Il prossimo 7 dicembre, in occasione della festa di Sant’Ambrogio, Milano conferirà l’Ambrogino d’Oro a Iliass Aouani, un riconoscimento che va ben oltre la pura performance sportiva. La Medaglia d’Oro, la più alta onorificenza civica, celebra infatti non solo il successo nel mondo della maratona, ma anche l’impegno umano di un atleta cresciuto “in periferia” e salito ai vertici internazionali con determinazione e orgoglio per la città che lo ha formato.
Chi è Iliass Aouani
La storia sportiva di Iliass Aouani è un affresco di sacrificio, passione e piani precisi. Nato in Marocco nel 1995 e trasferitosi a Milano a due anni, ha vissuto nei quartieri popolari di Ponte Lambro, dove ha mosso i primi passi nel calcio prima di scoprire la passione per la corsa nel 2011, tra le file dell’Atletica Riccardi Milano. Da lì, la sua ascesa: il titolo italiano juniores nei 5000 metri nel 2014, la partecipazione agli Europei U23 e tutta una gavetta costruita con rigore e pazienza.
Decisivo è stato il periodo di studio negli Stati Uniti, prima alla Lamar University e poi all’Università di Syracuse, dove Aouani ha conseguito la laurea in ingegneria civile e la magistrale in ingegneria strutturale, continuando a gareggiare con ottimi risultati in NCAA. Tornato in Italia nel 2020, ha scelto Ferrara come base di allenamento sotto la guida dell’allenatore Massimo Magnani, diventando subito Campione Italiano di 10 km su strada, 10.000 metri, cross e mezza maratona nel 2021.
L’exploit è arrivato nel 2025: medaglia d’oro agli Europei su strada a Lovanio e bronzo ai Mondiali di Tokyo, con il tempo di 2h09’53” in una gara combattuta fino all’ultimo metro, dopo 22 anni di assenza tricolore sul podio mondiale. Un mix di intelligenza tattica, resistenza ed equilibrio tra preparazione mentale e fisica che ha trasformato Iliass Aouani nel nuovo punto di riferimento del running italiano.
Un simbolo di riscatto
La decisione del Comune di Milano di assegnare l’Ambrogino d’Oro a Iliass Aouani va poi oltre la semplice celebrazione sportiva. È un messaggio forte: Milano sceglie di premiare un atleta che rappresenta l’essenza di una città aperta e inclusiva, capace di riconoscere il talento e la forza di volontà. La sua storia diventa un faro per tanti giovani delle periferie milanesi, che vedono nello sport non solo una passione, ma una concreta opportunità di riscatto e realizzazione.
Cos’è l’Ambrogino d’Oro
L’Ambrogino d’Oro, istituito nel 1946, è l’onorificenza comunale più prestigiosa di Milano. Ogni anno, nella festa del 7 dicembre, vengono assegnati fino a 15 Medaglie d’Oro e 20 attestati di Civica Benemerenza a cittadini che si sono distinti per meriti nei campi culturale, scientifico, sociale, istituzionale e sportivo. La scelta avviene da parte dell’Ufficio di presidenza del consiglio comunale, con diritto di veto del sindaco. Nel 2025 tra i premiati compaiono figure di rilievo come Enrico Mentana, Christian Di Martino e Miriam Guastoni, insieme a personalità legate al mondo culturale e imprenditoriale milanese.
Negli anni molti atleti hanno ricevuto l’Ambrogino d’Oro per i loro exploit e l’impatto sulla città. Tra i nomi più noti ricordiamo il calciatore Andriy Shevchenko, insignito nel 2019, mentre in passato sono stati premiati campioni come Franco Baresi (2021) e altri simboli dello sport milanese. L’assegnazione a Iliass Aouani, primo maratoneta a ricevere l’onorificenza, conferma la continuità di una tradizione che premia sportivi capaci di portare Milano nel cuore e nel mondo.

