Faith Kipyegon ci ha provato, ma non ce l’ha fatta. A Parigi, in occasione di Breaking4, l’evento creato da Nike, ha compiuto un’impresa straordinaria, tentando di entrate nella storia correndo il miglio in meno di quattro minuti, ma ha dovuto arrendersi di fronte all’impossibile (per ora). 4 minuti 6 secondi e 42 centesimi il tempo con cui ha percorso i 4 giri di pista, abbassando di oltre un secondo il proprio personale e record mondiale del miglio.
Faith Kipyegon ha tenuto un ritmo quasi perfetto per gran parte della gara, restando vicinissima all’obiettivo nei primi tre giri. Dopo aver coperto gli 809 metri in 2’00”75 – appena un decimo sopra il tempo previsto – ha iniziato a perdere leggermente terreno nel terzo giro. Ma è stato nell’ultimo che il calo si è fatto più evidente: i 400 metri conclusivi sono stati percorsi in 1’04”58, un rallentamento significativo che ha definitivamente messo la parole fine al suo sogno.
Questi gli intertempi ufficiali:
- Giro 1: 1’00″40
- Giro 2: 1’00″35 (2’00″75)
- Giro 3: 1’01″09 (3’01″84)
- Giro 4: 1’04″58 (4’06″42)
“Sono esausta – ha dichiarato Faith Kipyegon in diretta streaming dopo la gara -. Sono stanca, ma felice di averci provato. È per questo che sono venuta qui: per tentare di essere la prima donna a scendere sotto i quattro minuti. Ho dimostrato che è possibile. È solo questione di tempo. Se non sarò io, sarà qualcun’altra.”
La 31enne ha completato i quattro giri dello Stade Sébastien Charléty di Parigi, spinta da un gruppo di 13 pacer, 11 uomini e 2 donne (tra di loro anche l’americano Grant Fisher, medaglia di bronzo olimpica nei 5000 e 10.000 metri) e dalle Wavelight, il sistema di luci LED che segna il ritmo da seguire lungo il bordo interno della pista di atletica.
Ad aiutare la campionessa kenyana, anche un mix di capi ipertecnologici e super scarpe, sviluppati insieme a Nike: le inedite Nike Victory Elite FK, scarpe chiodate ultraleggere, con una piastra in fibra di carbonio esterna e sei chiodi in titanio, pensate per offrire il massimo della velocità e della leggerezza; e una tuta da gara rivoluzionaria, la Fly Suit, completata da top, manicotti, gambali e fascia per la testa, realizzata con un materiale brevettato e aerodinamico, arricchito da Aeronodes, particolari stampati in 3D e posizionati strategicamente per ridurre la resistenza dell’aria. Ogni dettaglio è stato testato in galleria del vento e simulazioni al computer.
Nonostante il nuovo record mondiale il risultato di Breaking4 non potrà comunque essere omologato ufficialmente, sia per l’utilizzo di pacer uomini durante il tentativo, sia per l’utilizzo di scarpe non approvate da World Athletics.
Il miglio (1.609,34 metri), è una delle distanze leggendarie dell’atletica leggera. Per anni, il limite dei 4 minuti è stato ritenuto insuperabile dagli uomini, finché, il 6 maggio 1954, Roger Bannister non lo ha abbattuto, fermando il cronometro a 3’59″4. Da quel momento, il record maschile è stato progressivamente migliorato, fino a raggiungere l’attuale primato di 3’43″13, stabilito dal marocchino Hicham El Guerrouj nel 1999.
In campo femminile, invece, si pensava che il muro dei 4 minuti potesse essere abbattuto questa sera. Il record mondiale ufficiale apparteneva già alla stessa Faith Kipyegon, che il 21 luglio 2023, nella tappa della Diamond League di Monaco, lo aveva corso in 4’07″64.
“Non perderò la speranza, continuerò a provarci. Spero di riuscirci un giorno – ha concluso Faith Kipyegon dopo il suo tentativo, mandando un messaggio diretto anche a sua figlia e alle bambine che la stavano guardavano -. Dirò loro che non abbiamo limiti. Possiamo limitarci con i pensieri, ma è sempre possibile provarci in tutto e dimostrare al mondo che siamo forti. Continuate a impegnarvi, sempre”.