Solo poche linee di scarpe da running possono vantare la continuità, la riconoscibilità e la fiducia che la famiglia Ghost di Brooks ha saputo costruire nel tempo. Per molti runner, la Ghost rappresenta un punto di riferimento, una scelta sicura e affidabile, capace di accompagnare sia i primi passi nel mondo del running sia le uscite quotidiane di chi corre da anni. Con il lancio della Ghost Max 3, Brooks conferma la volontà di evolvere senza tradire la propria identità, proponendo una scarpa che unisce ammortizzazione, stabilità e comfort, mantenendo quel “family feeling” che ha reso celebre la serie.
La Ghost è da sempre la scarpa daily trainer per eccellenza di Brooks. Il suo design sobrio, la costruzione solida e la risposta prevedibile la rendono ideale per chi cerca una compagna di corsa affidabile. Non è una scarpa pensata per stupire con tecnologie avveniristiche o soluzioni estreme, ma piuttosto per offrire una sensazione familiare, rassicurante, che permette al runner di concentrarsi sulla corsa, senza sorprese.
La serie Ghost Max nasce nel 2023 con l’intento di ampliare l’offerta Brooks, proponendo una versione più ammortizzata della Ghost classica, ma senza entrare nel territorio delle cosiddette “maxi”, ovvero quelle scarpe con intersuole estremamente alte e voluminose. Dopo il primo modello, seguito dalla Ghost Max 2 nel 2024, la Ghost Max 3 ha fatto il suo debutto nell’agosto 2025, portando con sé alcune novità e conferme.
Come suggerisce il nome, la Ghost Max 3 si distingue per un’intersuola più generosa rispetto alla Ghost tradizionale. Con uno spessore di 39 mm nel tallone e 33 mm nell’avampiede, il drop si attesta a 6 mm, una scelta che favorisce una transizione fluida e naturale durante la corsa. A differenza della Glycerin Max, che rappresenta il vertice dell’ammortizzazione nella gamma Brooks, la Ghost Max mantiene un profilo più contenuto, pur offrendo un’ottima protezione.
La mescola utilizzata è la DNA Loft v3, già presente nella Ghost Max 2, ma qui leggermente rivisitata per offrire una sensazione al tatto più morbida. Non si tratta di una rivoluzione, ma di un affinamento che contribuisce a rendere la scarpa più confortevole, soprattutto nelle uscite più lunghe.
Per valutare le prestazioni della Ghost Max 3, l’ho utilizzata per i nostri canonici 150 km, distribuiti tra uscite lente quotidiane e un lungo da 34 km in preparazione maratona. La scarpa si è dimostrata all’altezza delle aspettative, offrendo un comfort costante e una buona protezione, senza mai risultare ingombrante o eccessivamente morbida.

Battistrada: 7
Una delle novità introdotte nella Ghost Max 3 riguarda il battistrada, che presenta un design rivisitato rispetto alle versioni precedenti. La copertura dell’intersuola con gomma resistente è pressoché totale, garantendo un’ottima trazione anche su superfici bagnate.
Dopo 150 km, l’usura è risultata minima, anche nei punti dove solitamente si concentra lo sfregamento. Un segnale positivo che conferma la robustezza della scarpa.
Intersuola: 7
Come già accennato, le quote dell’intersuola rimangono invariate rispetto ai modelli precedenti. Ricordiamo che per Ghost 17 questi valori sono pari rispettivamente a 37 mm, 27 mm e 10 mm: è evidente quindi che la connotazione “max” sia riferito al quantitativo di mescola presente in avampiede.

Brooks continua a proporre intersuola in DNA Loft V3 anche in Ghost Max 3, soluzione che offre una buona ammortizzazione, senza compromettere la stabilità. La scarpa non è eccessivamente morbida, il che la rende adatta anche a runner dal peso importante. La sensazione durante la corsa è quella di una protezione costante, che non affatica il piede e permette di affrontare anche lunghe distanze con serenità.
Tomaia: 6,5
La tomaia della Ghost Max 3 presenta alcune modifiche rispetto al modello precedente, in particolare per quanto riguarda le aperture per l’areazione, ora leggermente ampliate. La struttura a doppio mesh sovrapposto garantisce una buona traspirabilità, anche in condizioni climatiche calde. Il logo Brooks, posizionato all’esterno, ha una consistenza tale da contribuire al mantenimento della forma della scarpa, mentre all’interno è presente la scritta cucita sulla tomaia.

Upper: 7
La zona dell’upper non presenta grandi cambiamenti, ma conferma la qualità costruttiva di Brooks. La linguetta è ben imbottita e confortevole, con due passanti per i lacci che ne garantiscono la stabilità. I lacci sono leggermente elasticizzati, mentre la conchiglia tallonare è rigida e ben imbottita, offrendo un buon supporto senza risultare invasiva.
Peso: 6,5
Nel numero US 8 (41 EU), la Ghost Max 3 pesa 285 grammi, un valore in linea con quello della Ghost Max 2 (288 grammi) e leggermente superiore alla prima versione (273 grammi). Durante la corsa, la percezione è quella di una scarpa equilibrata, che non appesantisce il passo e si comporta in modo simile ad altre daily trainer con caratteristiche analoghe.

Comfort: 7
Il comfort è uno dei punti di forza della Ghost Max 3. L’intersuola abbondante e protettiva, unita alla costruzione della tomaia e della linguetta, offre una sensazione di benessere costante. Anche durante il lungo da 34 km, la scarpa ha mantenuto un comportamento stabile e confortevole, senza causare fastidi o affaticamenti. La morbidezza della tomaia e l’ampiezza dell’avampiede contribuiscono a una calzata piacevole, adatta a diverse forme di piede.
Protezione: 7,5
La Ghost Max 3 continua a offrire un buon livello di protezione, grazie allo spessore dell’intersuola e alla stabilità della mescola DNA Loft v3. Anche i runner più pesanti possono trovare in questa scarpa un valido alleato, capace di assorbire gli impatti senza compromettere la sicurezza.

Durata massima stimata: 8
Dopo 150 km, la Ghost Max 3 ha mostrato una resistenza notevole. Il battistrada è praticamente intatto, l’intersuola mantiene la sua risposta e la tomaia non presenta segni di cedimento. È plausibile ipotizzare una durata di almeno 700 km per runner dal peso importante, con possibilità di superare questa soglia per chi ha una corporatura più leggera.
Rapporto qualità/prezzo: 7
Il prezzo di lancio della Ghost Max 3 è di 160 euro, solo 10 euro in più rispetto alla Ghost 17 (guarda le migliori offerta nella nostra vetrina scarpe). Considerando il maggior quantitativo di materiale, la costruzione più robusta e la maggiore ammortizzazione, si tratta di un investimento giustificato.

La scarpa offre prestazioni solide e una durata superiore alla media, rendendola una scelta conveniente per chi cerca una daily trainer affidabile.
Voto finale: 7,1
Con la Ghost Max 3, Brooks perfeziona un progetto che ha ormai raggiunto la maturità. Rispetto alla Glycerin Max, la Ghost Max 3 propone una mescola più tradizionale e quote più contenute, scelte che strizzano l’occhio al cliente storico di Brooks, abituato a un certo tipo di feeling sotto i piedi.
La scarpa si rivela più divertente e confortevole della Ghost 17, con un prezzo solo marginalmente superiore. È adatta alle uscite quotidiane, ai rigeneranti e anche a chi cerca una scarpa versatile, capace di adattarsi a diversi ritmi, dai 6 minuti al chilometro fino a scendere sotto i 4’30’’ al km nelle corse lente. Per molti runner, questo range rappresenta l’ideale, rendendo la Ghost Max 3 una scarpa “universale”, da utilizzare in quasi tutte le uscite senza rinunciare a protezione e durata.
Non è una scarpa pensata per stupire con una risposta esplosiva: per questo c’è la Glycerin Max. Ma chi sceglie la Ghost lo fa proprio per quel feeling tradizionale, per quella sensazione di stabilità e continuità che queste scarpe sanno offrire. La Ghost Max 3 aggiunge a tutto questo una maggiore ammortizzazione, uno stack più generoso, un drop contenuto che favorisce la spinta in avanti e una durata nel tempo che è ormai proverbiale.
In definitiva, la Ghost Max 3 è una scarpa che non cerca di reinventare la ruota, ma di perfezionarla. E per chi corre ogni giorno, questa è spesso la qualità più importante.