Un gesto assurdo, violento e pericoloso ha trasformato una tranquilla corsa mattutina sul lungomare di Bari in un incubo. Un runner di 62 anni, tesserato con la società sportiva Bari Road Runners, è stato colpito all’occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa. L’uomo ha riportato un edema retinico e rischia danni permanenti alla vista. Ma dietro questo episodio c’è molto di più: una polemica crescente sulla sicurezza degli sportivi che si allenano all’aperto (e non solo di corsa).
Secondo le testimonianze, l’auto da cui è partito il lancio era seguita da un secondo veicolo, con a bordo complici intenti a filmare la scena con il cellulare. Un’aggressione premeditata, trasformata in “bravata” da condividere online. Il runner è caduto rovinosamente sul marciapiede, soccorso dai compagni e trasportato in ospedale. Il presidente della Bari Road Runners, Rino Piepoli, ha lanciato un appello alle autorità: “Non possiamo accettare che chi fa sport all’aperto sia esposto a violenza e rischi permanenti”.
Non è un caso isolato
L’episodio di Bari non è un fatto isolato. Negli ultimi mesi, altri runner hanno segnalato aggressioni simili, sempre nelle prime ore del mattino e sempre sul lungomare. Uova lanciate, insulti, intimidazioni. Un fenomeno inquietante che sembra coinvolgere gruppi organizzati, pronti a colpire e filmare per puro divertimento. Secondo un sondaggio condotto tra atleti italiani, oltre il 30% ha subito o assistito ad atti di vandalismo o aggressioni durante l’attività sportiva.
Correre, camminare, pedalare: sono attività che dovrebbero rappresentare libertà, salute, benessere. E invece, per molti, stanno diventando fonte di paura. Il delegato allo Sport del Comune di Bari, Lorenzo Leonetti, ha condannato duramente l’accaduto: “Non è una bravata. È un’aggressione. È un’offesa a tutti noi”. Ha promesso impegno totale per identificare i responsabili e ha invitato i cittadini a non rinunciare alla propria libertà: “Noi continueremo a vivere la nostra Bari a testa alta”.
Un appello ai runner: attenzione e solidarietà
La società Bari Road Runners ha invitato tutti i suoi tesserati e tutti gli sportivi a non rinunciare agli allenamenti, ma a prestare attenzione. Correre in gruppo, scegliere orari più sicuri, segnalare ogni episodio sospetto. E soprattutto, restare uniti. “Ogni prova può essere decisiva”, ha detto Piepoli, riferendosi a video e testimonianze che potrebbero aiutare le indagini. La corsa non deve diventare un rischio. Deve restare un diritto.