. Il quadrante superiore mostrerà la velocità incrementale da raggiungere e mantenere per svolgere il test, mentre il quadrante centrale la velocità in tempo reale. Il test terminerà automaticamente quando si sarà arrivati la massimo sforzo e ci si fermerà, fornendo i parametri della velocità di riferimento e la frequenza cardiaca massima.

Tra i test autonomi, quello che personalmente preferisco svolgere e utilizzare con i miei allievi è il test dei 10 chilometri: facile da eseguire, relativamente veloce e applicabile anche in gara. Voi che prova siete soliti utilizzare? Conoscevate tutte queste metodologie? Come sempre, fatecelo sapere scrivendo la vostra esperienza nei commenti sotto al video di YouTube o sui canali social. E buon test a tutti…

Allenamento ritmo gara velocità di riferimento vr
Share. Facebook Twitter WhatsApp Email
Previous ArticleMizuno Wave Ultima 15, a tutta energia
Next Article Nike Alphafly 3 “Volt”: la nuova colorazione gialla disponibile a breve
Dario Marchini
  • Website
  • Facebook
  • X (Twitter)
  • Instagram
  • LinkedIn

“Designer per vocazione. Giornalista per scelta. Runner per passione”. Così amo riassumere la mia carriera professionale. Laureato in Design al Politecnico di Milano, ho iniziato a raccontare la mia passione per la corsa nel 2008 con il blog Corro Ergo Sum. Giornalista dal 2015, per undici anni ho lavorato nella redazione di Runner’s World Italia. Ho anche collaborato con diverse realtà nell’ambito dell’organizzazione di eventi podistici nazionali e internazionali come Milano Marathon, Abu Dhabi Marathon, Ras al Khaimah Half Marathon, DeeJay Ten, oltre ad essere stato per quattro anni Direttore Sportivo della Wings for Life World Run. Sono Presidente dell’Associazione Sportiva Corro Ergo Sum Runners e Tecnico Istruttore Fidal - Misure: altezza 177cm, peso 66kg, scarpe US10,5/EU44,5/28,5cm. Velocità riferimento su 10K: 3'40" al km.

Post Correlati

La potenza nel running, cos’è e come utilizzarla

24 Ottobre 2025

Allenarsi come Eliud Kipchoge: da oggi sarà possibile grazie a Kotcha

23 Ottobre 2025

Project 2: Antonio Giuliano ce l’ha fatta e ha corso la sua prima mezza maratona in meno di due ore

18 Ottobre 2025
Seguici su
  • Facebook
  • Instagram
  • YouTube
  • Soundcloud
  • Pinterest
  • LinkedIn
  • Telegram

Non perderti

Nike Mind, la rivoluzione sensoriale che parte dai piedi: nasce la scarpa che stimola il cervello

Dario Marchini24 Ottobre 2025 News

Nike lancia le sue prime scarpe basate sulle neuroscienze: Mind 001 e Mind 002. Frutto di oltre dieci anni di ricerca, queste calzature sensoriali sono progettate per stimolare la mente attraverso la pianta del piede, migliorando concentrazione, consapevolezza e connessione corpo-mente.

La potenza nel running, cos’è e come utilizzarla

24 Ottobre 2025

Ruth Chepngetich: confermata la squalifica per doping, ma resta il primato mondiale

23 Ottobre 2025

Allenarsi come Eliud Kipchoge: da oggi sarà possibile grazie a Kotcha

23 Ottobre 2025
Facebook Instagram YouTube LinkedIn Telegram
  • Home
  • I nostri autori
  • Redazione
  • PROTOCOLLI TEST SCARPE
  • Contattaci
  • Privacy e cookie policy
  • Pubblicità
  • Impostazioni cookie
© 1997 – 2025 – Hardware Upgrade S.r.l. P.iva: 02560740124
The Running Club è testata giornalistica registrata al tribunale di Varese, n. 6 del 05/07/2023. Iscrizione ROC n. 13366 – Ulteriori informazioni.
Per eventuali segnalazioni, inviare una mail all’indirizzo info@therunningclub.it

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.