Il viaggio di Francesca verso la prima maratona, a Firenze, il prossimo 30 novembre, prosegue (scopri tutto qui). Un progetto che racconta, passo dopo passo, insieme al team di The Running Club, la preparazione verso i 42 chilometri e 195 metri.
Le prossime uscite, a 10 settimane dal via, prevedono una settimana dedicata al lavoro a ritmo maratona, con recuperi più lenti, seguita da una settimana incentrata sul lungo, sopra i 28-30 km. Il ritmo del lungo è pensato per essere sostenibile, ma non troppo rilassato: l’obiettivo è abituare il corpo alla distanza, mantenendo una certa intensità.
Il progetto è stato battezzato “Lady 3:30”, un riferimento al tempo obiettivo che Francesca dovrebbe riuscire a raggiungere con relativa facilità, anche se gli allenamenti settimanali sono impostati su ritmi leggermente più veloci rispetto a quelli della maratona, con l’idea di costruire una base solida anche per la mezza maratona.
I primi feedback: tra dubbi iniziali e progressi concreti
Francesca racconta con sincerità le sue prime impressioni: “Quando leggo il lavoro da fare, la prima reazione è sempre ‘non ce la farò mai’. Poi però mi ci abituo e riesco a portarlo a termine”. I lunghi, per ora, sono gestiti con cautela, senza spingere troppo, ma con buoni risultati. Più impegnativi, invece, i lavori in pista, dove il ritmo imposto è difficile da mantenere fino alla fine.
Andrea Soffientini, il suo coach, sottolinea l’importanza dell’educazione atletica: “Allenare significa insegnare a gestire la corsa, la fatica, i momenti di crisi e quelli di euforia. Francesca è ancora una novizia, e il rischio è quello di esagerare quando si sente bene, o di bloccarsi nei giorni no”.
La questione della sicurezza e il ruolo del gruppo
Un tema delicato affrontato insieme ad Andrea è anche quello della sicurezza per le donne che corrono. “Purtroppo per voi è più complicato – dice Andrea – tra fischi e comportamenti inaccettabili per strada”. Per questo, molti allenamenti si svolgono in pista, dove l’ambiente è più controllato e il gruppo di allenamento offre supporto mentale e tecnico.
Francesca conferma: “In pista mi trovo bene, riesco a capire meglio il ritmo. Fuori, con i dislivelli, è più difficile, ma sto imparando a gestire anche quello”. Il gruppo, composto da Paolo e altri compagni di corsa, è fondamentale per affrontare gli allenamenti più duri, soprattutto quelli su strada.
Il primo lungo da 30 km: un test superato con successo
Il momento clou degli ultimi giorni di allenamento è stato il primo lungo da 30 km. Francesca lo ha affrontato con determinazione, partendo in gruppo e gestendo bene le energie. I primi chilometri sono stati corsi a sensazione, senza guardare il GPS, su un percorso leggermente in salita. Dopo il giro di boa, il gruppo si è ridotto, ma gli ultimi 7 km sono stati corsi in progressione, fino a chiudere ad un ritmo di 4’30” al chilometro.
“Ho finito bene, tirando ma soddisfatta”, racconta Francesca. Il tempo finale è stato di 2 ore e mezza, con una media perfetta di 5 minuti al chilometro. Le scarpe utilizzate, le Glycerin Max, si sono rivelate ottime compagne di viaggio.
Verso Firenze: dieci settimane di lavoro e fatica
La maratona di Firenze, intanto, si avvicina: mancano dieci settimane e il programma prevede ancora molti lavori, tra lunghi e sedute di media distanza. La prossima settimana sarà dedicata a un allenamento da 20-25 km, su ritmi più veloci rispetto al lungo appena concluso.
Francesca è determinata, consapevole della fatica ma anche delle sue capacità. “La fatica la faccio, garantito – dice sorridendo – ma per ora riesco a gestirla”. Il percorso è ancora lungo, ma le basi sono solide e la motivazione è alta.
La preparazione di Francesca non è solo una questione di chilometri e ritmi. È un viaggio personale, fatto di scoperte, sfide e crescita. Con il supporto di The Running Club, sta costruendo non solo una prestazione, ma anche una nuova consapevolezza di sé come atleta. La maratona di Firenze sarà il suo battesimo, e noi continueremo a seguirla passo dopo passo.