Nel cuore del deserto di Santa Fe, in New Mexico, Adidas ha realizzato qualcosa di impensabile: una pista di 200 metri, nascosta tra le dune e costruita sopra una miniera di gesso. Non una classica pista in tartan, ma un’opera concettuale che fonde design, natura e movimento.
Un progetto visionario tra sport e land art
La pista è stata ideata dallo studio creativo PlayLab Inc., in collaborazione con l’agenzia Mazarine New York, con l’obiettivo di creare un’esperienza immersiva lontana dai centri urbani e dalle distrazioni quotidiane. Il design si ispira alle opere di artisti del land art come Hansjörg Voth e Michael Heizer, con una struttura che richiama la “spirale d’oro” e valorizza il paesaggio circostante.

Costruita interamente con materiali recuperabili in loco, come il gesso estratto dalla miniera stessa, la pista è composta da un doppio “cerchio”: uno esterno, alto un metro, che permette ai corridori di godere della vista panoramica del deserto, e uno interno, separato da una parete di due metri, che ospita panchine e un focolare centrale, trasformando lo spazio non solo in un logo dedicato allo sport, ma anche in una location di incontro e riflessione.
Un’esperienza che va oltre il prodotto
La pista nel deserto è stata il fulcro della campagna di lancio della collezione EQT, una linea che riprende l’estetica e i valori storici di Adidas, reinterpretandoli in chiave contemporanea.
Ciò che rende questo progetto unico è la sua dimensione multisensoriale e comunitaria. Dopo la corsa, i fortunati partecipanti che hanno potuto provarla sono stati invitati a riunirsi attorno al fuoco, condividendo storie ed emozioni in un’atmosfera intima e lontana dal frastuono delle città. Adidas ha voluto creare non solo un evento, ma un’esperienza che lasciasse il segno, trasformando il branding in una narrazione vissuta.
La scelta del deserto non è casuale. È uno spazio aperto, silenzioso, dove ogni passo risuona con forza. Adidas ha voluto portare il running in un luogo che invita alla contemplazione, alla sfida personale e alla connessione profonda con l’ambiente. La pista di Santa Fe diventa così un simbolo di come lo sport possa essere anche arte, cultura e introspezione.