Nel 2025, Nike ha deciso di rivoluzionare la sua linea di scarpe da gara con piastra in carbonio. La nuova Nike Streakfly 2 nasce con un obiettivo preciso: dominare le distanze brevi, fino ai 10 km. Il cambiamento rispetto al primo modello è netto: geometria completamente rivista, peso da chiodata e – finalmente – una piastra in carbonio a tutta lunghezza, elemento che mancava nella versione precedente.
Una scarpa pensata per chi corre in avampiede e cerca reattività e velocità, senza compromessi: una scarpa per chi vuole correre forte, pressoché da utilizzare solo nelle gare sulle distanze più brevi per ottenere il massimo delle proprie capacità.
Battistrada: 7,5
Nella parte anteriore troviamo una gomma dura a scacchiera che offre un grip eccellente, anche su asfalto bagnato. La texture “waffle” tipica di Nike contribuisce a un minimo di ammortizzazione nell’impatto col terreno.
Unico neo: il battistrada è molto sottile e potrebbe consumarsi repentinamente e l’ho trovato non troppo preciso sulla pista sdrucciolevole o su pista bianca.

Intersuola: 8
Realizzata in ZoomX, è dotata di una piastra in carbonio a 6 strati, con 17° di angolo di piegatura. Due strati in meno rispetto alla Vaporfly 4, con un’inclinazione intermedia tra Vaporfly 3 e 4.
In questo modello però la curvatura conta meno: la geometria è più simile a quella di una scarpa chiodata, paragone che del resto si ritrova in un po’ tutte le caratteristiche costruttive di Streakfly 2. Le misure ufficiali parlano di uno spessore dell’intersuola di 27 mm nel tallone e 23 mm nell’avampiede, per un drop di 4 mm: una volta indossata l’impressione è però che la scarpa abbia un drop negativo, nuovamente un comportamento speculare a quello delle scarpe chiodate.
Tomaia: 8,5
Molto simile a quella della Vaporfly 4, la tomaia è composta da mesh ingegnerizzato: leggera, traspirante e precisa, soprattutto nella zona dell’avampiede, dove ricorda decisamente una chiodata. La calzata è comoda nel mesopiede e precisa in punta: promossa a pieni voti.
Upper: 8
I lacci non sono quelli racing minimalisti né quelli elasticizzati della Vaporfly 4, ma fanno il loro dovere. I passanti più spessi sembrano un po’ fragili ma migliorano l’allacciatura. La linguetta, in simil velluto con un minimo di schiuma, protegge bene il dorso del piede e resta stabile anche nei momenti frenetici pre-gara.

Il tallone, pur senza conchiglia rigida, è ben stabilizzato da materiali interni e schiuma che previene sfregamenti. Il comfort complessivo è buono, tenendo in considerazione che si tratta di una scarpa racing estremamente spinta nelle sue caratteristiche.
Peso: 9,5
Il dato è sbalorditivo: sono 131 grammi per il numero US 9.5. Si tratta di un fato che è inferiore a quello della Adidas Adios Pro Evo 1, scarpa che però è specificamente pensata per la distanza della maratona e che dalla sua ha uno spessore dell’intersuola ben superiore.
Al piede si percepisce immediatamente la leggerezza ma questo senza pregiudicare un certo livello di ammortizzazione offerto dalla intersuola in ZoomX.
Comfort: 6
La Streakfly 2 è una scarpa estrema, pensata per chi spinge forte su distanze brevi. Il comfort è buono nei primi chilometri, soprattutto sotto i metatarsi, ma oltre i 10 km può diventare impegnativa e affaticare polpacci e tendine d’Achille. Ne sconsigliamo pertanto l’utilizzo su distanze superiori, anche se in presenza di atleti molto leggeri.

Giudizio positivo, come evidenziato poco sopra, per la tomaia in termini di comfort: resta comoda anche su utilizzi più prolungati nel tempo, per quanto questi non siano il terreno d’utilizzo di riferimento per questa scarpa.
Reattività: 9,5
Una delle scarpe più reattive che abbia mai provato. L’appoggio in avampiede è quasi obbligato e restituisce una sensazione di spinta e potenza impressionante. La maggiore quantità di mescola sotto i metatarsi amplifica il ritorno di energia, rendendola perfetta per chi corre in modo aggressivo.
Durata stimata: 8
Nonostante il peso ridotto, l’usura visibile è contenuta. Anche la tomaia, pur sottilissima, sembra resistere bene nel tempo. Si può tranquillamente considerare una scarpa da circa 500 km, come molte altre super shoes moderne.
Trattandosi di una scarpa che deve essere utilizzata pressoché esclusivamente in gara o in sessioni di allenamento molto spinte e brevi, non è difficile ipotizzarne una vita utile che più che per chilometri percorsi vada a stagione. Pensando al calendario agonistico tipico si può immaginare che questa scarpa possa essere utilzizata per due stagioni, così da meglio giustificarne l’investimento economico.
Qualità/Prezzo: 9,5
Con un prezzo di listino di 179,99 €, è una delle scarpe in carbonio più accessibili sul mercato, insieme alla Kiprun 900x LD2. Considerando struttura, resa e durata, il rapporto qualità/prezzo è davvero eccellente. Ovviamente questo non la rende una scarpa per tutti perché le caratteristiche tecniche e la tipologia di distanza di riferimento nel quale utilizzarla, più fino ai 5km che spingendosi sino ai 10km, ne fa un prodotto molto specifico adatto ad un ambito di impiego verticale.

Voto finale: 8,3
La Nike Streakfly 2 rappresenta un netto passo avanti nel mondo delle scarpe da gara corte. Se fino a qualche anno fa questo segmento era quasi trascurato, Nike ha deciso di fare sul serio, offrendo una scarpa leggerissima, reattiva e con caratteristiche da chiodata moderna. Non è per tutti: si rivolge ad atleti leggeri, con appoggio in avampiede, capaci di tenere ritmi sotto i 4:00/km. Ma per chi rientra in questo profilo può davvero fare la differenza.
Appena l’ho indossata ho capito che sarebbe stata speciale. Nelle prime ripetute era quasi impossibile andare piano. Non perdona quando finisce l’energia, ma se si ha la gamba… può diventare una vera arma da cronometro con la quale ricercare il proprio personale. Ottima fino alle distanze di 5km, si può utilizzare anche su una 10km ma oltre diventa realmente troppo impegnativa ed estrema per poter essere consigliata. In casa Nike, però, le alternative non mancano a partire dalla Vaporfly 4.
Nike Streakfly 2 è una scarpa veloce adatta alle gare, che può essere anche utilizzata per gli allenamenti di qualità, con intersuola in ZoomX. Ha un'altezza al tallone 27mm e all'avampiede di 23mm...