Arriva la quarta generazione delle Trabuco Max, la scarpa massimalista da trail running firmata Asics, che si conferma come una scelta ideale per chi desidera affrontare lunghe distanze all’insegna del comfort e della stabilità. Questo nuovo modello si presenta come un’evoluzione coerente della serie, pensata per accompagnare i runner nei loro allenamenti più impegnativi, offrendo protezione e sicurezza su una vasta gamma di terreni.
Battistrada: 7,5
La suola AsicsGrip continua a distinguersi per l’ottima aderenza che garantisce su superfici miste, anche quando il terreno è bagnato o scivoloso. I tasselli da 4 mm, che a prima vista potrebbero sembrare più bassi, sono disposti in modo intelligente e, grazie alla loro particolare geometria, rendono la scarpa sorprendentemente scorrevole anche su tratti compatti o su asfalto. Tuttavia, quando ci si trova ad affrontare terreni molto morbidi o fangosi, la suola mostra qualche limite, perdendo parte del grip e della sicurezza. Nonostante ciò, rimane una suola affidabile, che potremmo quasi definire “da gravel” o perfetta per chi parte da casa e raggiunge i sentieri (Door-To-Trail).

Intersuola: 6
L’intersuola delle Trabuco Max 4 utilizza la stessa mescola FF Blast+ Eco già vista sulle Trabuco 13, con uno stack di ben 41 mm sul tallone e un drop di 5 mm. Il volume dell’intersuola è notevole, sia per l’altezza che per la larghezza della pianta, che risulta poco sagomata. Questa combinazione, unita a una mescola che non si può definire particolarmente morbida o reattiva, dà vita a una scarpa piuttosto rigida, lontana dalle sensazioni “bouncy” e soffici offerte da altri modelli massimalisti.
Rispetto alla Trabuco 13, la Max 4 appare leggermente più secca e meno reattiva. Tuttavia, il rocker anteriore ben pronunciato aiuta a rendere la rullata fluida e naturale. Il risultato è una scarpa estremamente stabile, ideale per runner dal peso più elevato, ma che può risultare ingombrante e poco agile su terreni tecnici o sconnessi. Anche per questo motivo, la considero più adatta a percorsi facili e scorrevoli, dove la stabilità è un valore aggiunto.

Tomaia: 7
Uno dei punti di forza della Trabuco Max 4 è sicuramente la tomaia, realizzata in mesh jacquard intrecciato. Questa soluzione offre una sensazione di morbidezza e comfort al piede, anche se la traspirabilità non è delle migliori. Le imbottiture sono generose e avvolgenti, regalando un’immediata sensazione di comodità.
Il fit è preciso, con un volume non particolarmente abbondante, e la calzata risulta leggermente più corta rispetto alla Trabuco 13, quasi di mezzo numero: è quindi consigliabile prestare attenzione alla scelta della taglia.
Upper: 5,5
La conchiglia tallonare della Trabuco Max 4 è molto rigida e strutturata, forse anche troppo. Durante le mie uscite ho avvertito un leggero movimento del tallone, probabilmente dovuto alle imbottiture molto generose che, unite alla rigidità della conchiglia, mi hanno causato qualche fastidio nella zona del tendine d’Achille, arrivando a provocare delle vesciche. Si tratta di un difetto da non sottovalutare, soprattutto per chi è sensibile in quella zona. La linguetta, invece, è ben imbottita e i lacci piatti e leggermente elastici svolgono bene il loro compito, bloccando il piede in modo efficace.

Peso: 5
Con un peso di circa 315 grammi nella misura US9, che diventano 354 grammi nella mia taglia US11,5, la Trabuco Max 4 si posiziona decisamente sopra la media della categoria in termini di peso. Questo dato non sorprende, considerando le dimensioni e le caratteristiche dell’intersuola, ma al piede il peso si fa sentire, rendendo la scarpa piuttosto ingombrante e poco reattiva. A ritmi lenti il peso non rappresenta un grosso problema, ma già aumentando l’andatura la scarpa risulta poco piacevole e non sostiene adeguatamente lo sforzo.
Comfort: 6,5
Il comfort generale della Trabuco Max 4 è buono, a patto di non avere particolari problemi nella zona del tallone. L’ammortizzazione non è soffice, ma il piede è ben protetto e le imbottiture interne contribuiscono a una sensazione di comodità. Tuttavia, la rigidità dell’intersuola la rende poco adatta a uscite molto lunghe o a chi ha piedi particolarmente delicati, che potrebbero soffrire la poca flessibilità della scarpa.

Protezione: 8,5
Se il vostro obiettivo principale è la protezione, la Trabuco Max 4 è sicuramente una scelta azzeccata. L’intersuola densa isola efficacemente il piede da qualsiasi tipo di terreno, mentre il puntale semirigido, insieme all’altezza e al volume dell’intersuola, garantisce una protezione ottimale delle dita. Il collarino, ben imbottito, avvolge la caviglia e impedisce l’ingresso di detriti, offrendo una sensazione di sicurezza anche nelle condizioni più difficili.
Durata: 9
La durabilità è uno degli aspetti migliori di questa scarpa. I materiali utilizzati sono solidi e la costruzione appare robusta. Il punto debole, in termini di durata, potrebbe essere il battistrada: i tasselli non sono molto alti e la superficie di contatto è ampia, il che potrebbe portare a una perdita di grip prima che gli altri componenti mostrino segni di usura. Tuttavia, dopo 50 km di utilizzo, l’usura risulta minima, quindi prevedo che la suola possa garantire buone prestazioni per molti chilometri, probabilmente fino a circa 700 km, a seconda delle condizioni di utilizzo.

Prezzo: 6,5
Il prezzo di listino di 180 euro colloca la Trabuco Max 4 nella fascia alta della categoria. Personalmente, ritengo che il prezzo sia un po’ elevato rispetto alle prestazioni offerte, soprattutto se confrontato con la concorrenza. Tuttavia, è facile trovarla in offerta intorno ai 130 euro, cifra decisamente più adeguata per ciò che la scarpa offre (guarda qui le migliori offerte). A prezzo pieno esistono alternative più moderne e performanti, ma per chi cerca soprattutto durata, stabilità e protezione, può rappresentare un acquisto sensato.
Voto finale: 6,8
In conclusione, la Asics Trabuco Max 4 è una scarpa pensata per chi mette al primo posto stabilità, protezione e durabilità. L’intersuola non offre sensazioni particolarmente innovative, ma svolge egregiamente il suo compito di accompagnare il runner per molti chilometri in sicurezza, soprattutto se si tratta di persone dal peso più elevato.
Non la consiglierei ai runner più leggeri o a chi cerca performance elevate, ma rimane comunque un prodotto di qualità, affidabile e robusto, che può soddisfare chi cerca una compagna di allenamento solida e protettiva per i propri trail.