Proseguono le indagini sul caso dei due maratoneti, Anna Zilio e Alberto Zordan, trovati morti a distanza di due settimane nelle loro abitazioni, rispettivamente a Verona e a Sovizzo, in provincia di Vicenza. Entrambi erano tesserati con l’associazione sportiva veronese Team Km Sport, ma non si allenavano insieme. Due vite parallele, unite da una tragica coincidenza che ora la magistratura sta cercando di chiarire.
Come riportato dal Corriere del Veneto, la procura di Verona ha rinvenuto due certificati medici cartacei intestati ad Anna Zilio, risultati non autentici e risalenti a due anni fa. Per questo è stato aperto un fascicolo per falso a carico di ignoti. Gli inquirenti vogliono capire chi abbia prodotto quei documenti e perché. Nel frattempo, sono stati richiesti gli esami tossicologici su entrambi i maratoneti per verificare l’eventuale assunzione di sostanze pericolose. L’ipotesi doping, però, al momento è stata scartata: nelle abitazioni non sono stati trovati farmaci sospetti, ma solo integratori comuni come Omega 3, magnesio e potassio.
La ricostruzione dei controlli sanitari
Le procure di Vicenza e Verona hanno acquisito la documentazione sanitaria dei due atleti circa dieci giorni fa. I certificati di Alberto Zordan sono risultati regolari, e sul suo caso resta aperto un fascicolo senza ipotesi di reato.
Più complessa la situazione di Anna Zilio: il certificato del 2025 non era presente negli archivi del Team Km Sport, dove la donna lavorava come segretaria dal 2017. Anna si occupava personalmente di raccogliere e archiviare i certificati di tutti i tesserati e di aggiornare le scadenze sul portale Fidal, compresi i suoi. Secondo quanto emerso, nel 2021 Anna aveva avuto un problema cardiaco che l’aveva costretta a uno stop di sei mesi. Dopo ulteriori controlli, aveva ottenuto un nuovo certificato e aveva ripreso a correre regolarmente, anche lunghe distanze. Un’attività intensa che non lasciava presagire rischi immediati. Tuttavia, le prime indiscrezioni sulle autopsie indicano che entrambi i maratoneti potrebbero essere morti per complicazioni cardiache.
Per avere certezze sulle cause dei due decessi, sarà necessario attendere la perizia del medico legale e i risultati degli esami tossicologici, attualmente in corso presso il laboratorio di medicina legale di Padova. Solo allora si potrà capire se si tratta di una tragica coincidenza o se dietro queste morti si nasconde qualcosa di più complesso.

