Nella seconda giornata dei Mondiali di Tokyo, Edoardo Scotti, nella batteria di qualificazione, ha corso i 400 metri in 44”45, abbattendo di tre decimi il precedente record nazionale e qualificandosi per la semifinale con l’ottavo tempo assoluto. Una prestazione straordinaria, che lo proietta tra i migliori d’Europa e accende le speranze azzurre anche per un posto in finale.
Scotti ha corso nella nona corsia, la più esterna, senza punti di riferimento visivi. Ma proprio in quella posizione ha trovato la spinta per una gara aggressiva e coraggiosa. Dopo un passaggio ai 200 metri in 21”04, ha mantenuto il ritmo fino al traguardo, chiudendo terzo dietro allo statunitense Jacory Patterson (43”90) e al giamaicano Rusheen McDonald (44”38). “Mi è piaciuto correre in quella corsia, ho spinto dall’inizio alla fine”, ha dichiarato a caldo ai microfoni Rai.
Con questo tempo, Scotti non solo migliora il record italiano, ma entra anche nella top ten europea di sempre, al decimo posto. Il precedente primato, 44”75, era stato eguagliato dallo stesso Scotti agli Europei a squadre di Madrid, pareggiando il crono di Luca Sito del 2024. Ora, con questo 44”45, l’azzurro si conferma come il miglior interprete italiano del giro di pista e uno dei più promettenti a livello internazionale.
Nonostante l’impresa, Scotti non si accontenta. “Il tempo va fatto tra due giorni”, ha detto con lucidità, riferendosi alla semifinale. “Il mio obiettivo è entrare in finale. L’atletica così comincia a diventare interessante.” Parole che raccontano la mentalità di un atleta maturo, consapevole del proprio valore e determinato a lasciare il segno.
La giornata del record ha avuto anche un significato personale: “Oggi è il compleanno di mia mamma, spero di averle fatto un bel regalo”, ha aggiunto con un sorriso. Ora l’Italia guarda con fiducia alla semifinale, dove Scotti cercherà di migliorarsi ancora e inseguire un posto tra i grandi della velocità mondiale.