Close Menu
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti
  • Alimentazione
  • Gare
    • 5-10km su strada
    • Mezza maratona
    • Maratona e Ultra
    • Pista
    • Trail running
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
I più popolari

Correre piano per andare più forte: perché e come fare

13 Agosto 2025

Come pulire bene le scarpe da corsa: la guida completa per lavarle e mantenerle come nuove

12 Agosto 2025

Project 2 – La sfida di Antonio: “Sto imparando a correre, ma la corsa deve restare un divertimento”

11 Agosto 2025
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok YouTube RSS
Trending
  • Correre piano per andare più forte: perché e come fare
  • Come pulire bene le scarpe da corsa: la guida completa per lavarle e mantenerle come nuove
  • Project 2 – La sfida di Antonio: “Sto imparando a correre, ma la corsa deve restare un divertimento”
  • Lenny Maughan, l’artista che disegna correndo per le strade di San Francisco
  • Salomon Aero Blaze 3, Ultra Glide 3 e S/LAB Pulsar 4: la corsa senza compromessi
  • Gare su strada EPS e distanze ufficiali: cosa dice il regolamento Fidal
  • Guida completa alla scelta della scarpe da corsa Adidas tra daily trainer, intermedie e modelli da gara
  • Forza e corsa: i benefici dell’allenamento muscolare per ogni tipo di runner
Facebook Instagram YouTube RSS LinkedIn Telegram
The Running ClubThe Running Club
  • Home
  • Recensioni
  • Scarpe
    • Adidas
    • Altra
    • Asics
    • Brooks
    • Diadora
    • Hoka
    • Kiprun
    • Mizuno
    • New Balance
    • Nike
    • NNormal
    • On
    • Puma
    • Salomon
    • Saucony
    • Topo
    • Under Armour
  • News
  • Allenamenti

    Correre piano per andare più forte: perché e come fare

    13 Agosto 2025

    Project 2 – La sfida di Antonio: “Sto imparando a correre, ma la corsa deve restare un divertimento”

    11 Agosto 2025

    Forza e corsa: i benefici dell’allenamento muscolare per ogni tipo di runner

    6 Agosto 2025

    Fartlek, giocare correndo: cos’è, a cosa serve e come fare

    29 Luglio 2025

    Allenamento d’estate: corsa sulla sabbia in spiaggia. Come fare e perché…

    24 Luglio 2025
  • Alimentazione
  • Gare
    1. 5-10km su strada
    2. Mezza maratona
    3. Maratona e Ultra
    4. Pista
    5. Trail running
    6. View All

    Il Giro di Castelbuono, una corsa che ti entra nel cuore: il video racconto di Andrea Soffientini

    4 Agosto 2025

    Yeman Crippa nella storia: trionfo italiano al 99° Giro di Castelbuono

    26 Luglio 2025

    Torna il Giro Podistico di Castelbuono, la corsa su strada più antica d’Europa

    19 Luglio 2025

    Europei a squadre: terzo posto nella seconda giornata a Madrid. Battocletti regina d’Europa, bene Pernici e Biasutti

    27 Giugno 2025

    Project 2: la sfida di Antonio verso la prima mezza maratona sotto le 2 ore

    10 Luglio 2025

    La Mezza maratona d’Italia e la nuova super scarpa di Brooks: un weekend di corsa

    2 Aprile 2025

    Gideon Rop e Ludwina Chepnegetich vincono la 50° RomaOstia

    2 Marzo 2025

    Jacob Kiplimo, è lui il numero uno! Doppio record del mondo alla mezza maratona di Barcellona

    16 Febbraio 2025

    Due nuovi record mondiali sulle 48 ore: Matthieu Bonne e Patrycja Bereznowska entrano nella storia dell’ultramaratona

    7 Giugno 2025

    Corre 500 ultramaratone in 500 giorni, il record di Shannon-Leigh Litt

    3 Giugno 2025

    Marco Matteazzi ha corso 100 maratone in 100 giorni contro il bullismo

    28 Maggio 2025

    Alessio Milani al debutto vince la 50ª Cento Chilometri del Passatore. Ilaria Bergaglio prima tra le donne

    25 Maggio 2025

    Ancora Federico Riva: nuovo record italiano sul miglio a Berlino

    27 Luglio 2025

    Francesco Pernici: il futuro dell’atletica italiana passa dagli 800 metri

    20 Luglio 2025

    Finalmente Marta Zenoni! Record italiano nel miglio a Londra

    19 Luglio 2025

    Eugene terra di record mondiali: Chebet prima donna sotto i 14 minuti nei 5000, Kipyegon si supera nei 1500 metri

    6 Luglio 2025

    Fuji Lite 6 e Fujispeed 4, la nuova frontiera del trail running di Asics

    13 Luglio 2025

    Altra Olympus 275: la nuova regina del trail con anima in Kevlar

    12 Luglio 2025

    NNormal Kjerag Brut, affidabilità estrema su ogni terreno

    5 Marzo 2025

    La nuova gamma The North Face: Summit Vectiv Pro 4 (con doppia piastra), Summit Vectiv Sky 2, Enduris 4 e Infinite 3

    31 Gennaio 2025

    Gare su strada EPS e distanze ufficiali: cosa dice il regolamento Fidal

    8 Agosto 2025

    Il Giro di Castelbuono, una corsa che ti entra nel cuore: il video racconto di Andrea Soffientini

    4 Agosto 2025

    Ancora Federico Riva: nuovo record italiano sul miglio a Berlino

    27 Luglio 2025

    Yeman Crippa nella storia: trionfo italiano al 99° Giro di Castelbuono

    26 Luglio 2025
  • Sportwatch
  • Eventi
  • Trova la tua scarpa
The Running ClubThe Running Club
Home » Correre piano per andare più forte: perché e come fare
Allenamenti e tecnica

Correre piano per andare più forte: perché e come fare

Correre piano migliora resistenza, efficienza cardiaca e metabolismo. Permette di costruire una solida base aerobica, fondamentale per diventare più veloci, prevenire infortuni e ottenere risultati duraturi nella corsa.
RedazioneBy Redazione13 Agosto 2025
Foto iStock
Foto iStock
Riassumi con ChatGPT

In un’epoca in cui tutto sembra ruotare attorno alla velocità, anche nel mondo del running amatoriale si è diffusa rapidamente l’idea che per migliorare serva sempre spingere al massimo. Allenamenti intensi, occhio sempre sul cronometro, fatica come misura del progresso. Eppure, tra i runner professionisti, soprattutto nell’ambiente della maratona, si è sempre più diffusa una verità – dimostrata poi da diversi studi – tanto semplice quanto controintuitiva: per diventare più veloci, bisogna imparare a correre piano.

Sì, avete letto bene. Correre lentamente, con costanza e metodo, è una delle chiavi più efficaci per migliorare la propria performance. Non si tratta di una moda passeggera, ma di una strategia supportata da solide basi scientifiche e da anni di esperienza sul campo.

Zona 2: dove nasce la resistenza

Il cuore di questo approccio si chiama Zona 2 (ne abbiamo parlato qui). È una fascia di intensità cardiaca che corrisponde a circa il 60-70% della propria frequenza cardiaca massima. In pratica, è quel ritmo in cui puoi correre e parlare senza affanno, sentendoti a tuo agio anche dopo diversi minuti di attività. È la zona in cui si costruisce la base aerobica, quella che permette al corpo di sostenere sforzi prolungati senza andare in crisi.

Allenamento di corsa in “zona 2”: cos’è, come e perché eseguirlo

Correre in Zona 2 significa allenare il cuore a lavorare in modo più efficiente. Il ventricolo sinistro, responsabile della spinta del sangue ossigenato verso i muscoli, si rafforza e diventa più capace di pompare grandi volumi di sangue a ogni battito. Questo si traduce in una maggiore ossigenazione dei tessuti e in una migliore capacità di sostenere la corsa nel tempo .

Ma i benefici non si fermano al cuore. L’allenamento a bassa intensità stimola anche la crescita della rete capillare nei muscoli, migliorando il trasporto di ossigeno e nutrienti. Questo processo, chiamato capillarizzazione, è fondamentale per aumentare l’efficienza del sistema aerobico.

In parallelo, si attiva la biogenesi mitocondriale: le cellule muscolari producono più mitocondri, le “centrali energetiche” che trasformano l’ossigeno in energia. Più mitocondri significano una maggiore capacità di sostenere sforzi prolungati, con un consumo più efficiente dei grassi come carburante principale. Questo è particolarmente utile nelle gare di lunga distanza, dove risparmiare glicogeno può fare la differenza tra un finale brillante e un crollo improvviso.

Correre piano non è perdere tempo

Uno degli errori più comuni tra i runner amatoriali è pensare che solo gli allenamenti duri portino risultati. Concezione e atteggiamento che spesso porta a trascurare l’importanza dei ritmi lenti. Il risultato? Allenamenti troppo intensi, troppo frequenti, e un corpo che non ha il tempo di recuperare. Il rischio di infortuni aumenta, così come la frustrazione per i progressi che non arrivano.

Correre di tallone: giusto o sbagliato? Mito, realtà e biomeccanica dell’appoggio

Correre piano, invece, permette di accumulare chilometri senza stress eccessivo, migliorando la resistenza e riducendo il rischio di sovraccarico. È un modo intelligente per costruire una base solida su cui inserire, al momento giusto, anche lavori più intensi come ripetute, fartlek o progressivi.

I benefici della corsa lenta non si vedono subito (come anche quelli degli allenamenti più intensi). Richiedono tempo, costanza e fiducia nel processo. Ma i risultati arrivano, e sono duraturi. Chi dedica una buona parte della propria settimana a corse lente e controllate scopre, nel tempo, di riuscire a correre più a lungo, con meno fatica e a ritmi più sostenuti.

È un cambiamento che avviene in profondità, a livello fisiologico, ma che si riflette anche nella testa. Correre piano insegna ad ascoltare il proprio corpo, a rispettarne i tempi e i segnali. È un modo per ritrovare il piacere del movimento, senza l’ansia della prestazione a tutti i costi.

Corsa lenta: non solo per principianti

Spesso si pensa che correre piano sia utile solo per chi inizia. In realtà, è una strategia adottata anche dagli atleti professionisti. I maratoneti kenyani, ad esempio, dedicano gran parte dei loro allenamenti a ritmi molto lenti rispetto alla loro velocità di gara. Questo consente loro di accumulare volumi elevati di corsa, migliorando la base aerobica senza logorare il corpo.

Anche per i runner esperti, quindi, la corsa lenta rappresenta un pilastro fondamentale. È il terreno su cui costruire la velocità, non il contrario. Senza una base solida, ogni tentativo di migliorare i propri tempi rischia di essere instabile e poco duraturo.

Correre con il caldo: come affrontare l’estate senza rinunciare alla corsa

Un equilibrio tra le intensità

Naturalmente, correre piano non significa rinunciare agli allenamenti intensi. Al contrario, questi restano fondamentali per stimolare la soglia anaerobica, migliorare il VO2 max e abituare il corpo a gestire la fatica. Ma devono essere inseriti con criterio, in un contesto in cui la maggior parte del tempo è dedicata a ritmi più lenti.

L’equilibrio tra le diverse intensità è la chiave per un allenamento efficace e sostenibile. La corsa lenta non è un ripiego, ma una scelta strategica. È il fondamento su cui costruire tutto il resto.

Come iniziare a correre piano (davvero)

Molti runner credono di correre piano, ma in realtà vanno troppo forte. Per capire se sei davvero in Zona 2 (approfondisci qui), puoi affidarti a un cardiofrequenzimetro o semplicemente al “talk test”: se riesci a parlare senza affanno, sei sulla buona strada. All’inizio può sembrare frustrante rallentare, ma è proprio lì che inizia il cambiamento.

Inserire 2-3 uscite settimanali a ritmo lento, anche solo di 40-50 minuti, può fare una grande differenza nel medio-lungo periodo. È un investimento sulla propria efficienza, sulla salute e sulla longevità sportiva. Imparare a rallentare può essere un atto rivoluzionario. Correre piano insegna a costruire, a resistere, a migliorare con intelligenza. E, paradossalmente, è proprio così che si diventa più veloci.

allenamneto corsa lenta zona 2
Share. Facebook Twitter WhatsApp Email
Previous ArticleCome pulire bene le scarpe da corsa: la guida completa per lavarle e mantenerle come nuove
Redazione
  • Website
  • Facebook
  • Instagram

Siamo runner e giornalisti appassionati di corsa. Su The Running Club parliamo di tutto quello che ruota intorno al mondo del podismo (scarpe, allenamenti, accessori, gare, atleti, storia) partendo dalla nostra esperienza per raccontare un mondo sempre più in movimento e in evoluzione. Perché... The Running Club è la casa dei runner!

Post Correlati

Project 2 – La sfida di Antonio: “Sto imparando a correre, ma la corsa deve restare un divertimento”

11 Agosto 2025

Forza e corsa: i benefici dell’allenamento muscolare per ogni tipo di runner

6 Agosto 2025

Fartlek, giocare correndo: cos’è, a cosa serve e come fare

29 Luglio 2025
Seguici su
  • Facebook
  • Instagram
  • YouTube
  • Soundcloud
  • Pinterest
  • LinkedIn
  • Telegram

Non perderti

Correre piano per andare più forte: perché e come fare

Redazione13 Agosto 2025 Allenamenti e tecnica

Correre piano, mantenendo la frequenza cardiaca in Zona 2, è una strategia efficace per migliorare la velocità e la resistenza nel lungo termine. Questo tipo di allenamento stimola l’efficienza cardiaca, aumenta la capillarizzazione muscolare e favorisce la produzione di mitocondri, migliorando l’uso dell’ossigeno e dei grassi come fonte energetica.

Come pulire bene le scarpe da corsa: la guida completa per lavarle e mantenerle come nuove

12 Agosto 2025

Project 2 – La sfida di Antonio: “Sto imparando a correre, ma la corsa deve restare un divertimento”

11 Agosto 2025

Lenny Maughan, l’artista che disegna correndo per le strade di San Francisco

10 Agosto 2025
Facebook Instagram YouTube LinkedIn Telegram
  • Home
  • I nostri autori
  • Redazione
  • PROTOCOLLI TEST SCARPE
  • Contattaci
  • Privacy e cookie policy
  • Pubblicità
  • Impostazioni cookie
© 1997 – 2025 – Hardware Upgrade S.r.l. P.iva: 02560740124
The Running Club è testata giornalistica registrata al tribunale di Varese, n. 6 del 05/07/2023. Iscrizione ROC n. 13366 – Ulteriori informazioni.
Per eventuali segnalazioni, inviare una mail all’indirizzo info@therunningclub.it

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.