Al The Running Event di San Antonio, Mizuno ha svelato la nuova Neo Zen 2, evoluzione di un modello che ha saputo conquistare il cuore dei runner di tutto il mondo oltre a vincere gli Awards di The Running Club come migliore scarpa del 2025. La prima versione era già considerata un punto di riferimento nel segmento delle scarpe da allenamento quotidiano, grazie al suo equilibrio tra comfort e prestazioni. Ora, con questa seconda generazione, il brand giapponese ha deciso di ascoltare le richieste degli atleti e introdurre una serie di miglioramenti mirati, senza stravolgere la filosofia originale.
Questa non vuole essere una recensione dei nuovi modelli Mizuno 2026, ma solo un’anteprima che riassume le nuove caratteristiche delle scarpe presentate al The Running Event di San Antonio in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club.
Mizuno Neo Zen 2 preview
La modifica più evidente riguarda la zona del tallone. Se nel modello precedente l’imbottitura era praticamente assente, lasciando spazio a una struttura minimale, oggi troviamo un’imbottitura più generosa, pensata per offrire un comfort superiore e una maggiore stabilità durante la corsa. La conchiglia interna, pur presente, mantiene un profilo discreto per non risultare invasiva, garantendo sostegno senza compromettere la libertà di movimento.
Un altro punto critico della prima versione era la linguetta, che tendeva a comprimere il collo del piede, causando fastidi a molti runner. Mizuno ha risolto il problema separandola dalla tomaia: ora è indipendente, pur restando realizzata in mesh tecnico traspirante. Questa soluzione permette una lacciatura più precisa e personalizzata, migliorando la sensazione di comfort e adattabilità.

Le dimensioni restano invariate: 40 mm nel tallone e 34 mm nell’avampiede, con un drop di 6 mm, caratteristiche che confermano la vocazione della Neo Zen 2 come scarpa versatile per allenamenti quotidiani. Le prime sensazioni, dopo un test rapido in fiera, parlano di una scarpa leggermente più rigida rispetto alla versione precedente, ma comunque morbida e capace di offrire un ottimo sostegno, soprattutto nella zona posteriore. La prova su strada sarà il vero banco di prova, ma le premesse sono decisamente promettenti.
Mizuno Hyperwarp, la nuova gamma di scarpe da gara
Accanto alla Neo Zen 2, Mizuno ha alzato l’asticella presentando tre modelli pensati per chi cerca prestazioni al top in gara: Hyperwarp Pure, Hyperwarp Elite e Hyperwarp Pro. Tutte condividono una tomaia leggera e traspirante, progettata per avvolgere il piede come una seconda pelle. La linguetta e i lacci sono in stile racing, per garantire una calzata precisa e stabile anche alle alte velocità.
Hyperwarp Pure preview
La Pure è la scarpa dedicata alla maratona e alle gare più impegnative. Il profilo è più basso rispetto agli standard attuali: 34,5 mm nel tallone e 31,5 mm nell’avampiede, con un drop di 3 mm. Questa configurazione favorisce una corsa fluida e naturale, con una rullata morbida che riduce lo stress muscolare sulle lunghe distanze. Il peso è sorprendente: appena 140 grammi, un dato che la colloca tra le più leggere della categoria. La sensazione generale è di comfort e ammortizzazione, senza rinunciare alla reattività della piastra in carbonio.

Hyperwarp Elite preview
Se la Pure è pensata per la resistenza, la Elite nasce per spingere al massimo nelle gare medio-corte. Mizuno ha combinato due mescole innovative, Peba e TPE, per ottenere un mix perfetto tra reattività e stabilità. Le altezze aumentano: 38 mm nel tallone e 34 mm nell’avampiede, con un drop di 4 mm, ideale per chi cerca una spinta decisa e una transizione rapida. Il peso sale a 170 grammi, ma resta competitivo per una scarpa da gara. La doppia densità dell’intersuola garantisce un ritorno di energia superiore, pensato per chi vuole correre veloce.

Hyperwarp Pro preview
Chiudiamo con la Hyperwarp Pro, il modello più versatile della gamma. Non è estrema come le sorelle, ma è perfetta per gli allenamenti rapidi e le sessioni di qualità. L’intersuola è realizzata interamente in TPE, una mescola termoplastica che assicura reattività e durata. La piastra in carbonio è infusa, non a strati, per offrire stabilità senza eccessiva rigidità. Le misure? 39 mm nel tallone e 33,5 mm nell’avampiede, con un drop di 5 mm, insolito ma pensato per favorire una corsa dinamica. Una scarpa che strizza l’occhio alla performance, ma con un occhio di riguardo alla versatilità.


