Nel mondo del trail running, ci sono scarpe che vanno e vengono, e poi ci sono modelli che diventano veri e propri punti di riferimento. La Brooks Cascadia è una di queste. Con la sua diciannovesima edizione, il brand americano alza l’asticella, proponendo una scarpa che promette di essere più leggera, più reattiva e più versatile che mai. La Cascadia 19 non è solo un aggiornamento: è una vera e propria evoluzione, pensata per chi ama correre su sentieri tecnici, affrontare dislivelli importanti e non si ferma davanti a fango, rocce o pioggia.
Questa non vuole essere una recensione delle nuove Cascadia 19, ma solo un’anteprima che riassume le caratteristiche delle scarpe presentate da Brooks in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club.
Brooks Cascadia 19: caratteristiche tecniche
Il cuore pulsante di questa nuova versione è la nuova intersuola in DNA Loft v3, una mescola supercritica infusa con azoto che offre un’ammortizzazione più morbida, leggera e reattiva rispetto al passato. Questo upgrade non è solo una questione di comfort: significa meno affaticamento muscolare, maggiore fluidità nella corsa e una sensazione di protezione continua, anche dopo ore sui sentieri.
Il drop è stato ridotto da 8 a 6 mm, con un incremento dell’altezza dello stack, 35 mm sul tallone e 29 mm sull’avampiede, per una postura più naturale e una transizione più fluida.
Ma la vera rivoluzione è nel sistema Trail Adapt, che integra un Ballistic Rock Shield co-molded direttamente nell’intersuola. Questo elemento, già presente nelle versioni precedenti, è stato completamente riprogettato per offrire una protezione ancora più efficace contro rocce e radici, senza compromettere la flessibilità. Il risultato? Una scarpa che si adatta dinamicamente al terreno, garantendo stabilità anche nei passaggi più tecnici.
Dopo una versione 18 che aveva “deluso” molti runner per il peso eccessivo, la Cascadia 19 si presenta con un profilo più snello: 297 grammi per la versione maschile di riferimento e 266 grammi per quella femminile. Un taglio netto rispetto al passato, che si traduce in una maggiore agilità e in una sensazione di leggerezza che sorprende fin dai primi chilometri.
La suola è un altro punto di forza. La nuova TrailTack Green, realizzata con il 25% di gomma riciclata, promette una trazione eccellente sia su terreno asciutto che bagnato. Le scanalature centrali nella tassellatura migliorano ulteriormente l’adattamento al terreno, garantendo grip e flessibilità dove serve. È una suola che non teme le condizioni estreme, pensata per chi corre tutto l’anno, in ogni stagione.

Per chi non si ferma nemmeno sotto la pioggia, Brooks propone anche la versione GTX, dotata di membrana Gore-Tex Invisible Fit. Questa tecnologia, applicata direttamente alla tomaia, rende la scarpa impermeabile senza aggiungere peso o rigidità. Il risultato è una protezione totale dall’acqua, con una traspirabilità sorprendente per una scarpa waterproof. La tomaia, in mesh tecnico con rinforzi strategici, è morbida, resistente e avvolgente, con una linguetta a soffietto e un collarino imbottito che aumentano il comfort anche nelle uscite più lunghe .
Cascadia 19, inoltre, è certificata CarbonNeutral, grazie all’uso crescente di materiali riciclati e alla compensazione delle emissioni di carbonio. Un passo importante per un’azienda che da anni investe in innovazione responsabile, cercando di ridurre l’impatto ambientale senza compromettere le prestazioni.
Il prezzo è di 150 euro per la versione standard e 180 euro per la GTX (trova le migliori offerte nella vetrina scarpe di The Running Club), cifre in linea con il segmento premium del trail running. Considerando la qualità costruttiva, le tecnologie impiegate e la durata nel tempo, si tratta di un investimento più che giustificato per chi cerca una scarpa affidabile e performante.