Negli ultimi anni, le gare podistiche organizzate negli aeroporti hanno conquistato runner di ogni livello, trasformando le piste di decollo in scenari sportivi inediti. Questi eventi non sono solo una curiosità: rappresentano una nuova frontiera del running, dove la passione per la corsa incontra il desiderio di vivere esperienze fuori dall’ordinario.
Correre in un aeroporto significa appropriarsi di uno spazio normalmente inaccessibile, carico di simbolismo e movimento, e farlo diventare teatro di sfide personali e collettive. Significa vivere un’esperienza unica, dove il silenzio della notte si mescola al fascino delle luci di pista e all’adrenalina di un luogo normalmente riservato ai viaggiatori.
Le origini: Budapest apre la pista ai runner
Uno degli aeroporti pionieri in Europa è stato il Ferenc Liszt International Airport di Budapest, in Ungheria. Qui, la Runway Run è diventata un appuntamento fisso, attirando migliaia di partecipanti ogni anno. L’evento è stato ideato per raccogliere fondi a favore di enti benefici e per promuovere l’aeroporto come spazio multifunzionale.
I runner si sfidano su un percorso di 5 o 10 chilometri, correndo letteralmente sulla pista principale dello scalo, con il traffico aereo sospeso per l’occasione. L’atmosfera è surreale: correre sotto le luci della pista, circondati da hangar e torri di controllo, regala una sensazione di libertà e potenza difficile da replicare altrove.
Brasile: la magia del tramonto
In Sud America, l’aeroporto di Brasilia ha ospitato la Flying Run Sunset, una gara che si svolge al calar del sole e che ha visto la partecipazione di oltre 2.700 atleti. Il percorso, che si snoda tra le piste di decollo e le aree di servizio del terminal, è stato pensato per offrire una vista spettacolare sulla capitale federale.
L’evento è accompagnato da musica dal vivo, installazioni luminose e un’area ristoro che celebra la gastronomia brasiliana. La corsa diventa così un’esperienza multisensoriale, dove il movimento si fonde con la bellezza del paesaggio e la cultura locale.
Emirati Arabi: sport e innovazione
Negli Emirati Arabi Uniti, l’aeroporto Dubai World Central ha ospitato diverse edizioni di gare podistiche notturne. Qui, la corsa è parte di un progetto più ampio di promozione del turismo sportivo e dell’innovazione urbana.
I partecipanti ricevono un “boarding pass” simbolico, attraversano un vero e proprio check-in e si preparano al “decollo” con scarpe da corsa ai piedi. L’organizzazione è impeccabile, con servizi di sicurezza, assistenza medica e intrattenimento lungo tutto il percorso. L’evento è pensato per essere inclusivo, con distanze adatte a tutti e un forte accento sulla sostenibilità.
L’esperienza americana: tra sport e spettacolo
Negli Stati Uniti, l’idea di correre in aeroporto ha trovato terreno fertile. L’aeroporto di Los Angeles ha ospitato eventi podistici in collaborazione con enti locali e organizzazioni sportive. Anche l’aeroporto di Denver ha aperto le sue piste per gare notturne, spesso accompagnate da concerti e attività collaterali. In questi casi, la corsa diventa parte di un festival urbano, dove sport, musica e cultura si fondono in un’unica esperienza.
JFK Runway Run: cinquant’anni di storia sulla pista di New York
La JFK Runway Run, ospitata presso il celebre aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York, è una delle gare podistiche su pista aeroportuale più antiche e prestigiose al mondo. Nata nel 1972 come corsa di 10 chilometri, l’evento è stato successivamente trasformato in una 5K Run/Walk per adattarsi alle esigenze logistiche e di sicurezza dello scalo. Oggi, la gara è organizzata dal JFK Rotary Club ed è diventata un appuntamento annuale atteso da migliaia di runner, con finalità benefiche e una forte componente comunitaria.
La peculiarità della JFK Runway Run è che si svolge su una pista attiva, che viene temporaneamente chiusa al traffico aereo per permettere lo svolgimento della gara. Durante l’evento, gli aerei vengono dirottati su piste secondarie, rendendo possibile correre in uno degli aeroporti più trafficati del mondo. L’organizzazione è rigorosa: i partecipanti devono superare controlli di sicurezza, non possono portare zaini o fotocamere, e devono rispettare le regole imposte dalla Port Authority.
Singapore e Giappone: efficienza e spettacolo
In Asia, paesi come Singapore e Giappone stanno esplorando il potenziale degli aeroporti come spazi multifunzionali. A Singapore, l’aeroporto Changi ha ospitato eventi sportivi e culturali all’interno del Jewel, il complesso commerciale e ricreativo integrato con il terminal.
In Giappone, alcuni aeroporti regionali hanno aperto le piste per gare podistiche durante le ore di inattività, offrendo ai runner la possibilità di correre in ambienti altamente tecnologici e perfettamente organizzati. Queste esperienze combinano efficienza, spettacolo e un forte senso di comunità.
La Runway Run di Treviso: un decollo tutto italiano
Il prossimo 20 settembre 2025, l’aeroporto Antonio Canova di Treviso ospiterà una delle gare più attese del calendario podistico italiano: la Treviso Runway Run. Non è la prima corsa aeroportuale italiana, che negli scorsi anni si è già corsa due volte sulle piste di decollo dell’aeroporto di Linate. Si tratta di una corsa notturna non competitiva di 10 km, interamente ambientata sulla pista di decollo dello scalo veneto. L’evento, ideato da MG Sport con il brand FollowYourPassion, è pensato per offrire un’esperienza immersiva e coinvolgente, dove ogni dettaglio richiama il mondo del viaggio.
I partecipanti potranno scegliere tra sei “destinazioni” simboliche – Roma, Barcellona, Istanbul, Los Angeles, Bangkok e Sidney – ciascuna con un proprio orario di check-in e un’area dedicata. L’accesso all’aeroporto avverrà attraverso un vero e proprio processo di imbarco: pre check-in, ritiro del pettorale e della carta d’imbarco, controlli di sicurezza e ingresso al gate. L’hangar sarà trasformato in una sala d’attesa pre-partenza, con musica, luci e intrattenimento, con partenza prevista per le 23:30.
Progetti futuri: aeroporti come spazi multifunzionali
Il successo di queste gare ha spinto molti aeroporti a considerare l’idea di aprire le loro piste a eventi sportivi e culturali. In Europa, si parla di progetti simili in città come Amsterdam, Francoforte e Barcellona, dove gli scali potrebbero diventare luoghi di aggregazione anche al di fuori del contesto aeroportuale. L’obiettivo è duplice: promuovere uno stile di vita attivo e sostenibile, e valorizzare gli aeroporti come infrastrutture aperte alla comunità.
Negli Stati Uniti, alcuni scali minori stanno già sperimentando l’uso delle piste per eventi sportivi durante le ore di inattività. L’idea è quella di trasformare l’aeroporto in un hub multifunzionale, capace di ospitare gare, concerti, fiere e attività educative. Anche in Asia, in paesi come Singapore e Giappone, si stanno studiando soluzioni per integrare sport e mobilità in un’unica visione urbana.
Le gare podistiche negli aeroporti rappresentano una nuova visione dello spazio urbano e della mobilità. Correre su una pista di decollo è un gesto simbolico: si parte, ma non in volo. Si parte con il corpo, con la mente, con la voglia di esplorare. È un modo per riscoprire il viaggio, per vivere l’aeroporto in modo diverso, per sentirsi parte di un mondo in movimento.