Con la TerraSkin X01, X-Bionic compie un ulteriore passo nella sua giovane avventura nel mondo delle calzature da trail running. Dopo anni di riconoscimenti per l’abbigliamento tecnico ad alte prestazioni, il marchio svizzero tenta ora di trasferire il proprio know-how nel settore delle scarpe, proponendo un modello che punta a coniugare innovazione tecnologica, protezione e un design audace e futuristico. La TerraSkin X01 si presenta come una scarpa pensata per affrontare i percorsi più impegnativi, promettendo un elevato livello di protezione e una calzata avvolgente. Tuttavia, nella prova sul campo, emergono alcune criticità che ne limitano la versatilità, in particolare per quanto riguarda la precisione della calzata e il peso complessivo.
Battistrada: 7,5
La suola della TerraSkin X01 è realizzata con la collaudata mescola Vibram Megagrip, una garanzia in termini di aderenza su superfici rocciose e compatte. I tasselli da 3,5 mm, di forma rettangolare, sono distribuiti su una griglia a quadranti che riduce la quantità di gomma impiegata, contribuendo a contenere il peso.

Su terreni asciutti e tecnici, il grip è eccellente, mentre su superfici umide si difende con dignità. Tuttavia, nei tratti fangosi la suola tende a intasarsi, perdendo trazione e rendendo più difficoltosa la progressione. Un comportamento che potrebbe penalizzare chi affronta sentieri variabili o condizioni meteo instabili.
Intersuola: 6
L’intersuola è costruita con una doppia densità: un guscio esterno in EVA più rigida e un cuore interno in EVA supercritica più morbida. Il risultato è uno stack complessivo di 31/26 mm e un drop di 5 mm. Le sensazioni in corsa sono quelle di una scarpa piuttosto secca, con un’ammortizzazione limitata e una risposta al terreno diretta, quasi brutale.

Il ritorno di energia è contenuto, rendendo la scarpa poco dinamica, soprattutto quando si cerca di aumentare il ritmo o mantenere velocità elevate per lunghi tratti. La stabilità è discreta, sufficiente per affrontare discese e appoggi laterali, ma non all’altezza delle aspettative generate dalla comunicazione del brand.
Buona invece la protezione sotto il piede, che filtra efficacemente le asperità del terreno. Tuttavia, la rigidità generale e l’assenza di un rocker marcato rendono la scarpa affaticante nelle uscite più lunghe.
Tomaia: 7
La tomaia della TerraSkin X01 è realizzata con una combinazione di materiali che richiama l’abbigliamento tecnico del brand: knit elastico, mesh traspirante e rinforzi in TPU. Il risultato è una struttura solida e resistente, che trasmette una sensazione di protezione.

La zona del collo del piede è costruita come un calzino, avvolgente e confortevole, ma l’avampiede presenta un volume generoso che lascia il piede libero di muoversi, compromettendo la precisione della calzata. La mini ghetta sul tallone, pensata per proteggere da detriti e polvere, risulta troppo aperta per essere davvero efficace, riducendo la sua utilità in ambienti tecnici.
Upper: 6,5
I lacci attraversano occhielli rinforzati, ma scorrono con difficoltà, rendendo complicata la regolazione della calzata. Dopo circa due ore di utilizzo, si avverte una fastidiosa pressione sul collo del piede, dovuta alla scarsa imbottitura della linguetta. La zona tallonare è ben strutturata e avvolge il piede in modo sicuro, ma nel complesso l’upper risulta meno confortevole e funzionale rispetto a quanto ci si aspetterebbe da una scarpa di fascia premium. Un dettaglio che incide negativamente sull’esperienza d’uso, soprattutto nelle uscite più lunghe.

Peso: 4
Il peso è uno degli aspetti più penalizzanti. Con 318 grammi nella taglia 9UK e ben 351 grammi nella 11UK, la scarpa risulta pesante fin dal primo passo. Questo incide negativamente sulla fluidità della corsa e sulla reattività generale. È evidente che X-Bionic abbia privilegiato la protezione e la robustezza, ma a scapito della leggerezza. Una scelta che limita la versatilità del modello, rendendolo poco adatto a chi cerca velocità e agilità sui sentieri.
Comfort: 6
Il comfort generale della TerraSkin X01 è altalenante. La zona del collo del piede è stabile e piacevole, ma la pressione dei lacci e la calzata imprecisa dell’avampiede compromettono l’esperienza. Durante uscite medio-lunghe, si avverte un indolenzimento nella parte superiore del piede, probabilmente causato dalla linguetta poco imbottita. Inoltre, dopo qualche ora, si percepisce fastidio ai lati dell’avampiede, dovuto alla posizione incassata del piede nell’intersuola. Un mix di sensazioni che rende la scarpa poco adatta a lunghe distanze.

Protezione: 8
La protezione offerta dalla TerraSkin X01 è uno dei suoi punti di forza. L’intersuola densa filtra efficacemente le asperità del terreno, anche se la sensazione resta secca. Il puntale rinforzato in TPU protegge le dita senza risultare troppo rigido o ingombrante. Anche la tomaia, grazie ai rinforzi nella parte inferiore, offre una buona difesa contro urti laterali e detriti. Una scarpa che trasmette sicurezza su percorsi tecnici, in discesa e in ambienti rocciosi.
Durata: 8
La costruzione generale della TerraSkin X01 suggerisce una buona resistenza nel tempo. La suola è compatta e durevole, l’intersuola rigida dovrebbe mantenere le sue caratteristiche anche dopo molti chilometri. La tomaia appare robusta, anche se presenta diverse zone incollate che potrebbero dare problemi con l’usura.

La durata stimata supera i 600-700 km, rendendola una scelta valida per chi cerca una scarpa solida e longeva, meno per chi predilige morbidezza e fluidità.
Prezzo: 4
Il prezzo di listino della TerraSkin X01 è di 250 euro, una cifra elevata anche nel panorama delle scarpe da trail premium non da gara (guarda qui le migliori offerte).
La scarpa include un calzino dedicato, ben realizzato ma delicato, che non aggiunge valore reale al prodotto. Le tecnologie impiegate e le prestazioni offerte non giustificano il costo. Attualmente si può trovare intorno ai 210 euro, ma resta comunque un investimento difficile da giustificare, soprattutto considerando le alternative presenti sul mercato.
Voto finale: 6,3
La X-Bionic TerraSkin X01 è una scarpa che punta in alto, con una struttura solida e una protezione convincente. Tuttavia, il peso elevato, la scarsa reattività dell’intersuola e alcuni problemi di comfort ne limitano l’appeal.
È adatta a chi cerca una scarpa robusta per percorsi tecnici e rocciosi, dove la protezione conta più della leggerezza. Non è invece ideale per chi vuole correre veloce o affrontare lunghe distanze con agilità.
Un secondo passo ambizioso per il brand svizzero, che ha ancora margini di miglioramento per portare le sue calzature al livello delle aspettative e del prezzo richiesto.

