Chi lo avrebbe mai detto? Organizzare i Campionati Mondiali IAU (International Association of Ultrarunners) di 50 km in una delle città più inquinate al mondo si è rivelata una decisione controversa. Nuova Delhi, capitale dell’India, è nota per il suo fascino culturale e la sua storia millenaria, ma anche per un problema cronico: l’inquinamento atmosferico. E proprio questo fattore ha costretto gli organizzatori a fare marcia indietro. L’evento, previsto per il 7 dicembre 2025, è stato ufficialmente rinviato, lasciando atleti, tecnici e appassionati in attesa.
La decisione è arrivata dal Governo del Territorio della Capitale Nazionale di Delhi, che lo scorso 20 novembre ha emanato una direttiva chiara: tutti gli eventi sportivi programmati per novembre e dicembre devono essere posticipati. Una misura drastica, ma necessaria, che ha messo in pausa uno degli appuntamenti più attesi nel calendario dell’ultramaratona. La motivazione? I livelli di smog hanno raggiunto picchi allarmanti, tali da rendere rischiosa qualsiasi attività fisica all’aperto. Correre 50 chilometri in queste condizioni non sarebbe stato solo impegnativo, ma potenzialmente pericoloso per la salute.
Nuova Delhi è da anni al centro di allarmi ambientali. Secondo i dati delle autorità locali, la qualità dell’aria nella capitale indiana è tra le peggiori al mondo, con concentrazioni di polveri sottili che superano di gran lunga i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per gli atleti, sottoposti a sforzi intensi e prolungati, respirare aria così compromessa avrebbe potuto causare danni immediati e conseguenze a lungo termine. Non sorprende, quindi, che la priorità sia stata la tutela della salute, anche a costo di sacrificare un evento di portata internazionale.
Il rinvio ha inevitabili ripercussioni sul calendario agonistico. Le federazioni nazionali, che avevano già selezionato le proprie squadre, dovranno rivedere i piani. L’IAU ha concesso tempo fino al 21 dicembre per aggiornare le liste degli iscritti, offrendo una finestra utile per eventuali modifiche. Per gli atleti, che hanno investito mesi di preparazione, si tratta di un duro colpo. Tuttavia, molti hanno accolto la notizia con comprensione: la salute viene prima di tutto. Alcuni runner hanno commentato sui social, sottolineando come la decisione, seppur dolorosa, sia stata inevitabile.
Nonostante lo stop, l’IAU ha confermato la volontà di mantenere Nuova Delhi come sede dei Mondiali (!). La nuova data sarà comunicata entro pochi giorni e gli organizzatori stanno lavorando per garantire condizioni più sicure. Resta da capire se il rinvio sarà sufficiente a risolvere il problema dell’inquinamento o se, in futuro, si dovrà pensare a soluzioni più radicali, come lo spostamento dell’evento in un’altra città.

