Quasi 10.000 runner hanno invaso le strade di Torino per la City Marathon 2025, circa 3.900 i finisher della maratona. La città sabauda ha offerto uno scenario unico, con il percorso che ha toccato i luoghi simbolo del centro storico e le vie più suggestive, in una mattinata caratterizzata da temperature rigide e sole.
A trionfare nella FIAT Torino City Marathon sono stati i keniani Elvis Chebor Tabarach, che ha chiuso in 2h14’54”, e Naomi Kakoko Limamurei, vincitrice con il tempo di 2h31’01”. Crono non certo da record.
Alle spalle del keniano il connazionale Peter Wahome Murithi (2h16’48”) e l’americano T-Roy Brown (2h17’41”), a completare un podio di livello internazionale. Il primo italiano è stato inceve Andrea Belleri, ottavo in 2h28’19”. La corsa si è decisa al 35° chilometro, quando Tabarach ha accelerato dopo il lavoro della lepre Simon Mwangi Waithira, staccando definitivamente gli avversari nonostante il freddo e una caduta che avrebbe potuto compromettere la gara: “Ho sofferto il freddo e sono caduto, ma sono felice di questa vittoria”, ha dichiarato il vincitore.
Tra le donne, dietro a Naomi Kakoko Limamurei, dopo una gara condotta in solitaria dal primo all’ultimo chilometro, la connazionale Perez Jerubet, seconda in 2h38’04’’ e Rebecca Jepchirchir Korir, terza in 2:39’36’’, mentre la prima italiana è Manuela Serra, quinta assoluta, in 2h55’56”.
Nella FIAT Torino City Half Marathon i più veloci sono stati Gianluca Ferrato (Atletica Saluzzo), primo in 1h05’18”, e la francese Solene Binet, che ha fermato il cronometro a 1h16’12”.
“Un’edizione incredibile: la giornata, il record di iscritti, i volti felici di tutti i partecipanti”, ha dichiarato Luca Vergnano, del comitato organizzatore, annunciando già l’obiettivo per il 2026: “Centrare i 5.000 finisher in maratona e portare il tempo massimo a 6 ore e mezza”.

Tra i protagonisti della giornata anche Ghemon, rapper, cantautore e stand-up comedian, alla prima apparizione italiana sulla distanza, che ha chiuso la maratona in 3h44’28″. “Sono stato bravissimo: non me lo dico mai, ma questa volta me lo devo. Ho fatto il mio personale. Questa maratona è bellissima, non ha nulla da invidiare alle maratone internazionali a cui ho partecipato. Il percorso è incredibile: scorrevole, veloce e in molti tratti spettacolare anche dal punto di vista panoramico. E la corsa mi piace sempre di più: allena il fisico, ma anche e soprattutto la testa”.

