Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato. Il prossimo 29 marzo 2026, la Mezza Maratona d’Italia – Memorial Enzo Ferrari tornerà a far vibrare l’asfalto tra Maranello e Modena, riportando in scena un evento che, già alla sua prima edizione, ha saputo unire sport, territorio e mito. Un vero e proprio viaggio simbolico nel cuore dell’ingegno italiano, dove ogni passo racconta una storia di passione e velocità.
Come già accaduto nel 2025, anche quest’anno i primi chilometri del percorso dovrebbero essere corsi in luoghi iconici e normalmente inaccessibili: i viali degli stabilimenti Ferrari e la pista di Fiorano, solitamente riservati a piloti e tecnici, si apriranno eccezionalmente ai runner, regalando un’esperienza decisamente unica. Un tracciato pianeggiante e scorrevole pensato per chi punta al cronometro, ma anche per chi desidera immergersi in un’atmosfera carica di storia e suggestione.
L’annuncio social e i ricordi ironici della prima edizione
L’annuncio ufficiale dell’edizione 2026 è arrivato attraverso i social, con un reel che ha immediatamente catturato l’attenzione della community dei runner. L’entusiasmo è palpabile, ma non mancano anche i ricordi – talvolta ironici – di ciò che è accaduto lo scorso anno. La prima edizione ha visto la partecipazione di oltre 10mila persone, con una risposta di pubblico sorprendente. Ma non tutto è andato per il verso giusto.
La gestione logistica dell’evento ha mostrato alcune criticità che hanno lasciato l’amaro in bocca a molti partecipanti. Le medaglie finisher sono terminate troppo presto, l’acqua al traguardo di Modena era insufficiente e la distribuzione delle borse ha subito ritardi significativi, con i camion arrivati tardi e molti runner costretti ad attendere a lungo. Le reazioni non si sono fatte attendere, e i commenti sui social hanno raccontato con ironia e sarcasmo le disavventure vissute.
“Sto ancora cercando la mia sacca al deposito borse”, scrive Denise. “Casomai la ritrovi quest’anno”, risponde Enrico. “Sto ancora aspettando la medaglia”, aggiunge Matteo. E Denis, citando il celebre trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, commenta: “Non sono professionisti, sono presi dalla strada (cit.)”. Battute che, se da un lato strappano un sorriso, dall’altro evidenziano la necessità di un salto di qualità nell’organizzazione.
RCS prende il timone per un cambio di passo
Proprio per evitare il ripetersi di simili disguidi, l’edizione 2026 si presenta con una novità importante: l’organizzazione dell’evento è stata affidata a RCS Sports & Events, realtà di riferimento nel panorama sportivo italiano, già responsabile di manifestazioni come la Maratona di Milano e la Mezza Maratona di Roma. L’obiettivo è chiaro: trasformare la Mezza Maratona d’Italia in un appuntamento stabile e prestigioso del calendario podistico nazionale e internazionale.
Con l’esperienza e la struttura di RCS, si punta a garantire un evento all’altezza delle aspettative, curato nei dettagli e capace di offrire un’esperienza fluida e coinvolgente a tutti i partecipanti. La sfida è ambiziosa, ma il potenziale è enorme, soprattutto considerando il fascino del percorso e il coinvolgimento di Ferrari, che resta il cuore pulsante della manifestazione.
Un percorso tra mito e territorio
Sebbene il tracciato ufficiale non sia ancora stato confermato, tutto lascia pensare che verrà mantenuta la struttura dell’edizione precedente. La partenza dovrebbe avvenire nuovamente da Maranello, in prossimità del Museo Ferrari, per poi attraversare i comuni di Fiorano Modenese e Formigine, fino a giungere nel centro di Modena. Un itinerario che non è solo sportivo, ma anche culturale, perché collega due città simbolo della vita e dell’eredità di Enzo Ferrari.