Francesco Pernici ha sfiorato l’impresa nella semifinale degli 800 metri ai Mondiali di Tokyo. Il giovane mezzofondista bresciano, classe 2003, ha corso con coraggio e determinazione, mantenendosi sempre nelle posizioni di testa in una gara dal livello tecnico altissimo. Sotto una pioggia battente, Pernici ha lottato fino all’ultimo metro, chiudendo al quarto posto in 1’43″84, nuovo primato personale.
Il crono ottenuto da Pernici non è solo il suo miglior tempo di sempre, ma rappresenta anche un risultato storico per l’atletica italiana. Con questa prestazione, l’azzurro è diventato il quarto italiano di sempre sulla distanza, superando il leggendario Donato Sabia e firmando la migliore prestazione italiana Under 23. Il precedente record U23, detenuto da Sabia dal lontano 1984 (1’43″88), è stato migliorato di quattro centesimi, un traguardo che rende ancora più significativa la prova del giovane talento.
Nonostante il tempo eccezionale, Pernici non è riuscito a qualificarsi per la finale. Il regolamento prevedeva l’accesso diretto per i primi due di ciascuna delle tre batterie, più i due migliori tempi tra gli esclusi. Purtroppo, nella terza semifinale hanno corso più velocemente dell’azzurro, relegandolo fuori dalla finale per appena quattro centesimi. Un verdetto amaro, ma che non cancella la grandezza della sua prestazione.
La gara di Tokyo ha messo in luce, ancora una volta, il talento cristallino di Francesco Pernici. Già protagonista agli Europei a squadre, il giovane ottocentista si conferma tra le promesse più brillanti del mezzofondo italiano. Al termine della sua prova, ai microfoni Rai, ha espresso tutta la soddisfazione per il percorso compiuto:
“Sono orgoglioso del mio cammino. Essere arrivato fin qui, su un palcoscenico così straordinario, è qualcosa di incredibile – ha dichiarato con emozione -. Sono convinto di poter diventare uno degli ottocentisti più forti di sempre”.