Se stavate aspettando la recensione della New Balance Fresh Foam X 1080v13 ecco arrivato il momento di conoscere come si sono comportate dopo aver percorso oltre 150km consecutivamente tra asfalto, sterrato e qualche allenamento in pista, anche sotto la pioggia.
Per chi non avesse visto la nostra preview, New Balance Fresh Foam X 1080v13 è un modello adatto a ogni tipologia di runner, sia come ritmo che come peso, con appoggio neutro, per gli allenamenti di tutti i giorni e soprattutto per lunghe distanze. La classica daily trainer, che può essere sfruttata in tutti gli allenamenti quotidiani (ma si fatica a spingere oltre i 4 minuti al chilometro), superammortizzata. Una compagna in grado di ridare nuova linfa alle gambe e di aiutare nella corsa quando la fatica inizia a farsi sentire durante le uscite più lunghe.
Leggera (fin troppo) e morbida, ha un’intersuola in Fresh Foam X su tutta la lunghezza della scarpa, caratterizzata da flessibilità e leggerezza. New Balance Fresh Foam X 1080v13 è una scarpa che fa piacere indossare, che coccola il piede e invita subito a correre, grazie a un leggero rocker anteriore. Nonostante la sua morbidezza e altezza risulta comunque molto stabile, in parte grazie alla zona dell’avampiede resa più rigida, in parte alla zona del tallone molto ben strutturata. Un modello che può essere utilizzato tranquillamente come unica scelta in tutte le uscite per i runner che utilizzano una sola scarpa per corse e allenamenti; o come scarpa per lenti e allenamenti lontani dal ritmo gara per gli atleti più evoluti che sfruttano una rotazione. La potete anche spingere, ma facendo lavorare molto bene il piede.
Battistrada: 5
Il battistrada ha confermato (purtroppo) le attese avute a prima vista. Gomma NDurance, abbastanza morbida, che permette un buon grip, ma che si è consumata anche molto velocemente. Nelle zone di maggior contatto, i tasselli esagonali che seguono il disegno della suola sono quasi totalmente scomparsi; ma soprattutto la parte di intersuola rimasta scoperta sotto al tallone si è smangiata in modo molto evidente. Forse una copertura totale, anche a scapito di qualche grammo in più di peso, non sarebbe stata un’opzione da scartare.
Intersuola: 8
Se non è la reattività di una scarpa da gara quella che cercate, allora il Fresh Foam X della 1080v13 può essere una scelta da considerare. Rispetto al Fresh Foam tradizionale, il Fresh Foam X è caratterizzato da esagoni che cambiano direzione, forma e struttura in base alle diverse necessità del piede, dando più sostegno, ammortizzazione e spinta dove serve. Inoltre, l’altezza dell’intersuola al tallone è stata aumentata fino a 38mm, mentre nella zona dell’avampiede fino a 32mm, per un drop totale di 6mm, utilizzando una maggior quantità di mescola rispetto alle versioni che l’hanno preceduta.
Cosa aspettarsi dal Fresh Foam X? Il massimo comfort e un’ammortizzazione mirata. La zona anteriore del piede viene aiutata nella rullata grazie a una zona di intersuola più densa, che rende anche la scarpa più stabile e un po’ più reattiva; decisamente morbida invece la zona posteriore, che aiuta i runner tallonatori ad assorbire l’impatto con il terreno. Se volete assaporarne la comodità ogni volta che la indossate, lasciatele “respirare” per un giorno alternandole con altre scarpe o con un giorno di stop dagli allenamenti, in modo che la mescola possa riposare e tornare al massimo della reattività.
Un piccolo accenno anche alla soletta Ortholite, che contribuisce alla percezione generale dell’intersuola. 5 mm di poliuretano e gomma riciclata (da sommare all’altezza complessiva della schiuma), che aumentano la proprietà di traspirabilità e gestione di umidità interna della scarpa: piede più asciutto e meno odori.
Tomaia: 6,5
La tomaia è abbastanza classica, in air mesh ingegnerizzato, con una struttura densa e robusta che la rende perfetta per la stagione autunnale. Nonostante il piede sia ben fasciato, rimane molto libero nei movimenti, anche grazie al largo spazio ricavato nell’avampiede e alla struttura leggermente elastica, ma sempre senza perdere presa sulla scarpa. Un buon compromesso tra performance e comodità.
Upper: 7,5
La parte superiore della scarpa molto spesso è sottovalutato, ma in questo caso è uno di quei fattori che può davvero fare la differenza. Partiamo dalla linguetta, leggermente imbottita ma non troppo, con due fasce elastiche a rete laterali, che la fissano perfettamente da entrambi i lati, mantenendola ferma e salda durante la corsa, senza costringere il collo del piede.
Le stringhe sono sottili. Semplici nella loro struttura ma robuste, sono un po’ troppo corte per chi volesse allacciare le scarpe fino all’ultima asola (guarda qui video e articolo su come allacciare le scarpe). I passanti sono comunque rinforzati e tengono le stringhe ben legate al piede.
Fiore all’occhiello dell’upper è la zona del tallone, composta da una conchiglia molto rigida che mantiene il piede ben saldo alla scarpa durante tutti i movimenti, nonostante la gran quantità di mescola utilizzata e l’altezza dell’intersuola. Proprietà che rende la scarpa fruibile anche da chi prona leggermente e non deve temere che il piede possa scivolare troppo verso l’interno, fuori controllo. La leggera imbottitura attorno al malleolo contribuisce poi ad amplificare la percezione di comodità e leggerezza della scarpa.
Peso: 7
Anche se in una daily trainer ritengo che il peso “leggero” non sia una delle qualità primarie da prediligere, 286 grammi (nel mio numero US10,5) attualmente sono nella media generale di questa categoria (daily trainer). Come anticipato parlando nel battistrada, avrei però preferito qualche grammo in più e una maggior presenza di gomma sotto all’intersuola.
Comfort: 8,5
È indubbiamente la prima qualità di questo modello. Appena indossate, soprattutto se si arriva da una scarpa un po’ più rigida, la sensazione iniziale è di estrema morbidezza. Io le ho provate in diverse sedute, dalla più lente di recupero, alle ripetute in pista, fino alle uscite più lunghe. La sensazione è che sia una scarpa in grado di adattarsi alle necessità del piede, di coccolarlo quando ha bisogno di rilassarsi e di aiutare a spingere quando si vogliono alzare un po’ (ma non troppo) i ritmi.
Ritorno di energia: 6,5
Un po’ più del 6 politico che sono solito dare alle daily trainer, perché il Fresh Foam X è una mescola morbida ma anche abbastanza reattiva. Provate a ritmi sotto i 4 minuti al chilometro hanno reagito bene alla spinta del piede, che però deve lavorare maggiormente rispetto a quanto abituato con altri modelli per aiutare a spingere più forte. A ritmi più tranquilli, anche prolungati, la gamba rimane invece sempre viva.
Durata massima stimata: 5,5
Tra tutti i voti finora dati, l’unica insufficienza è stata per il battistrada, che anche in questo caso influisce sulla stima dei chilometri che le 1080v13 saranno in grado di percorrere. Se, dopo oltre 150km, la struttura della tomaia e la capacità dell’intersuola non sembrano aver risentito dei chilometri percorsi (in questo caso il voto andrebbe ampiamente sopra la sufficienza), lo stesso non si può dire dell’usura della parte inferiore della scarpa: una gomma fin troppo morbida del battistrada e le zone scoperte dell’intersuola non potranno sicuramente portare questo modello oltre i 600km. E, nel caso di podisti particolarmente pesanti o tallonatori, la durata potrebbe ridursi ancora di molto.
Prezzo ufficiale: 5,5
Il prezzo di listino ufficiale è di 190 euro, in linea con le dirette rivali Nike Invincible 3 e leggermente di più rispetto alle Asics Nimbus 25 e alle Hoka Clifton 9. Una spesa importante per una daily trainer, soprattutto considerata la durata che abbiamo stimato. Più abbordabile il costo a cui si può già a trovare su canali non ufficiali, attraverso i quali si riesce a risparmiare qualche decina di euro.
Voto finale: 6,6
Dopo aver indossato in tutte le uscite di allenamento per una ventina di giorni le New Balance Fresh Foam X 1080v13 mi sono fatto un’idea abbastanza chiara di come le utilizzerei in una mia eventuale rotazione e come potrebbero essere adattate alle necessità di diverse tipologie di runner.
La loro caratteristica primaria, il comfort, le rende un’ottima scelta per tutte le corse lente e di recupero o di uscite lunghe senza pensieri, magari con la musica nelle orecchie per rilassarsi e non pensare a nulla.
Sono adatte per essere utilizzate come scarpa tuttofare, a ritmi più tranquilli, per i runner principianti che non necessitano di un supporto per le loro uscite più svelte o cercano un modello che li possa avvicinare ad affrontare i chilometri della maratona senza subire troppo i traumi della strada.
La loro estrema morbidezza non deve spaventare però i runner più evoluti, che potrebbero sfruttarle, oltre che per i lunghi-lenti, anche per allenamenti più veloci per imparare ad utilizzare (e rinforzare) i piedi senza il supporto di scarpe più strutturate.