La XXVI Maratona di Pisa ha confermato il suo fascino unico: 42,195 km che si snodano tra viali alberati, il Parco Naturale di San Rossore e il lungomare, per poi chiudersi in uno dei luoghi più suggestivi al mondo, Piazza dei Miracoli. Qui, sotto lo sguardo magnetico della Torre Pendente, si è consumato l’ultimo atto di una giornata che ha visto oltre 4.000 runner provenienti da 20 Paesi correre tra le atmosfere natalizie di una città vestita a festa.
Oltre alla maratona, la tradizione ha portato in scena la Pisanina, mezza maratona, e la Christmas Run da 6,5 km. Il percorso ha offerto condizioni ideali per chi cercava il personal best, anche se il vento sul finale ha messo alla prova i più ambiziosi. Tra i partecipanti, anche il noto ultracyclist Omar Di Felice, reduce da un anno difficile dopo l’infortunio alla Maratona delle Dolomiti.
Il re e la regina di Pisa
Dmitriy Nedelin e Dominika Stelmach sono i protagonisti assoluti di questa edizione. Il russo ha dominato la gara maschile con un tempo di 2h12’28”, frantumando il record della manifestazione, appartenente a Youssef Sbaai, che resisteva da dieci anni. Alle sue spalle, Mohamed Chaaboud (2h19’23”) e Adam Głogowski (2h21’18”) hanno completato il podio.
Sul fronte femminile, la polacca Dominika Stelmach ha imposto il proprio ritmo sin dai primi chilometri, dimostrando una condizione eccellente e una determinazione ferrea. Ha tagliato il traguardo in 2h38’26”, tempo che le ha permesso di dominare la competizione senza mai mettere in discussione la vittoria. Dietro di lei, l’inglese Karima Harris ha conquistato la seconda posizione con 2h48’30”, mentre il terzo gradino del podio è andato a Katarzyna Pobłocka-Głogowska, connazionale della vincitrice, che ha chiuso in 2h49’30”.
“Nella Maratona di Valencia non sono riuscito a partire bene, per cui mi sono prefissato l’obiettivo di venire a vincere a Pisa”, ha raccontato Nedelin, soddisfatto nonostante il vento che gli ha impedito di battere il suo personale. Stelmach, invece, ha sottolineato la bellezza della città e la voglia di tornare: “Speravo di correre tre minuti sotto al mio tempo, ma il vento mi ha ostacolata. Sono comunque felice di aver vinto”.
Nella mezza maratona, il gradino più alto del podio femminile è andato all’azzurra Giovanna Epis (1h13’29”), che ha staccato Lucia Mitidieri (1h17’55”) e Margherita Voliani (1h19’06”). Tra gli uomini, Matthieu Gaulandeau ha vinto in rimonta con 1h07’46”, precedendo Marco Zanni (1h08’19”) e Leonce Bukuru (1h08’34”).

