Con l’arrivo della decima edizione, Hoka Clifton si conferma come una delle scarpe da corsa più ricercate e apprezzate nel panorama delle daily trainer. Fin dalla sua prima versione, la Clifton ha saputo distinguersi per un design innovativo, caratterizzato da un’intersuola più generosa rispetto alla media del segmento e da un drop contenuto, pari a 5 mm, che la rendeva una scelta interessante per chi cercava una corsa più naturale e protetta.
Con Clifton 10, Hoka compie un passo deciso verso una nuova direzione, trasformando questa scarpa in una vera e propria maxi daily trainer. L’intersuola è cresciuta in modo significativo, superando i 40 mm di spessore nella zona del tallone, avvicinando così la Clifton alla sorella maggiore Bondi 9, nota per essere una delle scarpe più ammortizzate del brand.
Ho utilizzato la Clifton 10 durante le mie consuete sessioni di corsa lenta, che rappresentano la parte più consistente del mio chilometraggio settimanale. Inoltre, l’ho indossata anche per alcune camminate durante una fase di recupero da un infortunio. Di seguito, vi propongo un’analisi dettagliata dei vari aspetti tecnici della scarpa, con una valutazione finale complessiva.
Battistrada: 5,5
Rispetto alla Clifton 9, il battistrada della nuova versione presenta poche modifiche evidenti. Hoka ha mantenuto un design con pod in gomma più dura posizionati strategicamente nelle aree di maggiore attrito, lasciando invece la parte centrale dell’intersuola esposta.
Il risultato è un buon grip su superfici asciutte e bagnate, inclusi tratti con brecciolino o ghiaia. Tuttavia, la durabilità non è il punto forte di questa scarpa. Dopo circa 150 km di utilizzo, ho riscontrato segni evidenti di usura nelle zone di maggiore sfregamento: la gomma si è lisciata e l’intersuola esposta ha iniziato a deteriorarsi.
Intersuola: 6,5
Questo comportamento era già stato osservato nella Clifton 9, dove l’usura si concentrava nei primi 150-200 km per poi rallentare. La morbidezza del battistrada limita la possibilità di utilizzare anche la Clifton 10 per percorrenze molto elevate, come ci si aspetterebbe da una daily trainer tradizionale.

Il cambiamento più evidente nella Clifton 10 riguarda proprio l’intersuola. Hoka ha aumentato lo spessore portandolo a 42 mm nel tallone e 34 mm nell’avampiede, con un drop che passa da 5 mm a 8 mm. La mescola utilizzata è sempre la Compression Molded EVA (CMEVA), una soluzione classica, prevedibile e affidabile, ma che non offre la reattività delle mescole più moderne.
L’intersuola garantisce una protezione eccellente e un impatto molto morbido, ma non restituisce energia in modo efficace quando si aumenta il ritmo. È quindi una scarpa pensata per chi cerca comfort e ammortizzazione, più che la prestazione.
Tomaia: 7,5
La tomaia è realizzata in mesh a doppio strato, con aperture di ventilazione leggermente più piccole rispetto alla Clifton 9. Nonostante ciò, la traspirabilità è risultata molto buona anche durante le giornate più calde di fine primavera. La costruzione è solida e robusta.

La calzata è stata migliorata: ora è più ampia, soprattutto nella zona delle dita, offrendo un comfort superiore. Il numero calzato è quello abituale, e consiglio di mantenere la propria taglia standard.
Upper: 7
Le modifiche rispetto alla Clifton 9 sono minime. La linguetta è ben imbottita e non è più fissata lateralmente, ma resta stabile grazie a due passanti per i lacci. La zona del tallone è stata leggermente ammorbidita, con una conchiglia che si estende verso l’esterno per facilitare la calzata e proteggere il tendine d’Achille.
I lacci sono di buona qualità, leggermente elasticizzati, e gli occhielli rinforzati permettono una regolazione precisa e confortevole.
Peso: 7
L’aumento dell’intersuola ha comportato un incremento del peso. Nel mio numero (US 8 / EU 41), la Clifton 10 pesa 255 grammi, contro i 235 grammi della Clifton 9. Nonostante ciò, la scarpa non risulta pesante ai piedi, grazie a un buon bilanciamento e alla qualità dei materiali. Tuttavia, si perde una delle caratteristiche distintive delle precedenti Clifton: la leggerezza.

Comfort: 7,5
Il comfort è uno dei punti di forza della Clifton 10. L’aumento dell’intersuola ha migliorato la sensazione di morbidezza e protezione, rendendola ideale per le uscite più lunghe o per chi è in fase di recupero.
La combinazione tra l’imbottitura nella zona del collo del piede, la linguetta spessa e la tomaia ben costruita si sposa perfettamente con le caratteristiche della mescola, offrendo un’esperienza di corsa molto piacevole. Tuttavia, il feeling è particolare e potrebbe non piacere a tutti.
Protezione: 7
La Clifton 10 è una scarpa neutra, pensata per runner che non necessitano di supporto. L’aumento del drop e dello spessore la rende più adatta a chi ha un appoggio di tallone, rispetto alle versioni precedenti.
La pianta è moderatamente ampia e l’intersuola, pur essendo morbida, non è eccessivamente cedevole. Questo permette un utilizzo anche da parte di runner con una leggera iperpronazione, soprattutto su distanze medio-lunghe.

Durata massima stimata: 5
La durata complessiva è il punto debole della Clifton 10. Il battistrada tende a consumarsi rapidamente, e già dopo 150 km si notano segni evidenti di usura. È probabile che si riesca a raggiungere i 500 km, come accaduto con la Clifton 9, ma oltre questa soglia il grip potrebbe risultare compromesso, soprattutto nelle zone di maggiore attrito.
La tomaia, invece, è molto resistente, e la mescola CMEVA, pur non essendo reattiva, mantiene le sue caratteristiche nel tempo.
Rapporto qualità/prezzo: 6
Il prezzo di listino è aumentato leggermente, passando da 150 a 160 euro. Considerando l’inflazione e l’andamento generale del mercato, si tratta di un incremento comprensibile.
Tuttavia, rispetto ad altre scarpe della stessa categoria, la Clifton 10 non offre una mescola particolarmente innovativa o reattiva, e questo rende il prezzo un po’ elevato. Sarebbe stato auspicabile un aggiornamento anche nella composizione dell’intersuola, per giustificare meglio il costo.

Voto finale: 6,6
La Hoka Clifton 10 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alle versioni precedenti, soprattutto per quanto riguarda l’intersuola. Questo cambiamento la allontana dal posizionamento originario della linea Clifton, avvicinandola alla Bondi, ma con un prezzo più contenuto.
Il passaggio a un drop di 8 mm e l’aumento dello spessore la rendono una scarpa ideale per tallonatori che cercano massima protezione. Tuttavia, la scelta di mantenere la stessa mescola CMEVA limita la reattività e la rende meno adatta a chi cerca una scarpa più dinamica.
Hoka Clifton 10 è una scarpa presentata sul mercato nel 2025, pensata per i podisti che si allenano su strada e sono alla ricerca di una calzatura per le corse di tutti i giorni. L'intersuola è in C...
La Clifton 10 è indicata per runner fino a 85 kg di peso, che corrono a ritmi compresi tra 6’00” e 4’30” al chilometro. Può essere utilizzata anche a ritmi più lenti, risultando confortevole e protettiva. A ritmi più veloci, invece, la scarpa diventa meno efficace rispetto ad altre daily trainer più reattive.
In sintesi, è una scarpa perfetta per chi cerca comfort, ammortizzazione e protezione, ma meno adatta a chi desidera una corsa vivace e reattiva.