Mentre noi ancora stavamo “discutendo” sulla possibilità che Nadia Battocletti potesse abbattere il muro dei 4 minuti nel miglio, dall’altra parte dell’oceano, nel cuore dell’Oregon, al leggendario Prefontaine Classic di Eugene, la pista ha tremato sotto i piedi di due regine del mezzofondo mondiale. Le kenyane Beatrice Chebet e Faith Kipyegon, hanno fatto sul serio firmando una serata storica per l’atletica leggera, stabilendo due nuovi record del mondo nei 5000 e nei 1500 metri femminili. Un doppio sigillo che non solo arricchisce il palmarès delle due campionesse olimpiche, ma ridefinisce i limiti del possibile nella corsa su pista.
Beatrice Chebet infrange il muro dei 14 minuti nei 5000 metri
Beatrice Chebet ha compiuto un’impresa che sembrava ancora lontana: è diventata la prima donna nella storia a scendere sotto la barriera dei 14 minuti nei 5000 metri. Il cronometro si è fermato su un incredibile 13’58”06, un tempo che cancella il precedente primato dell’etiope Gudaf Tsegay e che consacra Beatrice Chebet come la nuova regina della distanza.
La gara è stata un capolavoro tattico e fisico, con un cambio di passo ai limiti del l’immaginabile nell’ultimo giro chiuso in poco più di 61 secondi. Alle sue spalle, un’altra keniana, Agnes Jebet Ngetich, ha firmato il proprio personale con 14’01”29, mentre Gudaf Tsegay ha chiuso terza in 14’04”41. Mai prima d’ora si era vista una gara così veloce e combattuta, un vero spartiacque nella storia del mezzofondo femminile.
Dopo Breaking 4, Faith Kipyegon fa il record del mondo nei 1500 metri
Ma la serata leggendaria non è finita qui. Dopo il record (non ufficiale) nel miglio di dieci giorni fa, Nell’ultima gara in programma, Faith Kipyegon ha regalato al pubblico un’altra perla, migliorando il suo stesso record del mondo nei 1500 metri. Con un’azione fluida e potente, ha tagliato il traguardo in 3’48”68, abbassando di 36 centesimi il primato stabilito nel 2024 a Parigi.
La sua corsa è stata un inno alla perfezione atletica, con un’accelerazione finale che ha lasciato senza fiato. Dietro di lei, l’etiope Diribe Welteji ha chiuso in 3’51”44, anche lei sotto il precedente record africano, mentre l’australiana Jessica Hull ha completato il podio con un eccellente 3’52”67.
Il Prefontaine Classic 2025 si è così trasformato in un palcoscenico epico, dove due donne hanno riscritto la storia con la leggerezza di chi corre per passione, ma con la determinazione e la consapevolezza di chi sa di poter cambiare le regole del gioco. Beatrice Chebet e Faith Kipyegon hanno dimostrato che i limiti sono fatti per essere superati, ma prima di tutto bisogna volerlo.